Speculazione e criminalità. Psrs

Speculazione e criminalità. Psrs

Il
Partito Socialista Riformista Sammarinese esprime profonda
inquietudine per le ultime vicende giudiziarie e le recenti dichiarazioni di
autorevoli funzionari dell’amministrazione giudiziaria e di organi
investigativi d’oltreconfine relative alla presunta presenza del micidiale
fenomeno delle infiltrazioni malavitose nel tessuto economico e sociale della
nostra Repubblica. Da tali prese di posizione, purtroppo, emerge in maniera
estremamente chiara l’inidoneità e l’insufficienza dell’azione di contrasto
alla criminalità organizzata esercitata dalle istituzioni e
dall’amministrazione del nostro Paese.

A distanza di pochi giorni dall’ultima sessione consiliare
terminata con le gaudenti e ingiustificate celebrazioni del “trionfo” della
maggioranza, il Procuratore Capo di Rimini ci riporta alla triste realtà,
segnalando in modo inequivocabile l’inadeguatezza degli standard regolamentari
adottati dal governo di San Marino per prevenire e reprimere la presenza in
territorio di temibili organizzazioni criminali. “Si ha ancora l’impressione che ci sia un’estrema reticenza: se la
prendono con Tremonti e fanno di volta in volta, passo passo, quello che gli
sembra inevitabile. Non c’è un vero collegamento, una leale collaborazione. Mi
sembra che il rispetto delle regole stenti a ingranare pienamente”
. Sono
queste le parole utilizzate dal Procuratore Capo Giovagnoli per rilevare le
lacune e le mancanze sammarinesi rispetto alla lotta contro i fenomeni
malavitosi. Tali parole, messe insieme a quelle già lette in questi giorni,
pesano come macigni sulla credibilità e sull’autorevolezza delle istituzioni
della nostra Repubblica e fanno comprendere le ragioni per cui l’Italia e la Comunità Internazionale
non considerano San Marino un interlocutore affidabile. Ma la politica impone
di chiedersi per quale motivo il
governo si comporta in questo modo e si difende malissimo,
con parole superficiali e in libertà, provocando danni gravissimi al Paese.

Ancora una volta gli slogan, gli annunci e le rassicurazioni,
pronunciate in totale confusione da esponenti di governo e del Patto per San
Marino, cadono nel vuoto di fronte all’evidenza di una situazione disastrosa
che rafforza il convincimento del Partito Socialista Riformista Sammarinese
sull’incapacità e sulla non volontà del governo di intraprendere con
determinazione e senza sospette reticenze la strada della pulizia, della  trasparenza e della legalità.

Il Partito Socialista
Riformista Sammarinese, già da tempo, si batte per il superamento di un modello
di sviluppo basato sui vecchi capisaldi e per il riposizionamento dell’economia
reale 
all’interno della comunità
internazionale. Sostiene un progetto politico, economico e culturale di alto
livello per costruire la
San Marino del terzo millennio, in grado di competere
all’interno del mercato globale e della società della conoscenza, garantendo
occupazione qualificata, benessere diffuso, servizi di eccellenza e crescita
sostenibile col sostegno di una finanza pubblica risanata e nell’ambito di
istituzioni autonome e indipendenti che consentano una democrazia
partecipata.  Il Patto per San Marino ha
abbondantemente dimostrato di non disporre delle idee, delle proposte e del
progetto necessari per realizzare una nuova San Marino.  Per queste ragioni, il Psrs ritiene urgente
che sia messa in archivio l’esperienza fallimentare del Patto per San Marino,
con l’obiettivo di aprire una fase politica basata sulla collaborazione tra le
forze responsabili disponibili al cambiamento, alle riforme e al rinnovamento.
Solo in questo modo la
nostra Repubblica si potrà salvare e riconquistare onore e dignità

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