Credito Sammarinese. Il Governo. Agenzia Dire

Credito Sammarinese. Il Governo. Agenzia Dire

BANCHE. CS, BCSM RIFERISCE A GOVERNO: CRITICITA’ IMPORTANTI 

ACQUISTO BRJ, VALENTINI SMENTISCE: “NESSUNA RICHIESTA UFFICIALE”

 

Il Credito sammarinese era gia’ nel mirino di Banca centrale. “Le criticita’ erano ben note” e se la situazione non fosse precipitata con l’arresto dell’ex direttore Valter Vendemini, “il commissariamento ci sarebbe stato comunque a breve”. Il segretario di Stato per le Finanze, Pasquale Valentini, affiancato dal collega Augusto Casali, Guardasigilli, nell’appuntamento settimanale dell’esecutivo con i cronisti, fa il punto sulla vicenda del Credito sammarinese, la piccola banca del Titano travolta venerdi’ scorso dall’arresto del suo ex direttore, a seguito di una rogatoria della Dda di Bologna per narcotraffico e riciclaggio, e dal successivo commissariamento.

 Nella seduta di oggi il congresso di Stato ha chiesto un riferimento sulla vicenda direttamente a direttore e presidente di Bcsm, Mario Giannini e Renato Clarizia.
    Via del Voltone non era all’oscuro dei problemi dell’istituto: nel maggio del 2010 aveva gia’ avviato la richiesta di commissariamento, poi stoppata a seguito del ricorso del Cs accolto dal Tribunale. A motivare l’iniziativa “problemi di liquidita’ e di patrimonializzazione”, prosegue Valentini. “Ci sono quindi criticita’ importanti- chiarisce- non e’ una cosa accaduta in due giorni, il ricorso accolto dal tribunale ha annullato il provvedimento di Banca centrale che avrebbe potuto evitare che la situazione precipitasse, con un maggior controllo sull’istituto”. I tempi si sono quindi allungati, ma “Bcsm aveva gia’ espresso l’intenzione di procedere entro breve al commissariamento dell’istituto- ribadisce Valentini- fornendo indicazioni alla direzione e proprieta’, fissando i tempi limite entro i quali provvedere per evitarlo”. E la deadline era stata stabilita proprio entro il 30 giugno scorso.
 Sul piano del procedimento penale, il governo non si esprime: sulle perquisizioni, sull’arresto e le indagini il Tribunale ha il dovuto riserbo. “L’azione va avanti con la collaborazione della procura di Catanzaro”, si limita a dire il segretario di Stato.
    Valentini spiega poi che gli ispettori di via del Voltone sono comunque stati presenti alle perquisizioni condotte dalla magistratura. E la nomina del commissario, Maurizio Faraone, attuale direttore dell’Interpol di San Marino, ha lasciato perplessi gli stessi segretari di Stato: ma “e’ un incarico provvisorio e di emergenza- assicura Valentini- gia’ da domani Banca centrale nominera’ i commissari definitivi e il comitato di sorveglianza che dovra’ far procedere l’iter e si dovra’ occupare della tutela dei risparmiatori e di far proseguire Cs nelle sue attivita’”. Non solo: l’istituto che oggi e’ rimasto con le serrande abbassate per via delle ultime ispezioni e verifiche ancora in corso, domani – fa sapere il segretario di Stato – riaprira’ i battenti e tornera’ ad essere operativo. Il segretario di Stato per la Giustizia, Casali interviene critico sulla nomina di Faraone: “A noi la scelta non e’ piaciuta, perche’ per il suo ruolo, le chiavi di lettura possono essere diverse e fuorvianti”. Ma l’esecutivo ha compreso le motivazioni addotte da Banca centrale, ovvero “Faraone e’ una figura istituzionale- precisa Valentini- al di sopra delle parti a cui in momenti di emergenza e’ possibile ricorrere”. Il governo esprime poi preoccupazioni sullo “sciacallaggio mediatico” perche’ “ancora una volta- allarga le braccia il segretario per le Finanze- ogni singolo episodio viene preso come indicatore dell’intero sistema e tutto il lavoro di accreditamento che stiamo proseguendo viene annullato”.     Dito puntato persino contro il Corriere della Sera che in un articolo pubblicato oggi da’ per certo l’acquisto del Cs da parte del Banco di Rio de Janeiro. “A Bcsm non risulta che ci siano accordi, non c’e’ nulla di ufficiale”, smentisce Valentini. “Un acquisto di un soggetto come questo puo’ richiedere un lasso di tempo che va dai sei ai nove mesi”. E’ il tempo necessario per ottenere le autorizzazioni degli istituti centrali dei due Paesi.
 Mentre attualmente, “non e’ stata consegnata nessuna richiesta a Bcsm per l’acquisto del Credito sammarinese”.

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