Dagli olivi alle erbe officinali: quando la storia incontra l’innovazione. Le interviste del San Marino Green Festival

Dagli olivi alle erbe officinali: quando la storia incontra l’innovazione. Le interviste del San Marino Green Festival

“C’è molta similitudine fra l’olivo e le piante officinali. Sono tutte piante rustiche, resistenti alla siccità, con pochissimi problemi fitosanitari e soprattutto sono piante che fanno tanto bene alle persone”.

Con questa convinzione la Cooperativa olivicoltori sammarinesi da qualche anno ha lanciato il marchio Ghenea con cui promuove la coltivazione locale di piante officinali e la produzione di oli essenziali e loro derivati.

Flavio Benedettini, agricoltore e presidente della Cooperativa, ci accoglie in uno dei propri oliveti sulle colline di Falciano. “Nella mia azienda agricola abbiamo circa 800 olivi, poi coltiviamo le portaseme, cereali, foraggio e da qualche anno abbiamo iniziato con le erbe officinali. Da sei anni siamo in regime biologico, quindi abbiamo cambiato completamente il modo di lavorare e questo mi ha fatto ragionare molto. Mi ha fatto capire quanto le convinzioni di una vita possono essere sbagliate”.

Una nuova modalità di coltivazione che per Benedettini “può essere il futuro di questo settore. Io non l’ho affrontata come una filosofia ma come un modo per poter generare reddito. Nell’agricoltura biologica bisogna tornare a guardare di più la terra. Sembra assurdo ma è così. Nel metodo convenzionale si può intervenire guardando il calendario: in quella data inizio il diserbo o il concime e in quell’altra data ho finito. Invece nel biologico prima di intervenire si va a verificare quanta sostanza organica ho nel suolo”.

Un altro aspetto fondamentale, riscoperto, è l’importanza della biodiversità: “Porto l’esempio in questo uliveto. L’ho piantato anni fa in agricoltura convenzionale. Abbiamo scelto una varietà che produceva più olio senza considerare troppo altri parametri. Oggi posso dire che, anche se le antiche varietà locali producono di meno, hanno una resa più costante negli anni, hanno meno necessità di sostanza organica nel terreno e sono più resistenti alle malattie. Se quindi considero la produzione media in 10 anni ed i costi sostenuti vedo che la bilancia propende per le varietà storiche”.

Inevitabile toccare il tema dell’impatto dei cambiamenti climatici.

“Lo sentiamo molto anche qua -commenta l’agricoltore- Non c’è più un equilibrio. Guarda oggi. Siamo a febbraio e sembra primavera. Non è normale. Il 2023 è stato disastroso, con una primavera molto piovosaseguita da un lungo periodo di siccità. Questo ha fatto cadere gran parte dei frutti dagli olivi. È stata unadelle peggiori stagioni negli ultimi 50 anni.

Però abbiamo notato, insieme con l’Ufficio agrario, che dove si fa agricultura biologica i terreni sono più freschi, più ricchi di sostanze e le piante hanno sofferto di meno. Quindi diminuiscono i fitosanitari necessari. Questa è la strada.

Dobbiamo lavorare per affrontare questo clima che sta cambiando, altrimenti l’agricoltura è destinata ad una profonda crisi”.

Anche per questo, secondo Benedettini, “occorre incentivare al massimo l’agricoltura biologica. Durante la conversione occorre stringere i denti qualche anno perché si compromessa un po’ la reddittività e occorreinvestire tanto. È in questi anni che gli agricoltori devono essere aiutati.

Poi una parte la possono fare i consumatori. Occorre invitare le persone a comprare prodotti biologici del territorio perché più si vende un prodotto è maggiore è la convenienza a produrre.

Di certo – ragiona – non possiamo lasciare i terreni incolti come prevede la politica europea. Pagare un agricoltore per non fare niente è la cosa più offensiva che puoi fare. Per questo capisco i miei colleghi europei che protestano”.

In questo senso essere a San Marino ha diversi vantaggi. “Siamo abbastanza fortunati. Siamo una piccola realtà e i consumatori ci vogliono bene. Abbiamo uno strumento molto forte per rendere sostenibile questa attività come le cooperative. Bisogna andare avanti, comunicare quello che facciamo perché stiamo lavorando bene. Io spero si arrivi ad avere a un paese tutto biologico. Sarebbe per noi un potenziale enorme”.

Tra i problemi del settore c’è anche il consumo di suolo a causa della cementificazione e dell’urbanizzazione: “È molto triste perché si perde la concezione del fatto che da qui viene il cibo. Non ce ne andiamo conto perché siamo abituati agli scaffali del supermercato ma il nostro cibo viene dalla terra quindi quello è il primo uso che dovrebbe esserne fatto del terreno”.

Benedettini è anche tra i pionieri delle erbe officinali a San Marino ovvero timo, rosmarino, lavanda ementa: “Questa idea – racconta – è nata da un nostro associato della cooperativa olivicoltori sammarinesi che ha fatto questo primo impianto. Da lì è iniziato il progetto di creare olii essenziali ed abbiamo acquistato un impianto di distillazione in corrente di vapore e creato il marchio Ghenea.

Con il vapore si estraggono gli estratti. Parliamo di percentuali molto piccole. Pensa che su 100 kg di timootteniamo 10 grammi di olio essenziale. Però in quei 10 grammi c’è un mondo di profumi”.

Per ora il mercato sta rispondendo bene: “Abbiamo come clienti erboristi, produttori di integratori alimentari e altri cibi. Ad esempio all’ultimo SIGEP è stato presentato il gelato alla lavanda, realizzato dalla sammarinese Leagel, arricchito dai biscotti LaVanda de La Serenissima. Ma abbiamo anche un cliente grosso sul Lago di Garda. Per accontentarlo prevediamo di piantare almeno altri 5 ettari di lavanda”.

Per ora la produzione è limitata: “Al momento come cooperativa abbiamo tre ettari di lavanda, due ettari di timo e 2.000 metri quadri di rosmarino, tutto biologico. I tempi con queste piante sono lunghi perché occorrono due anni per arrivare in produzione, un po’ come per il vino”.

E chissà che come il vino, anche le officinali con il tempo non diventino uno dei fiori all’occhiello dell’agricoltura sammarinese.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy