Oggi, giovedì 22 novembre, la Confederazione Sammarinese del Lavoro ha illustrato l’aggiornamento del progetto di sviluppo della
CSdL, realizzato in collaborazione con San Marino Lab:
Quelle che i precedenti cinque studi del progetto di sviluppo CSdL, redatto dal 2007 al 2010, aveva indicato come fragilità del sistema – ha messo in luce Giuliano Tamagnini, Segretario Generale CSdL – da tempo sono diventati problemi strutturali dell’economia sammarinese, amplificati dalla crisi che da alcuni anni ha colpito il nostro paese. Così come gli indirizzi per un nuovo modello di sviluppo indicati dallo stesso studio CSdL, a partire dalla necessità di fare leva sull’economia reale e sulla trasparenza, ora sono riconosciuti da tutti come le uniche possibilità per ridare un futuro al paese. Giuliano Tamagnini ha quindi rilanciato la necessità di un adottare piano straordinario di sviluppo, con una serie di interventi a partire dalla finanziaria 2013 che entro le prossime settimane il nuovo Esecutivo dovrà approvare. Le risorse del bilancio dello Stato non possono essere utilizzate solo per la spesa corrente; così come sono state salvate le banche, le risorse vanno destinate per salvaguardare le imprese sane e per attrarre capitali puliti che possano investire nell’economia reale produttiva di beni e servizi. Il Direttore di San Marino Lab Denis Cecchetti, che ha curato la realizzazione di questo nuovo studio, ha messo in luce come San Marino abbia basato il suo sviluppo su alcuni punti deboli dell’Italia, come l’elevata fiscalità e la poca efficienza amministrativa.
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