Patrizia Cupo – San Marino Oggi: Ospedale di Stato da rifare Il segretario Mussoni riapre i ponti coi canadesi
SAN MARINO. Ospedale da rifare, si riapre la partita coi tecnici di Toronto. Che dolore, quello strappo coi canadesi, e Mussoni ci riprova per non perdere il contratto sui mega lavori all’ospedale di Cailungo: il segretario alla sanità ha portato ieri la questione in congresso di Stato e, con una delibera ad hoc, ha chiesto ai tecnici della Interhealth Canada una proroga dell’accordo. Sì a un altro incontro: il ministro vedrà gli esperti stranieri già entro due settimane.
Era stato proprio il Corriere di Rimini, un paio di settimane fa, a dare notizia dell’ormai scaduto accordo entro i cui termini San Marino avrebbe dovuto dare una risposta alla società leader mondiale nelle costruzioni sanitarie per la nascita di una maxi struttura pubblico-privata che avrebbe dovuto avere il compito di portare sul Titano tutti quei servizi sanitari per i quali oggi i sammarinesi sono costretti a emigrare. Un contatto, quello con la Interhealth Canada, che aveva preso l’ex segretario di Stato alla sanità, Claudio Podeschi, e che poi era andato scemando: prima per colpa della crisi di governo e del cambio di legislatura, e poi per l’aggravarsi della crisi economica che sta in questi mesi stravolgendo l’agenda del governo. Eppure, aveva pensato qualcuno, che peccato perdere l’occasione coi canadesi. Così, “rinfrescata” la memoria sui tempi dell’accordo, proprio ieri mattina, il segretario di Stato Francesco Mussoni ha riportato la questione in congresso chiedendo, con delibera ad hoc, di «approfondire con un incontro conoscitivo l’opportunità di una continuazione della collaborazione con la società Interhealth». Già: e come l’hanno presa i canadesi? Hanno concesso la riapertura della trattativa, ma affrettando i tempi, e già entro un paio di settimane Mussoni li incontrerà. (…)
