Contestatori nella cerimonia d’ingresso dei nuovi Capitani Reggenti

Contestatori nella cerimonia d’ingresso dei nuovi Capitani Reggenti

Fantasmi visibili – il volto dell’indignazione
Non è mai avvenuto, nei decenni passati, che un’elezione e un insediamento dei nuovi Capitani Reggenti siano stati pubblicamente contestati.
Oggi, 1° ottobre 2011/ 1711 dalla Fondazione della Repubblica, la drammaticità del momento ci spinge ad agire: col volto coperto da maschere bianche, seguiamo il corteo ufficiale durante la cerimonia d’insediamento dei nuovi Capitani Reggenti, perché non ci sentiamo rappresentati.
Una manifestazione civile e composta, che vuole rompere il muro di silenzio e torpore in cui il Paese pare essere caduto.
Avevamo pensato al nero lutto, perché sembra che San Marino stia morendo, ma abbiamo preferito il bianco, perché noi in questo Paese ci crediamo e vogliamo la sua rinascita.
Abbiamo scelto il bianco perché spicca, si vede, e noi vogliamo essere visibili. Vogliamo che i nostri concittadini sappiano che è tempo di esserci e di riprendere la partecipazione alla vita pubblica.
Vogliamo che anche al di fuori dei nostri angusti confini si sappia che non siamo d’accordo con questa politica; che esiste una San Marino diversa, pronta a impegnarsi e lottare per un modello di crescita sostenibile e pulita.
Chi per decenni ha avuto responsabilità di comando in questo Paese, oggi, alla luce di tutto il marciume che sta emergendo e degli infiniti fatti di cronaca giudiziaria che minano la nostra autonomia e la nostra rispettabilità, non può rappresentare la cittadinanza di una Repubblica civile.
Per questo abbiamo anche deciso di non presentare Istanze d’Arengo, nonostante le profonde urgenze che avrebbero meritato un dibattito: abbiamo preferito autosospendere il nostro sacrosanto diritto di cittadini sammarinesi a presentare Istanze dirette, perché la classe politica che oggi insedia i nuovi Capitani Reggenti nel corso degli anni non ha fatto altro che svilire e svuotare di significato anche questa nostra antica prerogativa.
Ci siamo oggi, ci saremo nei prossimi mesi, restiamo vigili. Vogliamo tornare a essere orgogliosi dei nostri riti, dei nostri simboli e delle nostre istituzioni.
 
I manifestanti del 1° Ottobre 2011

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