Il CSIR esprime soddisfazione per l’inserimento della franchigia fiscale all’interno del maxi emendamento collegato alla legge di stabilità in approvazione al Senato e che dovrà nelle prossime ore trovare una sua definitiva approvazione da parte del Parlamento.
Si tratta di un passo importante, fermo restando che su questo tema attendiamo l’emanazione di una legge ordinaria o di una convenzione in grado di rendere certi tutti gli aspetti, fiscali e non, che regolano i rapporti di lavoro tra lo Stato italiano e quello sammarinese.
Il CSIR esprime il proprio ringraziamento per il lavoro bipartisan svolto dagli onorevoli Marchioni e Pizzolante, un lavoro prezioso di coordinamento e informazione costante rispetto all’iter di questo emendamento, che ha permesso di raggiungere un primo e importante risultato sul tema della franchigia fiscale in favore degli oltre 5.500 lavoratori transfrontalieri che lavorano a San Marino.
Ora auspichiamo che anche da parte del Governo sammarinese si proceda spediti al superamento di quella odiosa tassa etnica che ancora pesa in modo discriminatorio tra i lavoratori. In tal senso si valuta come un passo avanti la proposta del Governo di San Marino, inserita nella legge di bilancio in discussione in Parlamento, che intende alleggerire la pressione del prelievo, ma si ribadisce che il dispositivo non coglie il senso del problema e, di fatto, ancora una volta lascia inalterata la discriminazione nei confronti delle retribuzioni e della dignità dei lavoratori frontalieri.
Il Csir a tal fine avvierà nel mese di gennaio una serie di incontri con le autorità sammarinesi per arrivare prima possibile al confronto e alla risoluzione di tale problema.
Il presidente Csir Massimo Fossati