Rassegna stampa – “I nostri soldi e l’inflazione”, serata di approfondimento di rete con Beppe Scienza. Intanto sull’Accordo Ue: “Ci riserviamo di analizzarlo, ma tutta questa chiarezza a livello politico ancora non c’è”
ANTONIO FABBRI – Parte lunedì 6 maggio il ciclo di incontri di Rete “Da qui in avanti – il futuro è di tutt*”.
Il primo appuntamento è incentrato sul risparmio o, meglio, sulla tutela del risparmio. Il titolo della serata è “I nostri soldi e l’inflazione” che è allo stesso tempo il titolo del libro del professor Beppe Scienza, docente di Matematica all’Università di Torino, saggista e giornalista apprezzato dal grande pubblico per i suoi studi in materia di risparmio e relatore della serata.
Con il professor Scienza trattiamo uno dei temi cari anche a noi cittadini sammarinesi, come l’inflazione e come gestire i nostri risparmi. Da un lato il professor Scienza presenterà il suo il libro e noi cercheremo di calare questi argomenti sulla realtà sammarinese – ha detto Emanuele Santi – Da parte della cittadinanza c’e’ molta richiesta di avere notizie su questi temi che crediamo non vadano affrontati con degli slogan, ma con approfondimenti anche tecnici”.
“Ho conosciuto Scienza quindici anni fa – afferma Gian Luigi Macina – e mi ha sempre colpito la sua capacità di guardare oltre le apparenze. Lui si sforza di capire che cos’è meglio per il piccolo risparmiatore, un po’ nell’ottica della formica che risparmia e pensa all’anno successivo. Certi atteggiamenti diligenti e prudenti sono utili non solo a livello individuale, ma anche collettivo”.
“Devo parlare anche della grande modestia di questa persona – aggiunge Marino Antimo Zanotti – sempre molto disponibile nei nostri confronti perché c’è probabilmente un modo di concepire le cose e il paese che ci accomuna. Un modo di concepire il risparmio che per me, che faccio parte del Consiglio per la previdenza, è sempre stato di grande aiuto conoscitivo”.
Circa l’impoverimento dovuto all’inflazione, il caro mutui e il caro affitti, Gigi Macina rileva una carenza di dati, che peraltro, in passato erano forniti: “Il dato massivo è comunque questo: di fronte a un paese che ha un Pil che cresce, un’occupazione praticamente totale, i redditi da lavoro subordinato significativi, ma allo stesso tempo riscontra le difficoltà che sono state elencate” – ovvero carovita, diminuzione del potere di acquisto, caro affitti mutui… insomma, l’impoverimento evidenziato nei giorni scorsi anche dal sindacato – qualcosa non torna”, sottolinea Macina.
In conferenza stampa, in risposta alle domande, anche un riferimento all’accordo di associazione all’Unione europea.
“Ci riserviamo di analizzare nel dettaglio il testo dell’Accordo. Ad oggi – afferma Santi – posiamo dire che tutta questa chiarezza non c’è e manca a livello politico la volontà di approfondire alcuni termini scottanti che potrebbero indurre riflessioni che adesso si vogliono tenere da parte”. Il riferimento è alla questione appalti, concorsi pubblici, monopoli di Stato, trasparenza societaria, settore bancario-finanziario. “Anche perché, dopo l’uscita di Rete dal governo, siamo andati in senso contrario in questa legislatura su questi temi”, ha detto Emanuele Santi.
“L’Europa può essere un’opportunità – ha aggiunto – se questi temi vengono affrontati in maniera chiara. Occorre capire se si va nella direzione auspicata o se si va in direzione contraria”, ha concluso Santi.
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo
