Il governo di San Marino non provi a glissare sulle parole del Papa. Antonio Fabbri

Il governo di San Marino non provi a glissare sulle parole del Papa. Antonio Fabbri

Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino.

Quante cose ha detto Benedetto XVI con le parole e con i gesti! Le ha dette con garbo, con rispetto, con benevolenza, con autorevolezza e con fede. 

E’ vero, come sostengono dal governo, che il suo discorso è stato alto. Ma come è solito fare il Papa – lo ha fatto anche nell’omelia e lo fa nelle sue encicliche – ha tradotto i concetti alti in agire concreto. Non si può perciò fare finta che il riferimento alla questione frontalieri sia stato inserito come tema generico nel discorso di Sua Santità.

Al contrario, proprio perché in un discorso su temi generali è stata espressamente citata una questione particolare, il richiamo del Santo Padre alla soluzione del problema dei frontalieri acquista ancora più significato.

A questo il governo di San Marino non può restare sordo o ripararsi dietro un generico “parliamone, ragioniamo insieme, abbiamo fatto un tavolo”. Perché la norma che lede il diritto all’uguaglianza non è stata fatta da altri. Perché quelle parole non sono state rivolte ad altri o in altri luoghi, ma esplicitate in modo papale papale a Palazzo Pubblico, nella Repubblica di San Marino

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