Oggi, dopo 60 giorni, a San Marino è il V-Day. Situazione seria, 317 casi e 10 in Terapia Intensiva
(…) “Avviare la campagna vaccinale in un momento come questo per il Paese è fondamentale – spiega il direttore generale dell’Iss, Alessandra Bruschi -. La pressione all’interno dell’ospedale è altissima, il numero dei positivi è elevato e questo si ripercuote sull’intera struttura sanitaria. Dopo un anno ci sembra di trovarci al punto di partenza”. Ricorda che San Marino è l’ultimo Paese in Europa a iniziare le vaccinazioni, e aggiunge: “Partire il prima possibile, essere veloci e massivi in questo momento, con la pandemia in corso, è fondamentale”. Il Paese deve ripartire, sottolinea il direttore generale, “riprendere a far sanità e rispondere a tutti i servizi di cura, come ci è richiesto dai cittadini. Aiutateci ad aiutarvi”. Oggi sarà quindi il V-Day per San Marino, a 60 giorni esatti dall’inizio delle vaccinazioni in Europa, durante il quale saranno simbolicamente vaccinate circa 25 persone facenti parte del personale sanitario, anche come rodaggio interno. Da lunedì si partirà poi col piano vaccinale vero e proprio. (…)
Il direttore sanitario, Sergio Rabini, aggiorna sull’andamento della pandemia in Repubblica. Sono 45 i nuovi positivi, che con 53 guariti portano il totale dei contagi ancora sopra quota 300: sono infatti 317 i casi attualmente positivi in Repubblica, di cui 293 seguiti al domicilio. Rabini conferma l’arrivo a San Marino della variante inglese, “meno letale ma più contagiosa”, motivo dell’aumento dei nuovi casi. Torna a preoccupare la situazione ospedaliera, con 26 ricoverati – due più di ieri – di cui 10 sono in Terapia Intensiva, che è vicina alla saturazione. L’indice di positività è oltre la soglia d’allerta e si fissa al 12,93%. (…)
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
Leggi l’articolo integrale pubblicato dopo le 22
——