Csdl: il Governo affronti il problema del carovita a San Marino

Csdl: il Governo affronti il problema del carovita a San Marino

L’Esecutivo deve affrontare il problema del caro-vita come priorità

I nostri ripetuti allarmi sull’impennata dei prezzi a San Marino, purtroppo, sono confermati da riscontri ufficiali. I dati diramati nelle ultime settimane dall’Ufficio di Statistica attestano un’inflazione sammarinese più alta di quella italiana.

Infatti, è del 3,53% l’aumento dei prezzi al consumo a San Marino, che supera sia il già rilevante 2,4% della media Istat italiana, che anche il 3,2% registrato nel riminese. Un’inflazione alimentata anche dall’aumento delle tariffe delle utenze domestiche e dei servizi pubblici decisa dal Governo, con la ferma contrarietà del sindacato, fin dal febbraio scorso.

Evidentemente, i cittadini continuano a scontare l’assenza di una politica attiva che preveda interventi mirati e coordinati per controllare il costo della vita e quindi per tutelare il potere d’acquisto di stipendi e pensioni.

Vista la gravità della situazione, occorre che l’Esecutivo affronti il problema del caro-vita come priorità, a tutela delle condizioni economiche e di vita dei consumatori e dei cittadini. E in particolare, occorre tutelare le fasce di popolazione con redditi più bassi, che attualmente sono seriamente a rischio povertà, soprattutto per coloro che devono fare i conti con spese fisse, come il mutuo per la casa con tasso variabile, peraltro in continuo aumento.

Una delle cose che maggiormente preoccupano, è che a subire i rincari maggiori sono proprio i generi alimentari, i cui prezzi sono infatti lievitati del 5,98%. I rincari più significativi si sono registrati sui prodotti basilari per l’alimentazione, come pasta e pane.

Circa i prodotti agroalimentari freschi, come la frutta e verdura, carne, pesce, ecc, per i quali il prezzo in pratica viene fatto tutti i giorni, le verifiche devono essere compiute con frequenza e regolarità, proprio vista la estrema variabilità dei prezzi di tali generi. Ciò, affinché anche su questi prodotti si possano esercitare delle forme di controllo e monitoraggio.

Alla luce di questo quadro così preoccupante, l’Associazione Sportello Consumatori rinnova la richiesta al Congresso di Stato di mettere in atto con urgenza precisi interventi per bloccare la corsa dei prezzi, ad iniziare da quelli dei generi di prima necessità.

Inoltre dobbiamo rilevare come la stessa crisi di Governo abbia causato il rallentamento dell’attività dell’Osservatorio prezzi, il quale deve poter svolgere pienamente e costantemente quella funzione di monitoraggio che è basilare per impostare delle incisive misure di contenimento del costo della vita.

Infine, è evidente che i livelli di inflazione che attualmente si registrano – quale altro effetto diretto – rischiano di ripercuotersi sulle prossime vicende contrattuali…
Associazione Sportello Consumatori

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