Per San Marino i soldi del narcotraffico Roma – Boston, ‘Fire and ice’

Per San Marino i soldi del narcotraffico Roma – Boston,  ‘Fire and ice’

Sarebbero passati effettivamente per la Repubblica di San Marino parte dei soldi del narcotraffico fra Roma e Boston  a giudicare dalle risultanze della indagine denominata ‘Fire and ice‘ portata avanti dalla Procura di Roma.

Ne tratta Roberto Galullo di IlSole24Ore nel suo blog ‘Guardie o ladri’.

In particolare vengono ricostruiti – dai  documenti dell’indagine –  i viaggi che Damaso Grassi (marito di Daniela Staiano) avrebbe effettuato appunto a San Marino per portare o prelevare danaro contante. 

Il 3 novembre 2008 Grassi si rivolgeva così alla moglie: “…capito contali…mettili sul conto tuo…quello privato…io li volevo mettere qui da Mascia…tanto c’avemo tempo va bè metteli da te…mettine un po’ sul conto corrente…un po’ sul conto corrente tuo e un po’ sul conto corrente della società pe fa vedè…capito…”.

E la Procura sottolinea che a San Marino non c’è uno ma diversi conti correnti intestati a persone fisiche e giuridiche. Sapete com è: la diversificazione frutta!

Il 1° dicembre 2008, di ritorno dalla Repubblica di San Marino, Grassi consigliava alla moglie di distruggere le ricevute bancarie.


La polizia giudiziaria è di grande supporto alla Procura di Roma e annota che il 16 dicembre 2008 (appena 15 giorni dopo il viaggio precedente ma chissà quanti ne avrà fatti nel frattempo!), prima di recarsi nuovamente a San Marino, Grassi nascondeva una borsa nel vano destinato alla ruota di scorta. Secondo voi di cosa era gonfia la borsa? Ma di bel denaro contante…

Il 3 marzo 2009 Grassi va ancora a San Marino e nel viaggio di ritorno – sempre seguito dalle Forze dell’ordine italiane – si ferma presso l’area di servizio Civita Nord per mettere in piedi qualche altro traffico. Evidentemente era gasato dai depositi bancari e fremeva!
Il 24 aprile i due vengono ancora intercettati all’interno della Citroen e la coppia parla di una valigia “piena di soldi” che la suocera aveva trovato in cantina.

Il 7 maggio Grassi sale ancora sul Titano e, di ritorno, parlando con la moglie, la invita ancora a cancellare ogni traccia e, in particolare, di “…fare attenzione ai nomi e ai cognomi…”. La moglie lo rassicura: “…eh ma li faccio piccoli piccoli…”.

Il 5 agosto 2009 ancora a San Marino e sulla via del ritorno riemerge l’ossessione di Grassi per le tracce. Invita la moglie a bruciare la documentazione della transazione finanziaria.
Ad agosto, periodo in cui gli italiani sono al mare, la coppia no: indefessa continua a fare la spola con il Titano per portare soldi: ci torna infatti il 24.

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