Corriere del Veneto, indagine Chalet: passaporto diplomatico per trasportare soldi. Minutillo ai giudici

Corriere del Veneto, indagine Chalet: passaporto diplomatico per trasportare soldi. Minutillo ai giudici

Il Corriere del Veneto

L’INTERROGATORIO

Minutillo dal pm: I soldi?
All’ingegnere li portava Colombelli

E’ l’ex assistente di Galan. Il suo legale ha chiesto la scarcerazione: ha perso tre chili in tre giorni

VENEZIA—Il pm Stefano Ancilotto, con una mossa strategica quasi calcistica, aveva puntato sul contropiede. Dopo averla vista provata già venerdì scorso di fronte al gip Alberto Scaramuzza, quando un po’ a sorpresa aveva risposto alle domande del magistrato, il rappresentante dell’accusa ha convocato lunedì in procura Claudia Minutillo, la 49enne ex assistente di Giancarlo Galan e poi amministratore delegato di Adria Infrastrutture, arrestata giovedì con l’accusa di aver fatto parte dell’associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale guidata dal presidente di Mantovani Piergiorgio Baita. Ma Minutillo, nel corso di tre ore di interrogatorio, non ha cambiato di molto la propria versione dei fatti: ha spiegato che lei soltanto dopo un po’ di tempo ha capito il sistema di false fatture creato da Baita e da William Colombelli (ex amante della stessa Minutillo), console a disposizione della Repubblica di San Marino e fondatore della Bmc Broker, la società del Titano che avrebbe fatto da «cartiera» per oltre 20 milioni di euro di false fatture (di cui la metà però sono già prescritte).

Di fronte al fuoco di fila di domande del pm Ancilotto su quale fosse la destinazione dei fondi neri derivanti, la risposta è stata secca: «Io quei soldi non li ho mai portati a Baita, era Colombelli che faceva tutto in prima persona, perché diceva che grazie all’immunità diplomatica era il sistema più sicuro». Minutillo è arrivata in procura insieme al suo legale Carlo Augenti intorno a mezzogiorno di lunedì e l’interrogatorio è durato fino alle tre. La manager, che fino al 2005 era l’ombra di Galan in Regione, ha dunque ammesso di aver saputo che Bmc faceva consulenze fittizie, anche se solo in un secondo tempo: anche su questo punto sarebbe stata «vittima » di Colombelli, che millantava di svolgere un’attività di intermediazione con professionisti in grado di redigere complessi studi su strade e altre opere pubbliche (e invece poi si scoprirà che alla Finanza vennero dati studi già presenti in Mantovani e fotocopiati con il logo della società sanmarinese). Ma non avrebbe aiutato gli inquirenti a ricostruire le strade prese dai soldi, che è poi il filone principale su cui ora si sta muovendo l’indagine.

A Minutillo sono anche state fatte diverse domande sull’ex governatore del Veneto, Giancarlo Galan, ma lei avrebbe risposto di aver mantenuto quel ruolo al suo fianco fino a otto anni fa e di essere poi stata allontanata — come peraltro ammesso dallo stesso Galan («mia moglie la odiava») — perché poco gradita alla first lady Sandra Persegato. Al termine dell’interrogatorio l’avvocato Augenti ha anche presentato al gip una richiesta di scarcerazione per motivi di salute: nei giorni precedenti all’arresto Minutillo era infatti stata sottoposta a un intervento e in carcere sarebbe dimagrita di quasi tre chili in tre giorni. «Inoltre lo stesso gip ha chiarito che la mia assistita aveva un ruolo marginale, di partecipe all’associazione per delinquere con un ruolo di collegamento, non certo di promotrice, come aveva ipotizzato il pm», dice Augenti. Il prossimo a essere sentito potrebbe essere proprio Colombelli. Ieri il suo avvocato Renzo Fogliata è stato a colloquio con il pm Ancilotto e avrebbero cercato di concordare una data per l’interrogatorio. Il legale ha inoltre chiesto di poter spostare il suo cliente dal carcere di Genova a quello di Venezia per poter esercitare meglio il diritto di difesa.

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