Controreplica ad Alleanza Popolare

Controreplica ad Alleanza Popolare

Una sonora risata potrebbe essere la migliore risposta alle ormai consuete invettive che sistematicamente piovono da Alleanza Popolare in risposta alle legittime osservazioni di carattere generale e politico che Sinistra Unita muove nei confronti di quel movimento.
Possiamo bene comprendere come le nostre critiche non siano gradite, specialmente quando colpiscono nel segno andando a toccare nervi scoperti che sono sotto gli occhi di tutti, e pertanto non ci scandalizzerebbe una replica anche piccata nei nostri confronti, se non fosse che da un po’ di tempo a questa parte i toni sono andati decisamente sopra le righe, raggiungendo livelli di astiosità mai toccati prima e caratterizzandosi per attacchi personalistici che poco hanno a che vedere con una dialettica politica sana seppure aspra.

Chiunque sia l’autore di una nota politica, una dichiarazione pubblica o un intervento in Consiglio, per AP si tratta comunque di qualcuno con problemi personali, pieno di invidia, astio o addirittura odio (come udito ultimamente). Possibile che gli esponenti di SU siano tutti squilibrati e tutti improvvisamente in preda a delirio collettivo?
Sinistra Unita riafferma che non intende farsi trascinare sulla strada dell’insulto quando sono esauriti gli argomenti politici e le difficoltà si fanno incontenibili, ed in particolar modo respinge fermamente le accuse di falsità rivolte ai suoi esponenti, invitando AP a dimostrare dati alla mano queste tesi strampalate che servono solo a deviare l’attenzione per non rispondere nel merito. A noi pare infatti che, nel tentativo di difendere delle scelte fatte in maniera alquanto avventata, AP si stia avvitando in una serie di congetture che configgono in maniera stridente con la realtà dei fatti, ma soprattutto gettano al vento 15 anni di lotte per la moralizzazione della politica, di denuncie di una classe dirigente ed in particolare di alcuni suoi massimi esponenti che non ci risulta abbiano compiuto alcun percorso catartico tale da giustificarne la riabilitazione, né tantomeno rinnegato vecchie pratiche dimostrando un sano ravvedimento, mentre assistiamo invece alla marginalizzazione o alla estromissione progressiva di tutte quelle voci storiche di AP che ne hanno fatto la storia distinguendosi per rigore e serietà e che oggi sono critiche verso la restaurazione degli anni ’90 a cui AP prende parte.

Non si spiega infatti come sia possibile personalizzare ogni scontro buttandola in rissa e tentando la delegittimazione dell’avversario di turno anziché rispondere politicamente a livello di rapporti tra partiti. Da una forza che ha vinto le elezioni un maniera così brillante, formando il governo che tutti i sammarinesi sognavano e che sta portando a casa un successo dietro l’altro risolvendo tutti i problemi causati dal nefasto governo precedente; una forza che si trova di fronte un’opposizione divisa dove una componente importante della precedente maggioranza si è liberata della vecchia coalizione e si rivolge anche alla stessa AP per formare il nuovo Grande Centro; ebbene, di fronte ad un quadro così idilliaco proprio non si capisce il perché di tanto nervosismo!

Non sarà che invece ad AP manca la serenità necessaria per reggere il peso di una maggioranza che si è enormemente discostata dalle promesse fatte in campagna elettorale mettendo in campo persone e metodi che aveva più volte giurato e spergiurato essere consegnate alla Storia nell’archivio dei brutti ricordi?

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