Consiglio Grande e Generale, seduta 19 giugno, proseguimento lavori pomeriggio

Consiglio Grande e Generale, seduta 19 giugno, proseguimento lavori pomeriggio

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 19-26 GIUGNO
MARTEDI’ 19 GIUGNO
    Il comma Comunicazioni è proseguito con l’esame delle interpellanze.
Di seguito un riassunto.
Interpellanza presentata dal consigliere Iro Belluzzi, Psd, per appurare l’entità e gli esiti dell’attività di controllo operata dall’Ispettorato del Lavoro nei confronti della San Marino RTV nonché conoscere se e in che termini siano stati posti in essere – nell’espletamento di tale attività – esenzioni e/o deroghe a beneficio di personale dell’Emittente di Stato.
Francesco Mussoni, segretario di Stato per il Lavoro: “A questo riferimento devo dire che in data 6 giugno 2012 è stato perfezionato un accordo tra tv, sindacati interni, rappresentanti dell’Associazione nazionale dell’industria, rappresentanti Csu ed il sottoscritto, con cui si sono risolte le questioni che erano in essere. La nostra radiotelevisione alla luce delle relazioni pervenute è caratterizzata da 69 rapporti subordinati, cui se ne aggiungono 20 di collaborazione. Abbiamo nella tv di Stato un personale che lavora in modo stabile e permanente e delle figure che sono state assunte a tempo determinato, quindi uscendo dalla cornice dei rapporti di collaborazione in conseguenza della configurazione del ramo aziendale. Questo ha permesso di rientrare nel rispetto delle regole. Questo accordo sicuramente non sana tutti i problemi, ma chiarisce e definisce alcuni aspetti senza concessioni e senza andare al di là delle previsioni di legge. Da questo accordo nascono anche linee di gestione aziendale molto importanti. L’impostazione è molto razionale, molto organizzata”.
Interpellanza presentata dal consigliere Enzo Colombini (Su) per chiedere una relazione sull’attività e sulle modalità organizzative dell’Ispettorato del Lavoro, con resoconto annuale dal 2005 ad oggi.
Francesco Mussoni, segretario di Stato per il Lavoro: “L’organico attuale dell’ispettorato del lavoro è di 7 unità, sei ispettori eseguono giornalmente visite ispettive, controlli su Cig e su segnalazioni arrivate da associazioni sindacali e di categoria.
L’attività ispettiva è svolta da tre squadre di due unità, dal lunedì al venerdì. Nel 2009 per contrastare il lavoro irregolare, in via sperimentale, era stato preposto il potenziamento dell’attività dell’ispettorato con estensione dell’orario. Ad oggi, per il 2011, con l’organico di 7 persone, sono state eseguite in tutto 5.312 ispezioni, per un totale di 223 ingiunzioni. I settori controllati sono stati agricoltura, 21 ispezioni per 2 ingiunzioni, industria manifatturiera, 490 ispezioni per 17 ingiunzioni, il settore commercio, alberghi e ristorazioni, 1.320 ispezioni per 59 ingiunzioni. E ancora: per l’attività finanziaria 83 ispezioni per 8 ingiunzioni; 1.179 controlli per un’ingiunzione nel settore immobiliare, informatica e servizi; 44 ispezioni per 36 ingiunzioni nel settore istruzione; 64 ispezioni e due ingiunzioni per sanità e assistenza sociale. Infine, 485 ispezioni per 86 ingiunzioni in ‘altri servizi’. In totale le ingiunzioni sono state 223. Le cifre includono i controlli a ditte frontaliere: in tutto 255 per 81 ingiunzioni di pagamenti.  
Oltre cinque mila ispezioni su un territorio esiguo e con il nostro numero di attività indica un’attività ispettiva molto capillare e un lavoro egregio. E’ necessario compiere degli sviluppi e controlli in orari meno prevedibili e nei giorni feriali, grazie al coordinamento con le forze dell’ordine. Recentemente ho chiesto un incontro di coordinamento tra le sezioni dell’ispettorato del lavoro, Iss, Gendarmeria e Polizia civile. E’ emersa una collaborazione molto forte, anticipo che a breve gli orari delle ispezioni saranno potenziati. A luglio ci sarà una relazione con la completezza di tutti questi dati”.
Interpellanza presentata dal consigliere Iro Belluzzi (Psd) per chiedere una normativa atta a disciplinare l’attività libero professionale nel settore delle professioni sanitarie e para sanitarie. Claudio Podeschi, segretario di Stato per la Sanità: “La possibilità di esercizio dell’attività libero professionale da parte di medici incardinati in strutture sanitarie pubbliche costituisce da sempre uno dei caratteri che maggiormente li differenzia rispetto ad analoghe figure professionali del pubblico impiego. La diversità di trattamento, peraltro, si fonda sulla duplice esigenza di contemperare, da una parte, il diritto del medico ad esercitare tale attività con il parallelo diritto di scelta, dall’altra, che deve avere ogni singolo utente. E’ evidente che la libera professione in ambito sanitario è stata sempre assoggettata a limitazioni di vario genere, onde evitare che il singolo possa essere agevolmente strumentalizzato e dirottato da strutture pubbliche a strutture private a pagamento. A San Marino in via sperimentale sono già stati attivati da tempo progetti di libera professione per i professionisti delle Uoc di chirurgia e per il personale di Ostetricia e ginecologia e della Uoc di Geriatria insieme al personale di Uoc di Ortopedia. Solo se la valutazione del periodo sperimentale avrà esito soddisfacente il governo potrà adottare i provvedimenti di legge per normare l’attività libero professionale e conciliarla con il carattere di esclusività del rapporto di lavoro previsto dalla recente Riforma che ha coinvolto tutti i dipendenti della Pa. Il 9 febbraio 2012, il Comitato esecutivo dell’Iss ha approvato il Regolamento per la libera professione del personale Iss che disciplina l’esercizio dell’attività libero professionale dei dipendenti del corpo sanitario medico e non medico. Il regolamento costituisce già ampia garanzia di un’attività realizzata con chiare modalità all’insegna di assoluta trasparenza.  
Iro Belluzzi, Psd, replica: “Nella risposta che ho ricevuto dal segretario di Stato Podeschi tutte le problematiche legate all’osservanza delle leggi del corpo sanitario non sono prese in considerazione, ad eccezione del fatto che il comitato Iss va istituire un regolamento sull’attività interna. Trasformo interpellanza in mozione”.
Interpellanza presentata dal consigliere Giancarlo Capicchioni, Psd,  a seguito della recente apertura di una nuova filiale di Banca sammarinese di investimento, per conoscere analisi e progetti alla base dell’autorizzazione da parte di Banca Centrale all’apertura di nuove agenzie
Segretario di Stato per le Finanze, Pasquale Valentini: “In risposta all’interpellanza, e sulla base dei riferimenti che la Segreteria ha chiesto al proposito a Banca centrale, si fa presente che i quesiti posti implicano, in alcuni casi, risposte che né Banca centrale, né questa segreteria di Stato possono fornire o sulle quali non possono essere esaustive in quanto i relativi contenuti sono coperti da segreto d’ufficio. Il ridimensionamento del sistema finanziario sammarinese é stato generato dagli eventi che hanno interessato il Paese negli ultimi anni, tra i quali si inserisce anche il diverso atteggiamento adottato dalle Autorità di vigilanza estere nei confronti di Paesi, a torto o a ragione, considerati off-shore, che hanno provocato una riduzione delle masse amministrate e l’acuirsi di criticità latenti nel sistema, determinando una selezione più rapida delle iniziative imprenditoriali sane e prudenti. In tale contesto, il processo di consolidamento del sistema finanziario passa certamente attraverso operazioni di aggregazioni tra banche, dove realisticamente percorribili. Ma di certo, non può consistere nel negare alle singole banche la possibilità di espansione all’interno della Repubblica, soprattutto se si tratta di istituti monosportello all’atto di presentazione del piano di sviluppo. In data 6 dicembre 2011 la Bsi ha presentato istanza per ottenere l’autorizzazione all’ampliamento della rete distributiva a seguito di un dettagliato progetto di modifica della mission aziendale. Tale progetto risultava in linea con la normativa vigente e conteneva, tra l’altro, un coerente piano industriale per i primi anni. Il 14 dicembre 2011, la Banca centrale ha rilasciato l’autorizzazione all’ampliamento della rete distributiva”.
    Passo successivo una serie di nomine. E’ slittata ancora una volta la sostituzione di S.E. Maurizio Rattini dalla commissione Affari di giustizia. Il candidato della maggioranza, Angela Venturini, ha ottenuto solo 20 voti rispetto al quorum di 39. Tutto liscio invece per la sostituzione del dimissionario Luca Marcucci dalla commissione di Vigilanza. Il nome proposto dal Pdcs, l’avvocato Francesco Mancini, è stato approvato a maggioranza.
    Infine la nomina del comitato amministratore di Fondiss e la ratifica del decreto delegato “Revoca e dimissioni dei componenti del comitato amministratore di Fondiss”. Il comitato è costituito da nove membri, due proposti dalla maggioranza, uno dall’opposizione, tre dai sindacati e tre dalle associazioni datoriali e dei lavoratori autonomi. Per i sindacati Renato Bibbio (Usl), Carlo Alberto Bruno (Csdl) e Raffaele Bruni (Cdls); per le associazioni Luca Filanti, Mirco Muccioli e Alessia Scarano. Le proposte sono state approvate a maggioranza.
    La maggioranza ha proposto Sante Lonfernini e Martina Poggiali, che hanno ricevuto rispettivamente 45 e 46 voti sui 48 votanti. L’opposizione non ha invece trovato un accordo. Il Psd ha proposto Vittorio Scaioli, poi eletto con 28 voti; Su Paolo Michelotti. Psrs e Upr hanno stigmatizzato il comportamento del Psd.
Di seguito un riassunto del dibattito che ne è scaturito.
Paolo Crescentini, Psrs: “Non mi sembra il caso di bruciare dei nomi. Non c’è stata volontà di confronto nell’opposizione. Critico l’operato del Psd che ha dato un nome al governo. Inoltre preferiamo che siano professionisti sammarinesi a gestire il fondo”.
Giovanni Lonfernini, Upr: “Non vorrei rovinare il clima da grand hotel, ma noi stiamo con il Psrs. La maggioranza ha fatto bene a nominare professionisti sammarinesi. Male invece il Psd che tira diritto. Il nome già circolava nel precedente Consiglio”.
Claudio Podeschi, segretario di Stato per la Sanità: “la legge 191 del 2011 è molto importante per il Paese e c’è stato un ampio consenso. E’ arrivato anche un plauso dal Fmi. La non attuazione del secondo pilastro era ritenuta un’occasione persa, siamo in ritardo di 5-6 anni. il comitato amministratore Fondiss deve essere particolarmente qualificato dato che gestirà inizialmente 7 milioni di euro, e ce ne saranno 15 in aggiunta dal 2014. E ogni anno successivo altri 20. Anche per Bcsm servono garanzie per un’operatività rapida e semplice.
In vista dell’inizio della procedura, l’Iss farà una comunicazione continua a tutti gli interessati. Il lavoro è stato fatti nei termini migliori e ci sono tutte le caratteristiche per dare risposte efficaci sul sistema previdenziale”.  

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