Consiglio Grande e Generale, seduta della mattina di venerdì 18 giugno

Consiglio Grande e Generale, seduta della mattina di venerdì 18 giugno

 

COMUNICATO STAMPA

 

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE, SESSIONE 15-16-17-18, 21, 22 GIUGNO

 

VENERDI’ 18 GIUGNO – Mattina

 

 +++ Approvato il Progetto di legge “Disciplina della coltivazione, trasformazione, commercio e utilizzo di prodotti a base di cannabis destinati esclusivamente ad uso medicinale o terapeutico” (presentato dalla Segreteria di Stato per la Sanità e la Sicurezza Sociale) +++

Nella mattinata in Consiglio Grande e Generale prosegue la ratifica dei Decreti – Legge e dei Decreti – Delegati con la presentazione degli emendamenti da parte delle forze politiche.

In seguito si passa alla discussione della Comma 12, Progetto di legge “Disciplina della coltivazione, trasformazione, commercio e utilizzo di prodotti a base di cannabis destinati esclusivamente ad uso medicinale o terapeutico”.  “Questa legge – premette il Segretario di Stato per la Sanità Roberto Ciavatta – è un progetto sul quale la Segreteria ha lavorato alacremente perché l’obiettivo è tentare di creare condizioni per attirare a San Marino nel settore farmaceutico quanti più investitori possibili”. Gloria Arcangeloni (Rete) anticipa che “il gruppo di lavoro sta preparando una bozza di testo normativo per presentare un testo che possa normare la produzione di canapa ad uso agricolo”.  “Abbiamo affrontato il confronto su questo Pdl – spiega Vladimiro Selva (Libera) – cercando di tenere nel mirino le potenzialità che per il Paese può avere una normativa come questa che va a generare dal nulla un settore economico che può dare a RSM un riscontro in termini occupazionali e di autonomia e autosufficienza in determinate produzioni”. “Se è giusto accogliere con soddisfazione tale provvedimento – è la posizione di Lorenzo Bugli (Pdcs) – dall’altro lato occorre ribadire come sia importante mantenere la guardia alta ed evitare – con azioni di monitoraggio e controllo rigoroso – qualsiasi uso distorto dei prodotti legati alla cannabis”.

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Di seguito una sintesi degli interventi:

Comma 10 – Ratifica, ai sensi dell’articolo 1, ultimo comma, della Legge n.13/1979 così come modificato dall’articolo 1 della Legge n.100/2012, dell’Accordo tra la Repubblica di San Marino e la Repubblica del Kenya sullo stabilimento delle relazioni diplomatiche, firmato a New York il 12 maggio 2021

Relazione del Segretario di Stato per gli Affari Esteri Luca Beccari: Eccellentissimi Capitani Reggenti, Onorevoli Consiglieri, ho l’onore di presentare Loro, ai fini della ratifica, l’Accordo tra la Repubblica di San Marino e la Repubblica del Kenya sullo stabilimento delle relazione diplomatiche, firmato a New York il 12 maggio 2021. Il Congresso di Stato ha autorizzato la firma dell’Accordo con Delibera n. 6 del 30 luglio 2019 e la competente Commissione Consiliare ne ha preso atto il 6 agosto 2019. Gli Accordi sullo stabilimento delle relazioni diplomatiche costituiscono strumenti fondamentali per la promozione della nostra Repubblica sulla scena internazionale e contribuiscono altresì all’estensione della rete di relazioni diplomatiche che San Marino intrattiene a livello globale, nell’alveo degli Stati membri delle Nazioni Unite. Attualmente la Repubblica di San Marino intrattiene relazioni bilaterali con 149 Stati, di cui 147 a livello diplomatico e sono in corso di negoziazione ulteriori accordi per lo stabilimento di relazioni diplomatiche con numerosi altri Stati. Lo stabilimento di relazioni al più alto livello permette di approfondire la conoscenza tra Stati e rappresenta una leva per la stipula di ulteriori accordi bilaterali, finalizzati ad ampliare la cooperazione congiunta in ambito politico, culturale, commerciale e turistico. Questo è particolarmente vero nel caso del Kenya, Paese con il quale riteniamo potranno realizzarsi opportunità di collaborazione in diversi ambiti, come ad esempio forme di cooperazione in campo economico e culturale.

Comma 12 – Progetto di legge “Disciplina della coltivazione, trasformazione, commercio e utilizzo di prodotti a base di cannabis destinati esclusivamente ad uso medicinale o terapeutico” (presentato dalla Segreteria di Stato per la Sanità e la Sicurezza Sociale) (II lettura)

Gloria Arcangeloni (Rete): Il Progetto di Legge presentato in prima lettura nella seduta consiliare di Aprile u.s. ed assegnato alla Commissione Consiliare Permanente Igiene e Sanità, Previdenza e Sicurezza Sociale, Politiche Sociali, Sport, Territorio, Ambiente a Agricoltura per l’esame in sede referente, è stato licenziato con votazione unanime 1’11 maggio u.s. Preme sottolineare che il progetto di legge nasce dalla necessità e volontà di colmare l’attuale vuoto normativo rispetto all’impiego di prodotti medicinali a base di cannabis all’interno della Repubblica di San Marino. In altri Paesi, i prodotti medicinali a base di cannabis, sono prescrivibili sin dai primi anni 2000 per patologie oncologiche, il morbo di Parkinson, sclerosi multipla, epilessia, dolore cronico, anoressia etc. con effetti decisamente efficaci; anche l’ONU e diverse organizzazioni internazionali hanno riconosciuto le proprietà mediche della pianta di cannabis, facilitando così il mondo della ricerca scientifica che da sempre rivolge grande interesse nei confronti dei principi attivi e delle proprietà curative di questa pianta. L’interesse pubblico di questa normativa si manifesta sia nell’ambito socio-sanitario sia nell’ambito economico essendo un settore in forte espansione e constatando che a livello mondiale la richiesta non viene soddisfatta dall’offerta. La presente normativa, redatta dal gruppo di lavoro istituito tramite delibera del Congresso di Stato n.41 del 23 Luglio 2020 e composto dal Direttore dell’Authority Sanitaria, dal Direttore Generale dell’ISS o suo delegato, da un membro della Segreteria di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio, la Ricerca Tecnologica, la Semplificazione Normativa, da un membro della Segreteria di Stato per la Sanità e la Sicurezza Sociale, la Previdenza, gli Affari Sociali, gli Affari Politici, le Pari Opportunità e l’Innovazione Tecnologica, da un membro della Segreteria di Stato per gli Affari Esteri, per la Cooperazione Economica Internazionale e le Telecomunicazioni, da un membro della Segreteria di Stato per la Giustizia e la Famiglia, da un membro della Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente, l’Agricoltura, la Protezione Civile e i Rapporti con l’A.A.S.L.P.; si suddivide in 6 capi: Capo I Principi generali Capo II Autorizzazioni Capo III Commercializzazione e utilizzo Capo IV Importazione, esportazione e transito Capo V Documentazione e custodia Capo VI Disposizioni Finali All’articolo 1 si consente la coltivazione, in territorio sammarinese, di semi e piante di cannabis esplicitando i luoghi e le tipologie di lavorazione e coltivazione dei prodotti e si determinano le autorizzazioni alle quali si dovranno attenere le attività che vorranno effettuare coltivazione e trasformazione della sostanza. All’articolo 2 viene assegnato il ruolo di Agenzia Sammarinese di Controllo sulla Cannabis (ASCC) all’Authority Sanitaria che dovrà riferire con cadenza annuale al Congresso di Stato e alla IV Commissione Consiliare Permanente in merito all’attività dell’Agenzia stessa. All’articolo 3 sono definiti i requisiti necessari per gli enti o le imprese che intendano coltivare, trasformare, commercializzare all’ingrosso cannabis o prodotti medicinali derivati. Attraverso l’emanazione di apposito decreto delegato, si stabiliscono le responsabilità in capo al titolare o legale rappresentante dell’ente o impresa, della tenuta dei registri nonché dei dipendenti volti a verificare la sussistenza dei requisiti professionali e di onorabilità, le caratteristiche strutturali, tecnologiche e organizzative richieste, le garanzie e prescrizioni cui gli enti o imprese instanti devono adempiere nella conduzione dell’attività, le modalità di presentazione della domanda e altri elementi utili all’istruttoria. A seguito di apposita istruttoria presentata daIl’ASCC, è dato mandato al Congresso di Stato la presa d’atto dell’avvenuta autorizzazione ad operare agli enti o imprese che ne faranno richiesta, inoltre il Congresso di Stato fissa la quantità di produzione massima annuale di coltivazione della cannabis nella Repubblica di San Marino. All’articolo 6 si specifica che l’ASCC, in collaborazione con i Corpi di Polizia, svolge controlli periodici presso gli enti o imprese autorizzati alla coltivazione e trasformazione, onde accertare l’osservanza delle condizioni imposte, delle prescrizioni impartite per la conduzione dell’attività e la sussistenza delle garanzie poste a base del provvedimento di autorizzazione; inoltre al fine di prevenire e reprimere qualsiasi tentativo di violazione della sicurezza dei prodotti, il servizio di sicurezza privata dell’ente o impresa, in attuazione del piano di sicurezza, deve effettuare servizio continuo (h24). All’articolo 9 viene stabilito che la vendita al dettaglio di medicinali o prodotti farmaceutici di origine vegetale a base di cannabis è consentita esclusivamente presso le farmacie dello Stato. Negli articoli successivi vengono riportati le norme previste in riferimento all’importazione, esportazione e transito di cannabis, all’assolvimento degli obblighi fiscali, doganali e della documentazione necessaria, alla tenuta dei registri e dei dati di lavorazione delle imprese stesse e delle sanzioni in caso di mancata attuazione delle stesse. Durante la disamina dell’articolato si sono valutati gli aspetti legati agli standard qualitativi, anche attraverso l’approvazione del Progetto di legge Recepimento ed adozione delle linee guida di buona pratica clinica e di buona pratica di laboratorio clinico nella conduzione delle sperimentazioni cliniche dei medicinali nella Repubblica di San Marino che allineerà a livello internazionale i prodotti farmaceutici “made in San Marino” e le necessarie attività di compliance per la coltivazione e trasformazione della materia prima destinata al settore farmaceutico. In sede di dibattito si è condivisa la necessità, essendo il primo approccio normativo in questo ambito per la Repubblica, di inserire tutti i criteri ritenuti necessari a tutela e garanzia dell’onorabilità e buona immagine del Paese, tra cui il controllo constante dello Stato, attraverso la costituenda Agenzia di Controllo Cannabis Sammarinese in tutte le fasi di produzione, dalla coltivazione alla trasformazione, fino alla vendita e commercializzazione che sarà demandata esclusivamente al centro farmaceutico sammarinese. In tutte le fasi di dibattimento del presente progetto di legge, si è registrato un clima disteso e collaborativo da parte di tutte le forze politiche, rimarcando la necessità di colmare la lacuna normativa esistente e la volontà di allinearsi a tutti quegli Stati che ormai da decenni usufruiscono di questa tipologia di medicinali. Cogliendo l’occasione per ringraziare il gruppo di lavoro e tutti coloro che hanno collaborato e contribuito alla stesura definitiva. Rimarcando che il testo così come emendato è stato approvato all’unanimità dalla Commissione, si presenta a questo Ono Consiglio Grande e Generale per il suo licenziamento.

Segretario di Stato Roberto Ciavatta: Quello che mi preme è riportare all’Aula il clima che si è registrato su questa legge all’interno della Commissione. Legge approvata all’unanimità con il contributo di tutti i gruppi pubblici. Credo che un ringraziamento vada svolto nei confronti di tutti i partecipanti. Ho portato emendamenti tecnici che riguarda la necessità di andare ad allineare alcune parti del progetto di legge che erano rimaste aleatorie. Questa legge è un progetto sul quale la Segreteria ha lavorato alacremente perché al di là delle deleghe che abbiamo come Sanità è tentare di creare condizioni per attirare a San Marino nel settore farmaceutico quanti più investitori possibili. Entro la fine dell’anno ci siamo riproposti di approvare anche le leggi sulla GMP. Questo creerà un pacchetto che allineerà RSM alle buone pratiche internazionali, ai Paesi più avanzati dal punto di vista della ricerca. Il potenziale di questo pacchetto di legge è importante in termini di introiti per lo Stato e di occupazione, le aspettative che abbiamo sono significative. Molti degli imprenditori che si sono avvicinati lo hanno fatto per la snellezza delle procedure. L’authority sanitaria ha già preso accordi con organismi internazionali per quanto riguarda i controlli. E’ lo Stato che indica al Narcotic Control Board la quantità di sostanza che è in grado di produrre: poi saranno effettuati controlli affinché non si superi quel quantitativo o affinché il quantitativo venga utilizzato per scopi diversi. Per quello che riguarda i rapporti con lo stabilimento chimico di Firenze, abbiamo svolto diversi incontri, c’è grandissima disponibilità da parte loro. Vedremo poi l’articolato nel dettaglio. Ringrazio ancora una volta i membri della commissione per la modalità con cui è stata affrontata questa legge.

Aida Maria Adele Selva (Pdcs): Vorrei mettere in evidenza l’ultima considerazione di Ciavatta. Effettivamente c’è stato un grande lavoro di gruppo, dalla prima bozza del progetto siamo arrivati a definire la stesura finale. Si va nella direzione dell’uso terapeutico di questa sostanza. Un bell’esempio di lavoro. Sono state ricomprese tutte le garanzie affinché le imprese che vengono a San Marino possano lavorare in sicurezza.

Gloria Arcangeloni (Rete): Ringrazio i componenti del gruppo di lavoro che hanno dato il primo input. Grande obiettivo raggiunto, colmiamo un buco normativo, è una opportunità per le aziende, per il nostro tessuto economico. E’ uno di quei settori di nicchia che dovremmo continuare ad implementare. Nel resto del mondo si stanno modificando le visioni, fino ad ora di stampo proibizionista, liberalizzando l’utilizzo ludico. Anche in Italia qualcosa si sta muovendo. Evitare di affrontare una determinata situazione non porta a nulla e disattende le responsabilità individuali. Anche se con visioni e sensibilità diverse, credo che il dialogo sia l’unica strada perseguibile. Il gruppo di lavoro sta preparando una bozza di testo normativo per presentare un testo che possa normare la produzione di canapa ad uso agricolo per i nostri agricoltori, ovviamente si tratta di un tipo di canapa senza effetti stupefacenti. Spero possa giungere entro breve una normativa in questo ambito.

Vladimiro Selva (Libera): Abbiamo affrontato il confronto su questo Pdl cercando di tenere nel mirino le potenzialità che per il Paese può avere una normativa come questa che va a generare dal nulla un settore economico che può dare a RSM un riscontro in termini occupazionali e di autonomia e autosufficienza in determinate produzioni. Andare ad inquinare un confronto con temi che sappiamo essere divisivi, potevamo anche cogliere l’occasione per cercare di fare emergere delle contraddizioni che potevano esserci nella maggioranza, abbiamo preferito avere un atteggiamento laico, nell’interesse del Paese. Avere la possibilità di confrontarsi fuori dagli schemi. Abbiamo proposto numerosi emendamenti, crediamo nell’interesse di questo settore che speriamo si possa avviare a breve. Sappiamo che questo è un settore che può diventare importante dal punto di vista economico e crediamo che la politica faccia bene a starne a margine mantenendo comunque un ruolo di vigilanza costante. Il ruolo del Congresso di Stato: voi ricorderete le licenze anonime. Devo riconoscere al Segretario Ciavatta una piena disponibilità a rivalutare quel tipo di impostazione sul rilascio delle licenze. Comunque è stata assolutamente, sulla base del confronto, rivista. Resta un tema divisivo, sulla possibilità di depenalizzare l’utilizzo di cannabis, ci sono visioni molto diverse. Crediamo nell’importanza di questo progetto, ci proponiamo di affrontare quel tema entro tempi ragionevoli e speriamo con il contributo di forze della maggioranza.

Giacomo Simoncini (Npr): Ringrazio il Segretario Ciavatta per il riferimento. C’è stato un clima collaborativo per addivenire ad un progetto unitario nell’interesse generale del Paese. Pdl che va ad inserirsi in una nicchia particolare ma della quale San Marino può essere uno dei principali Paesi promotori sullo scenario internazionale. La cannabis funge da cura palliativa in tutte quelle patologie croniche e debilitanti che oggi giorno non trovano una cura precisa e occorre rivolgersi a farmaci chimici che creano più danno in alcuni casi. Una necessità che credo la popolazione abbia recepito. E’ nato un dibattito interessante a livello di cittadinanza. Un rimedio per tanti pazienti che sottoposti a radioterapia e chemioterapia spesso si trovano a soffrire. Faccio un riferimento anche sulla fibriomialgia. San Marino potrebbe lanciare una ricerca per capire se i farmaci cannabinoidi diano sollievo anche a questi pazienti. C’è anche una importante componente economica. San Marino ha diverse richieste di investitori pronti a portare nel nostro Paese aziende, posti di lavoro e gettito fiscale. La categoria deve seguire standard elevati di sicurezza. Chiaramente saremo subito attenzionati e dunque non possiamo permetterci errori altrimenti sarebbe vanificato tutto il lavoro che è stato fatto.

Lorenzo Bugli (Pdcs): Abbiamo più volte parlato di quello che potrebbe essere l’impulso per il nostro sistema economico generato da un’apertura verso la produzione di cannabis e derivati ad uso medico e terapeutico. Pensiamo alla possibilità di spalancare nuovi sbocchi commerciali ed opportunità di fare impresa, specialmente per i nostri giovani, con un occhio di riguardo anche per il tema della sostenibilità e della green economy Opportunità economiche che dovranno essere colte in maniera intelligente nel rispetto rigoroso delle normative che verranno introdotte e soprattutto in un rapporto di sinergia e collaborazione continua con la vicina Italia. Ci pare che tale progetto di legge vada propria in questa direzione, regolamentando un ambito che offre al giorno d’oggi numerose occasioni di rilancio economico ed imprenditoriale. Il tutto in un rapporto molto stretto e profondo con quello che è l’ambito sanitario. Citiamo, a titolo di esempio, alcuni recenti studi che hanno dimostrato l’efficacia di trattamenti a base di cannabis nella lotta ad Alzheimer e demenza. Ma pensiamo anche a sperimentazioni nel campo delle malattie oncologiche su cui esiste una ampia documentazione. Se è giusto accogliere con soddisfazione tale provvedimento, dall’altro occorre ribadire come sia importante mantenere la guardia alta ed evitare – con azioni di monitoraggio e controllo rigoroso – qualsiasi uso distorto dei prodotti legati alla cannabis. Ci riferiamo ad usi per finalità ricreative o comunque che hanno come obiettivo quello di favorire forme di evasione dalla realtà, specialmente nelle fasce di popolazione più giovane. Come GDC siamo da tempo impegnati in una serie riflessione su questo tema. Nel ribadire dunque la nostra contrarietà ad ogni utilizzo differente da quelli previsti dal progetto di legge, auspichiamo che si possa procedere di pari passo con campagne di informazione e sensibilizzazione, a partire dalle nostre scuole e dai centri di aggregazione giovanile, al fine di promuovere una corretta cultura  e di evidenziare in maniera chiara i rischi connessi all’uso e abuso di sostanze stupefacenti. Un fenomeno, quest’ultimo, che è una diretta conseguenza delle difficoltà riscontrate dai nostri giovani, e ulteriormente acuite dall’emergenza Covid, nell’inserirsi all’interno del mercato del lavoro o nel trovare posto all’interno della nostra società; situazione sul quale invitiamo la politica ad accendere i riflettori; gli anticorpi, in questo caso, sono rappresentati ancora una volta dalla cultura e dal ruolo che la politica ha e potrà avere nell’agevolare i nostri giovani e nel consentire loro di cogliere determinate opportunità.

Giuseppe Maria Morganti (Libera): Abbiamo apprezzato questo progetto di legge e continuiamo ad apprezzarlo ancora di più. Ci siamo resi conto dei benefici che potrebbero derivare da questo progetto. Se ci sono autorizzazioni di livello non compromesse dal ruolo politico, con una netta separazione tra interessi privati, fatto questo processo che ci sembra particolarmente efficace, noi siamo contenti di poterlo sostenere. Vedo che poco a poco riflettendo su questi argomenti si stanno manifestando delle aperture che non mi aspettavo. Segretario, avrà il nostro appoggio su questo progetto di legge.

Segretario di Stato Fabio Righi: Altri prima di me hanno elencato le opportunità che si possono aprire. Aggiungo quasi come comunicazione che si sta continuando a lavorare per la stesura di una norma che vada verso l’utilizzo della canapa in campo industriale, non con il principio attivo. Credo sia veramente un settore in cui bisogna avere molta serietà per evitare di cadere nei cliché che questa materia può portare con sé. Assurdo fare interventi sottolineando il non utilizzo a fini ludici. Nessuno sta parlando di droghe leggere all’interno di RSM. Lo dico per non essere fraintesi. In campo industriale si sta ragionando di coltivazione a campo aperto. La nuova normativa servirà per un controllo in quel settore. Si potranno aprire delle opportunità davvero interessanti. Depurazione di aree contaminate, le biomasse, la carta, tanti i settori che possono essere toccati. Creazione di mattoni che sono in grado di assorbire la Co2 nell’aria. Se questo tema viene affrontato con serietà e onestà intellettuale può rappresentare una opportunità per il nostro Paese. Ci si sta interrogando sulla filiera dei controlli. Chiudo dicendo che sono tanti gli strumenti anche innovativi che se utilizzati in modo distorto possono portare dei danni. E’ chiaro che dipende da come ci si approccia alla materia e che tipo di interpretazione viene data. Si sta parlando di un uso consapevole e cosciente.

Marika Montemaggi (Libera): Sicuramente è uno di quei temi del quale si è iniziato a parlare tempo fa ed è importante che si sia fatto il passo legislativo necessario affinché a livello terapeutico si possa utilizzare la cannabis per questo fine. Nel momento in cui si affronta un argomento che ha diverse sfaccettature c’è il dubbio se sia meglio affrontare nella sua interezza. Si devono creare opportunità di sviluppo in questo settore ma è importante anche che ci sia il controllo necessario. Bene che questo controllo sia effettuato dall’authority sanitaria o comunque da un’agenzia terza e che si tenga fuori l’autorizzazione del Congresso di Stato. Adesso sta a noi capire se si declinerà nel modo giusto. Dovremo fare i controlli e sarà necessario un riferimento nella Commissione. Può essere utile un confronto su un tema così nuovo per noi. E’ un passaggio che avviene.

Iro Belluzzi (Npr): Senza ripete tutte le cose che sono state dette nel dibattito generale. Apprezzamento sul percorso che ha portato all’approvazione. Finalmente si dà concretezza anche in funzione di accordi con la vicina Italia. C’erano preoccupazione da parte di chi ci sta vicino perché si va ad operare in un terreno scivoloso. La ricerca scientifica sta ottenendo molti importanti risultati. Mi viene in mente la sperimentazione sul tumore al pancreas. Gli ambiti e i confini dell’utilizzo di tale principio attivo sono molto importanti e da esplorare. Molto spesso, per fortuna, anche piccoli centri di ricerca ottengono grandi risultati. Quello che chiedeva Montemaggi è un elemento interessante: monitorare le aspettative della politica.

Oscar Mina (Pdcs): Un Pdl che racchiude in sé una materia che è stata recepita come una opportunità. Devo sottolineare il lavoro svolto all’interno della Commissione 4 con uno spirito costruttivo e una certa cognizione di causa delle finalità del Pdl. Questo dimostra come la politica dia prova di sapere affrontare determinate tematiche. Si tratta del primo atto per regolamentare questa materia così delicata verso la sua industrializzazione. Mi auguro che il progetto venga accolto in maniera responsabile.

Maria Katia Savoretti (Rf): Mi voglio unire nei ringraziamenti ai  tecnici che hanno contributo alla stesura di questo progetto di legge. Fin da subito abbiamo espresso la nostra posizione favorevole. Abbiamo fatto presente che di fronte a questo progetto il nostro Stato non deve tenere bassa la guardia.

Luca Boschi (Rf): Unico rammarico come abbiamo detto tante volte è che questo provvedimento regolarizza solo uno dei tanti possibili utilizzi di questo tipo di sostanza, ma per il momento ci dichiariamo assolutamente favorevoli e speriamo che in futuro si possano disciplinare anche altri ambiti.

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