Crediti: Claudio Felici in Consiglio. Agenzia Dire Torre 1

Crediti: Claudio Felici in Consiglio. Agenzia Dire Torre 1

Riferimento del segretario di Stato per le Finanze sulla verifica delle procedure di riscossione dei crediti monofase e successivo dibattitoClaudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “La commissione è stata incaricata di verificare le procedure di riscossione della monofase per rilevare le criticità del sistema, con particolare riferimento ai crediti di dubbia e difficile riscossione, segnalare anomalie e indicare le azioni di riforma necessarie. Ha concluso l’attività rassegnando le conclusioni nel termine concesso.
Per l’ammontare dei crediti monofase si farà riferimento al dato certo registrato alla chiusura del bilancio consuntivo dello Stato 2012. I crediti complessivi per imposta monofase ammontano a 366.6 milioni di euro. Così suddivisi: crediti certi, 208.8 milioni, di cui  201.7 per imposta monofase,  5.4 per imposta speciale prodotti petroliferi,  1.6 dilazionati. Crediti immobilizzati, 157.7 milioni di euro, di cui  68.9 crediti Monofase in riscossione coattiva,  23.6 crediti incerti (per Monofase),  65.2 crediti dubbia e difficile esazione.
I crediti certi vengono di norma riscossi nel corso negli esercizi finanziari successivi mentre, i crediti immobilizzati sono iscritti al Fondo Svalutazione Crediti. Alla data di chiusura del bilancio consuntivo 2012 i crediti valutati di dubbia esigibilità ammontavano a 207 milioni di euro di cui 56,3.del Fondo Svalutazione Crediti per imposta monofase, 101,4 di Fondo Svalutazione crediti per rettifica rimborsi imposta sulle merci importate, 20,3 del Fondo Svalutazione Crediti per I.G.R, 9,9 del Fondo Svalutazione Crediti per ingiunzione varie, 9,1 del Fondo Svalutazione per crediti vari. Pertanto alla chiusura dei conti i crediti relativi all’imposta monofase valutati dall’Ufficio Tributario di dubbia esigibilità ammontavano complessivamente a 157.7 milioni di euro di cui 56. 3 per imposta monofase ed 101.4 per rettifica rimborsi imposta sulle merci importate.
Il Fondo Svalutazione Crediti viene annualmente aumentato dall’inserimento di nuovi crediti incerti e diminuito a seguito di riscossioni o perché divenuti definitivamente inesigibili; in ogni caso l’eliminazione lascia immutata l’obbligazione del debitore nei confronti dello Stato. Qualora si voglia depurare il Bilancio dei crediti dubbi iscritti da diversi esercizi, così come suggerito anche dagli organismi internazionali e come proposto dalla segreteria di Stato, si potrebbe valutare la seguente procedura: trascorsi i termini previsti per legge per cui i residui attivi non oggetto di riscossione entro il terzo esercizio successivo alla loro iscrizione si intendono perenti, il Congresso di Stato può disporre l’eliminazione dei residui attivi dal bilancio finanziario e l’iscrizione in una apposita voce. Conseguentemente il Fondo svalutazione crediti verrebbe diminuito dell’importo dei residui eliminati; non ci saranno pertanto incidenze sul risultato di bilancio dell’anno in cui avviene l’operazione. Questa procedura non interromperebbe il processo di riscossione.
I crediti si riferiscono a un arco temporale molto ampio. Fino al 2004 le disposizioni in materia di rimborso monofase erano incentrate sulla procedura dei “concordati monofase”. Dal 2005 entra in vigore il nuovo sistema di autoliquidazione del rimborso monofase calcolato sulla base di una dichiarazione annuale controllata dall’Ufficio Tributario. I controlli sulle denunce annuali monofase (annualmente vengono presentate circa 1.400 denunce) si sviluppano mediamente in tre anni, tempi che potrebbero aggravare il rischio di recupero dei crediti. Dunque occorre potenziare e specializzare il personale dell’Ufficio. Manca ancora un sistema di accertamento a sorteggio, mentre il controllo in via ordinaria a distanza non è pienamente confacente all’imposta sulle importazioni e la previsione della soglia minima di 5.000 euro per il visto telematico potrebbe rappresentare terreno fertile per il proliferare di fenomeni distorsi.
I crediti più significativi degli elenchi dei debitori monofase si riferiscono a società che risultano aver effettuato cessioni nei confronti di operatori italiani in violazione delle norme. Si riferiscono altresì agli operatori economici cui il governo ha revocato la licenza. Si tratta di imprese prive di struttura. In questi casi il recupero dei crediti è fortemente compromesso.
La commissione propone una serie di interventi per una più efficace azione di recupero: rafforzare, anche sul piano penale, le disposizioni sulla solidità e integrità del capitale sociale e la tutela delle ragioni dei terzi creditori delle società; predisporre, in via prioritaria, il decreto delegato che disciplina la revoca dei rimborsi all’esportazione, riferiti agli operatori economici segnalati dall’Ufficio Centrale di Collegamento; prevedere per i settori a rischio forme opzionali di garanzie e predisporre un’attività di controllo puntuale; attivare un più completo e penetrante controllo a opera dell’Ufficio Tributario; introdurre, al fine di rendere il dato finanziario più vicino alla situazione reale, le procedure contabili per l’eliminazione dal bilancio dei crediti ritenuti di dubbia e difficile esazione; proporre una revisione dell’operatività del “visto merci telematico”; prevedere in accordo con le forze di polizia un rafforzamento dei controlli sul territorio sui trasporti di merci in particolare in entrata; definire un protocollo operativo che garantisca la coerenza e la univocità dei dati e delle informazioni rispettivamente gestite con la finalità di consolidare e rafforzare la piena collaborazione fra gli uffici; promuovere iniziative per specializzare il personale dell’Ufficio Tributario; definire tempestivamente le procedure di concordato tuttora pendenti (circa 300 pratiche riferite al periodo antecedente al 2004); valutare le attuali scadenze riferite alla riscossione dell’imposta monofase per ridurne. Queste proposte mirano ad ottimizzare le condizioni normative ed operative per garantire un’efficace, efficiente e incisiva gestione dell’azione di recupero dei crediti vantati dall’erario”.

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