Criminalità ed edilizia a San Marino. La scoperta di Ap

Criminalità ed edilizia a San Marino. La scoperta di Ap

Dopo il Segretario di Stato agli Esteri, Antonella Mularoni, che ne ha dato l’annuncio   direttamente in  Consiglio Grande e Generale, a microfoni aperti,  anche Alleanza Popolare si è convinta che la  devastazione del territorio è stata funzionale ai capitali della criminalità organizzata che qui hanno avuto la possibilità, con la complicità dei politici, di materializzarsi in beni al sole.

 La bolla speculativa edilizia è partita all’inizio degli anni novanta ed
arrivato ad autoalimentarsi fuori da parametri reali di mercato. Il piano
regolatore del 1993, normative legislative, certi uffici pubblici, certe lobby
politiche ed imprenditoriali
, le tante aspettative delle persone, tutto ha
contribuito ad inseguire quello che si voleva fare passare come una cornucopia
inesauribile
, con rendimenti ben al di sopra d’altri investimenti alternativi,
talvolta senza andare nemmeno tanto per il sottile sulla provenienza di tante
risorse finanziarie da riversare nelle speculazioni edilizie.

Erano visti come marziani e fuori
dalla realtà chi (pochi)
paventava che un trend di questo tipo non poteva
continuare all’infinito, ma sarebbe prima o poi imploso, per di più con
un’eredità fatta di un tessuto urbanistico spesso irrazionale ed in molti casi
esteticamente brutto e di bassa qualità.

Vedi comunicato Ap

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