Convegno a San Marino sulle banche. Masi e Sibani. Agenzia Dire

Convegno a San Marino sulle banche. Masi e Sibani. Agenzia Dire

SABATO CONVEGNO AL KURSAAL PER DISCUTERE NUOVO ASSETTO
SISTEMA 

La strada obbligata per il sistema bancario-finanziario
sammarinese e’ quelle delle fusioni e degli accorpamenti. Accanto a una
rimodulazione dei servizi offerti.
 Cosi’ sara’ possibile uscire
dall’attuale impasse e reagire anche alla volonta’ di Banca d’Italia di
separare nettamente i due sistemi. E di questo processo vuole essere un attore
importante la Cassa
di risparmio. Il futuro delle banche del Titano sara’ protagonista del convegno
“Banche: quale futuro?” organizzato per sabato prossimo dalla
Fondazione San Marino Cassa di risparmio-Sums, in
collaborazione con Crrsm. Relatori, oltre ai presidenti dei due enti,
rispettivamente Tito Masi e Leone Sibani, saranno il segretario di Stato per le
Finanze, Pasquale Valentini, il presidente dell’Associazione bancaria
sammarinese, Pier Paolo Fabbri, quello di Banca centrale, Renato Clarizia; ospite
dall’Italia, il presidente di Medio credito lombardo del gruppo Intesa Sanpaolo, Roberto Mazzotta.     Dunque sabato si potrebbe conoscere qualcosa
in piu’ sulle banche sammarinesi del futuro, che ora come ora, spiega alla stampa
Masi, vivono un momento di “difficolta’ e grande incertezza”, tra gli
effetti dello scudo fiscale che ancora si fanno sentire drenando ulteriormente
la raccolta gia’ calata di un terzo, e appunto “il progetto di Bankitalia
per una separazione netta tra i due sistemi, mentre per noi l’obiettivo dovrebbe
essere una maggiore collaborazione e integrazione che ci permettano di operare
sui mercati esteri e italiano in particolare”. Non vanno dimenticate,
prosegue il numero uno della fondazione, per la quale fino a meta’ giugno sono
aperte le domande di iscrizione a socio, le ripercussioni della crisi economica,
di quella immobiliare e i “problemi di immagine e reputazione”. Oltre
ai “tanti errori compiuti in passato dalla classe politica”, a
partire dalla “creazione di una piazza finanziaria e dal passaggio a 12
banche avvenuti in maniera discutibile”. Se “l’incertezza
penalizza”, le notizie sui giornali, come la disdetta di Iccrea, non
aiutano e “anche la prospettiva dello scambio automatico di informazione
fa pensare”, ora e’ il momento di cambiare pagina, esorta Masi, di “guardare
avanti e prospettare un futuro basato sulla trasparenza, sulla correttezza e
sulla collaborazione internazionale”. Insomma, “la ristrutturazione
del sistema e’ necessaria e va guidata da un progetto”, e il convegno
sara’ “un’occasione di incontro e confronto” per illustrare
“tempi e modi del cambiamento, le linee di sviluppo del sistema e i suoi elementi
di attrattivita’”.
   
Non e’ il caso di fare “catastrofismi”, aggiunge Sibani, ma “gli
accorpamenti sono assolutamente necessari”, dato che “12 istituti a San Marino sono troppi”. Occorre inoltre cambiare la caratteristiche
dei servizi offerti. Perche’ il calo nella raccolta prosegue, e anche se
“il deflusso non spaventa, non si registra un ritorno del risparmiatore a San Marino, come accaduto in certe zone della Svizzera”.
Preoccupa infine anche la crisi industriale, spinta dal decreto inventivi
varato dal govenro italiano, che potrebbe farsi sentire sul comparto bancario-finanziario.
Secondo Sibani gli effetti per ora sono limitati, “l’associazione degli
Industriali, il sistema bancario e il governo operano infatti in buona
collaborazione”. Eppure, ammette, qualche conseguenza ci sara’. “Ci
auguriamo siano contenute altrimenti potrebbe innescarsi una spirale che
potrebbe mettere in crisi un sistema economico gia’ in difficolta’”. 

 MASI-SIBANI: CASSA PROTAGONISTA NUOVO SISTEMA BANCARIO
TITANO 

 

“Ci sono stati
rinvii continui ma ora siamo alle battute finali anche se non c’e’ ancora l’ufficialita’”.
Il piano di ristrutturazione della holding Delta e’ dunque ancora in attesa dal
via libera da parte del tribunale di Bologna. Lo dice il presidente della Cassa
di risparmio di San
Marino, Leone Sibani, durante una
conferenza stampa sul Titano, sottolineando che “nei prossimi 3-4 anni la
situazione verra’ assorbita ed entro il 2015 saranno risolti tutti i
problemi”. Nel frattempo, aggiunge, il sistema bancario sammarinese sara’ cambiato
e la Cassa con
lui, “per essere ancora protagonista”.
 Sulla vicenda, aggiunge Tito Masi,
presidente della Fondazione San Marino Cassa di risparmio-Sums,
azionista unico dell’istituto, sono state diffuse “notizie senza
fondamento”.
 Comunque “e’ in corso la verifica
delle diverse adesioni al piano e poi arrivera’ il via libera del tribunale di
Bologna”.
   
Dunque, se quest’anno “la
Cassa non contribuira’ alle finanze pubbliche”, nei
prossimi anni, recuperati tutti i capitali da Delta, sara’ in grado di
sostenere lo sviluppo economico del Paese, grazie a una “disponibilita’
consistente” di risorse economiche. “Finora abbiamo richiesto un
sostegno esterno, ma entro il 2012 riprenderemo il compito storico di sostegno all’economia
di San Marino”.


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