Csu. Il Governo ai precari: carta c’è, carta non c’è…

Csu. Il Governo ai precari: carta c’è, carta non c’è…

Il Governo ai precari: carta c’è, carta non c’è…
Per la stabilizzazione del precariato pubblico tutto si è fermato; l’Esecutivo è sempre molto sensibile al richiamo dei poteri forti secondo cui la PA sarebbe il “male” più grande del paese
15 novembre 2011 – Il Governo è sempre più schiavo delle pressioni del potere economico privato. Nonostante la legge finanziaria di quest’anno prevedeva tagli delle indennità, per ricavare risorse da destinare alla stabilizzazione dei precari pubblici, nonostante le OO.SS. abbiano più volte dichiarato di voler contrattare le modalità di stabilizzazione più consone al particolare momento economico, avendo come primo riferimento la sicurezza del posto di lavoro e il portato normativo della stabilizzazione, tuttavia, dopo mesi di trattativa, al momento di produrre qualche risultato concreto il Governo si è chiuso in un assordante silenzio. 

Perché tutto si è fermato? I casi sono due: o l’Esecutivo non ha mai avuto l’intenzione di stabilizzare chicchessia, oppure è molto sensibile al richiamo di quei poteri forti i quali, ogni volta che aprono bocca (anche di recente), indicano la Pubblica Amministrazione come il “male” più grande del paese. In ogni caso si tratta di un comportamento del Governo che denuncia debolezza, che fa capire come all’interno della coalizione ci siano falchi e colombe, spaccature, punti di contrasto; tutto ciò è grave soprattutto perché certi giochetti vengono fatti sulla pelle della gente.

Un Esecutivo che ha una direzione univoca non permette l’insinuarsi nella propria politica di diktat provenienti da voci esterne, anche forti, cosa invece che si è puntualmente verificata in occasione del decreto Mussoni, così come nell’inserimento della legge di riforma della Pubblica Amministrazione di emendamenti che andranno ad impoverire le professioni del settore. Tutto ciò sta avvenendo anche nel progetto di legge di riforma fiscale, rispetto a cui le OO.SS avevano dato un’apertura di credito, in seguito ai miglioramenti apportati in corso di elaborazione della legge stessa, che prevedeva un grande elemento di novità quale il sistema delle passività deducibili; ma oggi, non sappiano se e come questa fondamentale riforma vedrà la luce. In buona sostanza, nei confronti dei precari questo Esecutivo si sta comportando come nel più classico e popolare gioco d’azzardo delle tre carte; carta c’è carta non c’è…

FUPI-CSdL
Federazione Unitaria Pubblico Impiego

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