San Marino. Verso le elezioni politiche, ecco le proposte di Libera per l’economia

San Marino. Verso le elezioni politiche, ecco le proposte di Libera per l’economia

Rassegna stampa – Libera lancia le proposte per l’economia: “Va combattuta la povertà, non la ricchezza”. Si dovrà lavorare per lo sviluppo allo scopo di ridurre il debito pubblico senza continuare a indebitarsi all’infinito

ANTONIO FABBRI – Si dovrà lavorare per l’obiettivo dello sviluppo allo scopo di ridurre il debito senza continuare a indebitarsi all’infinito”. Così Matteo Ciacci sintetizza lo scopo della parte che riguarda l’economia e lo sviluppo del programma di Libera/Ps.

E’ poi Monica Bollini ad illustrare alcuni dettagli. “Partiamo da una frase che è il presupposto dal quale lo Stato deve iniziare per decidere le linee di politica economica: combattere la povertà e non la ricchezza. Se vogliamo reperire le risorse da destinare alle varie attività che lo Stato si prefissa, occorre partire da dove si reperiscono le risorse, cioè da coloro che hanno disponibilità finanziarie per poter impiantare progetti di carattere imprenditoriale.

Occorre favorire l’iniziativa privata in qualsiasi settore, l’insediamento di progetti industriali, imprenditoriali, commerciali e di lavoratori autonomi. Negli ultimi anni assistiamo ad una desertificazione economica, dove giovani imprenditori preferiscono iniziare la propria attività economica fuori dal confine, dove c’e’ una normativa fiscale e contributiva ad oggi più vantaggiosa per i giovani. Questo San Marino non può continuare ad accettarlo e deve creare le condizioni perché la giovane imprenditoria resti in territorio”.

Monica Bollini sottolinea quindi che lo Stato ha bisogno di risorse, ma non si possono reperire dall’indebitamento, che va bene se destinato ad investimenti, ma non se destinato alla spesa corrente. “Occorre favorire la produzione del reddito in qualunque ambito per sostenere la macchina dello Stato.

Vorremmo soprattutto, quindi, non combattere le imprese, ma Pa e imprese devono essere in partnership per creare le condizioni favorevoli per le imprese stesse e per i cittadini”.

Gemma Cesarini sottolinea che “lo Stato ha il compito di favorire le condizioni migliori per generare ricchezza da parte degli operatori economici.

Un punto in ambito fiscale del programma di Libera è l’introduzione di un regime dei minimi. L’assegnazione di un certo coefficiente al lavoratore autonomo o al professionista per il settore di appartenenza sulla base del quale viene quantificata in maniera certa l’imposta. Da un lato vengono garantite le entrate pubbliche per fare fronte ai servizi che lo stato eroga, dall’altro si garantisce una quantificazione certa per l’operatore relativamente a quanto deve contribuire.

Inoltre occorre ragionare su di un testo unico che riorganizzi e razionalizzi la grande mole di incentivi fiscali presenti già nella nostra normativa sammarinese, ma che risultano di difficile lettura. Già un testo di questo tipo agevolerebbe l’iniziativa privata.

Inoltre – aggiunge – parallelamente c’è la necessità di un percorso di tutela del reddito da lavoro in un momento in cui il carovita è alto e tangibile. Dal punto di vista fiscale si potrebbe fare ricorso ai fringe benefit, benefici aziendali, una remunerazione del lavoro dipendente in forma di beni e servizi: auto aziendale, cellulare, buoni pasto.  In Italia su questo punto sono già molto avanti rispetto a noi”.

Proposta poi di aumentare la no tax-area del lavoratore inserendo tra i benefit, ad esempio, anche le bollette. “Per l’azienda sarebbero costi aziendali che abbatterebbero il carico fiscale, mentre per il lavoratore sarebbero benefici di cui potrebbe godere dal punto di vista fiscale e anche di benessere aziendale”.

In sintesi: “Migliorare il sistema di benefici aziendali, introdurre il regime dei minimi più consono al nostro contesto economico di piccole e medie imprese e riorganizzare la grande mole di incentivi fiscali e contributivi”.

Eva Guidi sottolinea la riconferma di “un approccio piuttosto concreto da parte di Libera. E’ solo attraverso gettito fiscale robusto che lo Stato può recuperare risorse per obiettivi irrinunciabili a cui non siamo disposti a rinunciare, ovvero un alto livello di stato sociale”.

Elenca quindi i problemi che saranno approfonditi nei prossimi giorni: denatalità, prima casa per i giovani, difficoltà di accesso alla casa, mantenimento di sanità e istruzione di alto livello.

Richiama poi il report del Fmi che “va letto attentamente, vanno presi in debita considerazione sia gli aspetti positivi sia le criticità: servono riforme su cui concordiamo, ma non possono essere fatte con superficialità o matematicamente a tavolino. Non è fare politica dei redditi aumentare le percenuali della tassazione, ma occorre anche operare una redistribuzione equa delle risorse. La riforma non deve impoverire, e questo può avvenire se a fianco delle riforme si fanno politiche di sviluppo”.

Erica Valentini di Generazione Libera sottolinea che la crescita economia e l’economia si basano sulla crescita della formazione continua e costante.

“Il mondo del lavoro è continuamente in evoluzione, le professioni mutano e noi come San Marino, come piccola realtà, non possiamo permetterci di non restare al passo. E’ necessario dice Erica Valentini – il confronto costante con le aziende ed è importante migliorare la formazione e l’aggiornamento constanti del personale nelle aziende stesse”.

Rientra nell’ambito della formazione anche l’appuntamento “A scuola di politica” che vedrà lunedì 6 maggio al Teatro titano alle ore 21 un evento pubblico con Francesca Michelotti ed Emilio Della Balda.

Prima, nel pomeriggio alle 18,30, Generazione Libera, terrà la propria conferenza programmatica. –

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

 

 

 

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