Consiglio Grande e Generale. Mercoledi’ 25 novembre. Seduta del mattino. SMNA

Consiglio Grande e Generale. Mercoledi’ 25 novembre. Seduta del mattino. SMNA

CONSIGLIO GRANDE E
GENERALE 19- 25 NOVEMBRE

MERCOLEDI’
25 NOVEMBRE- SEDUTA MATTUTINA

In
mattinata si conclude la seduta segreta e riprendono i lavori in
modalità pubblica con il
comma
17,
Progetto
di legge ‘legge a sostegno dei Giovani Imprenditori e delle nuove
attività nei Centri Storici”, proposto dal consigliere
Alessandro
Cardelli
,
Pdcs.
Il relatore unico del provvedimento,
Gerardo
Giovagnoli,

spiega il suo duplice obiettivo: “Da un lato sostenere la nascita
di nuove attività da parte di giovani sammarinesi- dall’altro
promuovere la creazione di nuove attività nei centri storici
periferici della Repubblica”. Il progetto di legge andrà a
sostituire integralmente quella precedente, la n.134 /1997, ormai
ritenuta nella relazione“anacronistica”. La novità principale
introdotta è il prestito d’onore, “uno strumento- chiarisce
Giovagnoli- che una volta attuato, rappresenterà una rivoluzione per
il sistema sammarinese, rendendolo uno dei Paesi più all’avanguardia
in materia di incentivo ai giovani che desiderano aprire una nuova
attività”.

I
lavori della mattina si interrompono con la conclusione del dibattito
sul progetto di legge, l’esame del relativo articolato inizierà nel
pomeriggio.

Di seguito un estratto
degli interventi in seduto pubblica
della
mattina

Comma
17.
Progetto di
legge “Legge a sostegno dei Giovani Imprenditori e delle nuove
attività nei Centri Storici

Gerardo
Giovagnoli,
Psd,
relatore: “Il
presente progetto di legge nasce con due obiettivi principali: da un
lato sostenere la nascita di nuove attività da parte di giovani
sammarinesi, dall’altro promuovere la creazione di nuove attività
nei centri storici periferici della Repubblica. San Marino sta
vivendo un periodo di trasformazione economica accompagnato ad uno
stato di disoccupazione al massimo storico. L’obiettivo principale
dunque è quello di far ripartire il sistema dal suo interno, dalla
sua ossatura, da quella spina dorsale che negli anni della crescita
economica post bellica ha rappresentato il volano della nuova San
Marino, le piccole e medie imprese dei sammarinesi. La politica negli
ultimi anni ha messo in campo numerosi progetti per attrarre
investimenti esteri, l’idea alla base di questa legge è diversa,
ovvero quella di credere nei progetti dei giovani sammarinesi per
permettere loro di creare nuove attività. D’altronde la crescita
economica di un Paese si ha solo con l’aumento delle attività
imprenditoriali, a prescindere dal settore in cui operano, perché
queste generano un effetto leva su tutto il sistema. Il progetto di
legge ha come finalità quella di sostituire integralmente la vecchia
legge in materia, la n. 134/1997. Nonostante abbia conseguito buoni
risultati, oggi risulta anacronistica, per gli strumenti che offre e
per i tempi richiesti per completare le procedure. La nuova legge
prevede l’introduzione di uno strumento, che una volta attuato,
rappresenterà una rivoluzione per il sistema sammarinese, rendendolo
uno dei Paesi più all’avanguardia in materia di incentivo ai giovani
che desiderano aprire una nuova attività, ovvero il prestito
d’onore. Questo strumento è molto semplice e serve sopratutto per
aiutare un giovane a reperire i finanziamenti per mettere in piedi la
propria attività, dato che questo risulta essere indubbiamente il
problema principale e l’ostacolo alla creazione di nuove imprese. Lo
Stato si sostituisce dunque alle banche e diventa erogatore di micro
credito esclusivamente sulla fiducia,senza richiedere alcuna garanzia
o fidejussone, permettendo al giovane di aprire la sua attività. La
massima cifra prevista è di 15 mila euro che può arrivare a 45 mila
nel caso l’attività sia considerata innovativa. Il capitale prestato
non è sottoposto ad alcuna forma di interesse e va restituito in 4
rate costanti semestrali a partire dal secondo anno. Infine le spese
che si vorranno sostenere vanno documentate al comitato valutatore
per evitare eventuali sprechi di risorse pubbliche. Oltre questo
nuovo strumenti, la legge elimina tutti i maggiori costi iniziali che
deve sopportare un giovane all’apertura di una nuova attività: la
tassa di licenza per i primi tre anni, e le perdite relative ai primi
tre esercizi possono essere scaricate senza termini. A questo si
aggiunge la possibilità di posticipare il versamento dell’intero
capitale sociale a partire dal terzo anno di attività. In linea con
la legge vengono poi previsti incentivi fiscali: esenzione che porta
all’aliquota al 4% per i primi 6 anni di attività, oltre sgravi
contributivi al 50% sempre per i primi 6 anni, infine lo strumento
del credito agevolato viene mantenuto. La legge intende per giovani
imprenditori coloro che hanno un’età inferiore ai 40 anni, 45 se
donna, senza distinzione rispetto alla forma di organizzazione
economica, con l’unico limite che almeno il 51% risulti detenuto da
residenti sammarinesi. Il motivo dell’allungamento dell’età rispetto
la legge precedente è che oggi i tempi per terminare gli studi si
siano allungati notevolmente. La commissione consiliare permanente
Finanze ha approvato, il 7 settembre 2015, il progetto con 9 voti a
favore, 4 astenuti e zero contrari. Nel corso dell’esame sono stati
accolti numerosi emendamenti dell’opposizione, rendendo il clima di
forte condivisione. Mi auguro che il Consiglio Grande e Generale si
esprima favorevolmente su questo progetto, dato l’importanza che
potrà rivestire per il rilancio del nostro Paese”.

Alessandro Cardelli,
Pdcs
– proponente: “Dopo tanti mesi di lavoro siamo
giunti in seconda lettura in un progetto al quale hanno lavorato
tanti giovani. Presento questo progetto rappresentando il gruppo di
giovani della Democrazia Cristiana. Nasce dai giovani per i giovani.
Per far sì che si lancino nel mondo dell’imprenditoria, una scelta
coraggiosa in questo momento di difficoltà in cui tassi di
disoccupazione giovanile sono molto alti. Questo progetto può dare
speranza. Attrarre investitori da fuori è importante, ma questa
legge ha una finalità diversa, l’obiettivo è dare una spinta,
internamente, ai giovani. Con l’opposizione il confronto è stato
ampio. In commissione Finanze in settembre abbiamo accolto numerosi
emendamenti dell’opposizione, perché migliorativi. I nostri centri
storici si stanno spopolando dalla presenza di attività. Parlo di
incentivi: questa legge oggi introduce uno strumento fondamentale, il
prestito d’onore. Fino a oggi si prevedeva una commissione che ogni
6 mesi si riuniva e concedeva dei benefici ai giovani fino ai 35
anni, 42 se donna. I tempi erano un problema, aspettare 6 mesi poteva
significare il fallimento della sua iniziativa. Alcuni strumenti
erano inoltre obsoleti. Elargire un fondo perduto non era educativo.
Il prestito d’onore viene fatto non con garanzie personali, ma
sulla fiducia. Succede che lo Stato diventa erogate di micro credito
sostituendosi alle banche. Quando il comitato accoglie la richiesta
entro 7 giorni deve concedere i benefici. La velocità è importante.
C’è una riduzione fiscale che comprende il 4% nei primi anni. C’è
una decontrazione del 50% nei primi 6 anni. C’è una deroga sul
versamento del capitale sociale. A San Marino non c’è la Srl
semplificata, ma noi per i primi 3 anni diamo possibilità di
posticipare il versamento del capitale sociale. C’è poi esenzione
della tassa licenza per i primi anni. I centri storici periferici non
sono Città, ma Borgo, Serravalle, Faetano, Montegiardino, alcune
aree di Chiesanuova, che hanno difficoltà. Penso a Santarcangelo,
con un centro vissuto da turisti ma anche da cittadini. Introduciamo
gli incentivi alla stabilizzazione. Lo Stato paga il 20% dell’affitto
nel primo anno e il 10% nel secondo”.
Massimo Andrea Ugolini,
Pdcs: “
Il prestito d’onore è un contributo fondamentale, a
differenza di altri tipi di contributi, è messo dallo Stato.
Spingere i ragazzi a valorizzare progetti con strumenti attivi è
un’innovazione forte. Si va dai 15 ai 45mila euro. Sapere che ci
sono delle tempistiche è importante. La legge si lega al part time
imprenditoriale, al lavoro occasionale, alla solidarietà familiare.
E’ un pacchetto portato avanti dalla maggioranza. Le cantinette di
Borgo Maggiore sono sottostimate e sottoutilizzate. Spero in un’ampia
disponibilità di voti nell’approvazione”.
Michele
Muratori, Psd
: “Come giovani consiglieri dobbiamo stimolare un
dialogo costruttivo. E’ un progetto di legge che dà coraggio per
fare ripartire il sistema dal suo interno, dai giovani. La precedente
legge è anacronistica. Non saranno più le banche a erogare il
prestito, sarà lo Stato senza garanzie, sulla fiducia. E’ un
progetto di legge innovativo, al passo con i tempi”.

Andrea
Zafferani, C10:

La legge cerca di semplificare la vita ai giovani
che vogliono avviare un’impresa. C’è difficoltà nel reperire i
soldi per il capitale sociale, l’affitto della sede, sul quale si
poteva fare di più in questa legge. L’imposizione fiscale nei
primi anni di attività, la possibilità di dedurre le perdite negli
anni rispetto all’avvio di attività. Ci sono strumenti
interessanti nella legge, come il prestito d’onore, anche se
l’importo è basso. Sono cifre quasi ininfluenti, ma è ‘meglio che
niente’. Il prestito d’onore è incrementato per le aziende
innovative, ma la legge non dice cosa sia innovativo. Questa critica
era stata evidenziata dalle associazioni di categoria. Per
i centri storici periferici sarebbe servito qualcosa di più
specifico. Presenteremo un emendamento sperimentale, che proponiamo
valido per due anni, per prevedere incentivi speciali a società o
imprese individuali che avvieranno attività all’interno del centro
storico di Città nei settori di supporto allo studio, vendita
prodotti di artigianato locale o enogastronomia, incentivi ulteriore
di durata massima triennale.

C’è
stata data infatti la disponibilità di farcelo ripresentare dalla
Commissione. Ci lascia qualche dubbio la maggioranza della componente
politica nel comitato valutatore. Proponiamo un emendamento che
preveda tutti membri tecnici. In questo testo ci sono buoni passi
avanti e alcune mancanze, in Commissione ci siamo astenuti e
confermiamo oggi questo voto, sperando ci sia confronto sugli
emendamenti”.

Andrea
Belluzzi, Psd:

“E’ una legge che va a migliorare la legge precedente per
sostenere l’imprenditorialità giovanile nel Paese. Per stimolare la
crescita di un’economia autoctona attraverso una serie di incentivi
contributivi, fiscali. Sul prestito d’onore: personalmente, visto
anche l’esistenza della garanzia dello Stato sui finanziamenti, credo
sia valido per il sostegno allo studio ma che riguardo
l’imprenditoria abbia poco a che fare. Preferisco uno Stato che
investe e dota di infrastrutture il Paese, ma non finanziando senza
garanzie gli imprenditori. L’imprenditore deve sapere che nessuno ‘ti
regala la pagnotta’, dare incentivi a pioggia non serve a nulla.
Bisogna investire molto affinché si agevolino infrastrutture per
imprese, per es. sulle Tlc, che sono carenti nel nostro Paese. Se si
approva questa legge, l’impegno per la nostra maggioranza sia quello
di aiutare poi le imprese innovative attraverso investimenti
infrastrutturali, in modo tale che innovazione ci possa essere.
Questa legge cerca di dare una risposta, ma non è la risposta per
imprenditoria giovanile. E’ stato citato sportello unico e mi auguro
si vada a ridefinire completamente quella istituzione, chiamiamola
Camera di commercio o altro, che abbia una pluralità di funzioni che
sia luogo guida cui si può rivolgere chi fa imprese”.

Paride
Andreoli, Ps:

“Vorrei sottolineare che il provvedimento è stato approvato con 9
voti favorevoli e 4 astensioni, nessun voto contrario in Commissione.
Le 5 associazioni di categoria si sono espresse in modo contrario su
questo provvedimento. Ho letto le loro considerazioni, sono
comprensibili, ma ritengo che la politica debba fare il possibile per
smuovere l’immobilità e dove non arriva il governo, sono arrivati
giovani consiglieri come Cardelli. Ma ricordo a questi giovani che
un provvedimento di rilancio dell’economia non può essere basato
solo sull’aiuto per i giovani che hanno difficoltà ad entrare nel
mondo del lavoro. Tra i 1.500 disoccupati individuiamo non solo
giovani, ma anche uomini e donne al di sopra dei 50 anni che
difficilmente possono trovare occupazione. Al di là dell’impianto,
il progetto è comunque lodevole perché sostiene giovani
imprenditori e nuove attività nei centri storici. Ed è proprio
questo punto, il rilancio dei centri storici, che mi rende più
favorevole verso questo provvedimento, visto che la nascita centri
commerciali in zone lontane dai borghi li ha spopolati”.

Mariella Mularoni, Pdcs:
“Esprimo sostegno a questo progetto di legge. Un’iniziativa
meritevole per sostenere l’imprenditoria femminile. Un intervento
migliorativo della legge 134 del 1997. Un vanto per poter essere
considerato un paese all’avanguardia nel sostegno all’imprenditoria
giovanile. Le associazioni di categoria hanno avanzato osservazioni
anche giuste a mio parere. Vanno ascoltate”.

Giovanni Francesco Ugolini, Pdcs:
“Finalmente un percorso nuovo, fresco e opportuno. Un sostegno ai
giovani. Credere nei progetti dei sammarinesi. C’è la volontà,
una volta approvata la legge, di valutare l’inserimento di alcuni
correttivi anche in base a segnalazioni delle associazioni
economiche. Il prestito d’onore è nobile e va incontro ai giovani
che cercano finanziamenti per mettere in piedi la propria attività.
Con questo progetto di legge i giovani imprenditori vengono
accompagnati nel loro percorso. La Legge va ad inserirsi in un dedalo
di leggi già esistenti mirate a sostenere gli imprenditori. Va a
sostenere chi apre e chi crea nuove attività. La legge ha avuto un
ampio confronto con tutte le forze politiche soprattutto in
commissione Finanze. Progetto lodevole che contribuirà al rilancio
del paese”.

Guerrino Zanotti, Psd: “La
legge mira ad adeguare quelle norme che già andavano a incentivare
l’imprenditoria giovanile alle esigenze di una società che è in
trasformazione a un sistema economico trasformato. E alle nuove
esigenze di dare sostegno ai giovani. Per quanto riguarda gli
interventi relativi  a esenzioni o incentivi fiscali si
sono potenziati gli interventi rivolti ai giovani imprenditori e a
quelle imprese che nascono nei centri storici periferici. Le novità
sono tantissime e credo che vanno nella direzione giusta. Confermo
l’appoggio del Psd a questo progetto di legge”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Il
merito di questa legge è quello di essere riuscito dove non è
riuscito il Governo in questi tre anni. Mettere d’accordo tutte le
sigle datoriali e dei lavoratori. Non perché sono d’accordo con la
legge. Ma perché mettono in guardia su possibili abusi a cui presta
il fianco questa legge. Questa norma aumenta un po’ di più gli
sgravi, le decontribuzioni e i sostegni alle attività. Ma manca un
progetto di sistema. Si dice che questa legge aiuti anche i centri
storici periferici. Ma nessuno si chiede perché i centri storici
periferici sono in crisi. Sono in crisi perché c’è un calo dei
consumi. E per rilanciare i centri storici occorre disincentivare i
grandi centri commerciali. Non si può, da una parte, aprire il Polo
del Lusso e, dall’altra, dire di voler sostenere i centri storici.
Dove si vanno a prendere i soldi per coprire questa legge? Non ce lo
dice nessuno. Non c’è scritto. Qual è l’impatto?”.

Remo Giancecchi, Pdcs: “Come
Consiglio dobbiamo dimostrare di avere un occhio di riguardo verso i
giovani. Attirare nuove imprese dell’estero ma creare anche le
condizioni per incentivare l’imprenditoria giovanile sammarinese.
Capisco le perplessità delle associazioni ma è una legge che stiamo
valutando in seconda lettura. E comunque nei prossimi mesi si
valuteranno correttivi”.

Tony Margiotta, Su: “Questa
legge incentiva l’apertura di attività attraverso il prestito
d’onore. Ed è apprezzabile. Quella del micro-credito era una delle
proposte avanzate anche da Su. La lettera pubblicata dalle
associazioni di categoria evidenzia una mancanza di coinvolgimento ma
soprattutto di confronto con tutta quella parte di associazionismo
che rappresenta i datori di lavoro. Quando si creano dei nuovi
strumenti come questi senza il coinvolgimento del settore, si inizia
in maniera zoppa. Un’altra criticità riguarda quella del comitato
valutatore: la politica deve dare gli strumenti a coloro che vogliono
fare economia. Ma non deve mettersi dentro un organismo valutatore.
La politica doveva fermarsi al momento della votazione di questa
legge. E invece ci ritroviamo che la Segreteria all’Industria e al
Lavoro sono il comitato valutatore. Sono d’accordo con coloro che
dicono che serve un progetto più ampio. Serve una programmazione che
ci permetta di raggiungere un certo tipo di obiettivo”.

Milena Gasperoni, Psd: “Mi
complimento per la determinazione, la freschezza e l’umiltà con
cui i proponenti hanno approcciato al lavoro di elaborazione della
legge. Questo progetto di legge ha l’obiettivo di sostenere
l’imprenditoria giovanile aggiornando la normativa in vigore.
Questo provvedimento non risolverà certamente tutti i problemi di
disoccupazione giovanile, non farà superare la crisi economica, ma
sicuramente darà il suo contributo. Si favoriscono i giovani nel
reperire finanziamenti per accedere il micro-credito. Al contempo si
riduce anche la burocrazia. L’attività di controllo, istruzione
pratica e sorveglianza nel momento in cui lo Stato eroga
finanziamenti, spetterà solo all’ufficio industria. Si sta andando
dunque verso lo sportello unico per le imprese. Io vorrei che qualora
questa legge venisse approvata ci fosse l’impegno sin da ora di un
monitoraggio effettivo sulle pratiche. E invito a segnalare eventuali
distorsioni che dovessero verificarsi”.

Luca Beccari, Pdcs: “Questo è
un progetto che nasce da un gruppo di giovani che si sono sentiti di
volere interpretare delle esigenze dei bisogni che nascono oggi nel
nostro Paese. Oggi un imprenditore quando assume valuta due fattori:
o si ha la mobilità in dote o si valuta la persona che ha maturato
esperienza lavorativa. Questo porta ad avere sempre meno fiducia nel
giovane promettente. Questa è una situazione di fatto di fronte alla
quale non voglio arrendermi. Noi non possiamo arrenderci. Condivido
questa parte dell’intervento di Ciavatta. Ma non possiamo neppure
ignorare lo stato dei fatti. La maggiore incentivazione che qui viene
proposta è compensata dal lavoro del Comitato valutatore. Esistono
milioni di modi di aggirare le norme: questo purtroppo è un rischio
che c’è sempre. Non voglio mettere nel cassetto le considerazioni
delle associazioni di categoria. Quindi attendiamo la sua attuazione
per capire se esistono vulnerabilità. Ma c’è da dire che questa
legge è stata presentata, sono stati fatti incontri, è andata in
commissione Finanze, sono stati valutati emendamenti: il confronto
c’è stato. Chi vuole dare un suo contributo dovrebbe capire le
tempistiche della politica. Io confermo il mio sostegno e il mio
appoggio a questa legge. Credo che sarà utile soprattutto nella fase
applicativa avere la massima attenzione affinché, qualora si
rivelasse necessario, si possano poi apportare correttivi”.

La replica del relatore Alessandro
Cardelli, Pdcs
: “E’ un dibattito costruttivo che ha visto
prendere parte e parola da esponenti dell’opposizione. Da molti di
loro ho visto atteggiamento costruttivo. La scorsa commissione
Finanze a settembre ha visto un voto ampiamente condiviso di questo
progetto. Sulle osservazioni dei consiglieri: ribadisco che il
contributo di Civico 10 e Sinistra Unita è stato importante.
Incentivare i centri storici non va in contrapposizione con il resto
dell’economia. Il nostro obiettivo in questo momento è dare uno
strumento di sviluppo al Paese. Se dovessero esserci distorsioni
preghiamo gli uffici competenti a segnalarcele immediatamente.
Eventualmente in fase regolamentare interverremo per mettere quegli
strumenti o quei vincoli per limitare gli abusi. Una presenza
politica all’interno del Comitato consente allo Stato di valutare
l’applicazione di questo progetto finanziato con risorse statali.
Un investimento che lo Stato fa sui suoi cittadini e sui suoi
giovani. Il prestito è un aiuto per il giovane per cercare di
partire e di mettersi in proprio”.

Andrea Zafferani, C10: “Noi
nella Finanziaria che verrà proporremo una serie di emendamenti
sullo sviluppo economico. Tra questi ci sarà anche lo sportello
unico per le imprese. Mi appello ai colleghi consiglieri affinché ci
sia la possibilità di far fare al Paese un passo avanti. Spero si
possa realizzare qualcosa di concreto con i suggerimenti di tutti i
consiglieri”.

Alessandro Cardelli, Pdcs:
“Quando parliamo di potere regolamentare mi riferisco agli attuali
regolamenti in vigore: numero 4, numero 11 del 2011. Ci riserviamo
comunque la possibilità di confrontarci”.

San Marino, 25 Novembre 2015/01

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