Csdl e Cdls a proposito della nascita di un terzo sindacato a San Marino

Csdl e Cdls a proposito della nascita di un terzo sindacato a San Marino

Da tempo (ormai due anni), è in atto la raccolta di firme per costituire il “terzo sindacato”, ma ciò è avvenuto senza chiarezza e, come abbiamo detto in più occasioni, del tutto “sotto traccia”.

E ora chi ha gestito questa iniziativa ha divulgato la notizia, ma si è ben guardato dal rivelare pubblicamente chi sono i “promotori” di questa nuova sigla sindacale, i quali preferiscono ancora rimanere avvolti nel più assoluto anonimato… E a tal proposito, non solo noi ma tanti cittadini si chiedono: ma chi sono coloro che si propongono come dirigenti di tale organizzazione?

Da ciò che sappiamo, sono state depositate poco più di 500 firme al Tribunale Commissariale. Firme che in realtà vanno verificate attentamente, circa la sussistenza delle caratteristiche previste dalla legge del 1961 per aderire a qualsiasi organizzazione sindacale.

Per quanto riguarda alcuni nostri iscritti via via contattati dai “promotori” di questo ipotetico e costituendo “terzo sindacato”, ci hanno riferito che le firme sono state raccolte in assenza della necessaria chiarezza; infatti, sempre secondo quanto riferito da questi nostri iscritti, gli stessi “promotori” non hanno detto in modo esplicito che la firma era, in realtà, una forma di adesione vera e propria alla nuova sigla sindacale, sostenendo invece che si trattava solo di un “contributo” per costituire una terza organizzazione.

La vera scorrettezza sta in questo lavoro portato avanti “sotto banco”, nella scarsa chiarezza e nell’essersi rivolti in modo così poco trasparente a lavoratori già iscritti e quindi facenti parte di altre organizzazioni giuridicamente riconosciute e democraticamente affermate in decenni di battaglie, proposte e iniziative sindacali…

L’iscrizione al sindacato è una libera scelta, e le scelte possono anche cambiare, ma ciò deve avvenire – come prima detto – con la massima correttezza, nella chiarezza e trasparenza, e non con metodi carbonari d’altri tempi!

Come CSdL e CDLS non abbiamo alcuna pregiudiziale verso la eventuale nascita di un terzo soggetto sindacale. Ma al di là di tutto ciò, ci chiediamo se i “promotori” e gli aderenti (tra i quali risultano esserci anche esponenti politici di primo piano) di questa iniziativa hanno valutato quali potrebbero essere gli effetti della frammentazione che si verrebbe a creare in una piccola realtà come la nostra. Frammentazione che ha già avuto effetti devastanti nella politica sammarinese, e che ora si vuole trasferire, in sostanza, anche in ambito sociale e sindacale.

Allora, qual è lo scopo di tutto ciò? Favorire i lavoratori, o piuttosto le controparti? Costituire le corporazioni come accadeva negli anni trenta? E quando i lavoratori, a seconda degli interessi di categoria, verranno messi gli uni contro gli altri, cosa potrà succedere?

I numeri di questa costituenda organizzazione dovranno essere attentamente verificati, nel rispetto delle norme vigenti. Se esiste l’intenzione di costituire una nuova organizzazione sindacale, lo si faccia con chiarezza, e con altrettanta chiarezza si esplicitino i programmi e i progetti e si facciano conoscere coloro che si propongono come dirigenti. Non basta voler creare una nuova sigla; bisogna anche dire cosa si vuole fare per l’interesse dei lavoratori e in generale del paese!

Infine, ci chiediamo se era proprio di questo che i lavoratori e i pensionati avevano bisogno per rafforzare il proprio ruolo sociale e per ottenere risposte ai problemi aperti… I nostri obiettivi, per quanto ci riguarda, restano sempre i diritti e le ragioni del mondo del lavoro, dei pensionati e dei cittadini, in particolare delle fasce più svantaggiate della società, e in generale gli interessi del paese.

CSdL – CDLS

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