Crisi di governo, a rischio l’approvazione del bilancio dello Stato

Crisi di governo, a rischio l’approvazione del bilancio dello Stato

Nella legge di Bilancio 2008 servono risposte ai problemi sociali. E’ quanto ha chiesto il sindacato nell’incontro di mercoledì 31 ottobre con il governo dimissionario.

Legge di Bilancio legata ovviamente all’evoluzione della crisi politica.
“Se la crisi non sarà risolta a breve, si passerà all’esercizio provvisorio e quindi si tratterà di una legge di tipo contabile, che sostanzialmente non farà scelte di prospettiva. Se, invece, avverrà rapidamente la ricostituzione del quadro di governo, sarà possibile realizzare una legge di bilancio normale”, questa la premessa di fondo che ha tracciato il Segretario di Stato per le Finanze nell’incontro.

Da parte sua il sindacato, in coerenza con il documento “Piano di intervento sociale e per le riforme” che sta illustrando nelle assemblee in corso, ha sostanzialmente chiesto due tipi di interventi:

a) una serie di provvedimenti esecutivi, a partire dal 1° gennaio 2008, su aspetti che sono stati oggetto di confronto, ad iniziare dall’aumento degli assegni familiari, accanto all’impegno di riformare questo istituto nella direzione dell’equità.

Circa la riforma pensionistica, la CSU ha espresso una forte critica alle inadempienze del governo, che ha solo provveduto ad abrogare la legge sulla previdenza complementare, senza realizzare nessun impegno, a partire dal testo unico. Premesso ciò, il sindacato ha chiesto di estrapolare dal provvedimento stralcio alcuni interventi – su cui sono state raggiunte delle intese – tra cui quelli sulla pensionabilità dell’aspettativa post partum e per evitare penalizzazioni a chi cambia lavoro negli ultimi anni di vita lavorativa, inserendoli nella legge finanziaria, affinché siano esecutivi dall’inizio del prossimo anno.

Il Sindacato ha quindi chiesto di inserire nel bilancio 2008, sempre a partire dal 1° gennaio 2008, anche la misura che prevede l’aumento di circa il 20% del contributo dello Stato per il mutuo prima casa, previsto nel relativo progetto del governo, ora rimasto fermo. Ciò, accanto all’impegno programmatico di realizzare una precisa politica della casa, rilanciando le cooperative di abitazione ed intervenendo per calmierare i costi delle abitazioni, sottraendoli alle dinamiche speculative;

b) una serie di impegni programmatici per realizzare gli interventi sociali prioritari, tra cui: il completamento del servizio mensa; l’ampliamento con nuove strutture del servizio di asilo nido; il miglioramento delle infrastrutture e investimenti verso le fonti di energia pulita e rinnovabile; la realizzazione delle nuove fasi della riforma fiscale, per realizzare gli obiettivi di equità; interventi efficaci per contrastare il consistente aumento del costo della vita, considerando anche che a San Marino si registra un tasso di inflazione ben superiore a quello del circondario; l’assunzione da parte delle imprese che producono reflui inquinanti dei costi dello smaltimenti degli stessi reflui.

Su diversi di questi interventi, è stata chiesta la destinazione delle risorse necessarie.

Come ogni anno, da parte delle organizzazioni sindacali è stata rinnovata la richiesta di emanare – contestualmente alla legge di Bilancio – il Decreto per il rinnovo del Fiscal Drag anche per l’anno 2008. In tal senso, il Segretario di Stato per le Finanze ha affermato che potranno essere avviate le necessarie verifiche tecniche.

In sostanza, il Sindacato continua ad auspicare che vi siano le condizioni necessarie perché il quadro politico realizzi una legge di Bilancio che fornisca le risposte necessarie al paese e assuma i provvedimenti sociali e di equità richiesti da lungo tempo dai lavoratori e dai pensionati.

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