Magazzino Karnak: nuovi licenziamenti inammissibili
SAN MARINO 13 NOVEMBRE 2012 – “Il trasferimento del magazzino non prevedeva licenziamenti”. La Federazione Industria della CSU contesta la scelta del Gruppo Bi Holding, ex Karnak, di mettere in mobilità 5 dipendenti per la chiusura del magazzino di Gualdicciolo.
“Annuncio improvviso e inaspettato”, così i segretari della FLI-CSU, Enzo Merlini e Giorgio Felici, commentano il comunicato stampa diffuso ieri dalla storica società di Chiesanuova , puntando il dito sul metodo: “Per venerdì 16 è in calendario un incontro con i vertici dell’azienda proprio per verificare il piano di ristrutturazione del gruppo, un appuntamento previsto già a settembre. Perché allora questa precipitosa anticipazione?”.
Ed è in base agli accordi sottoscritti a luglio che i segretari FLI-CSU esprimono poi una netta contrarietà ai 5 nuovi licenziamenti: “Il piano di riassetto e fusione discusso con la Bi Holding, piano che è già costato 21 licenziamenti, prevedeva sì il trasferimento del magazzino di Gualdicciolo in Italia, ma da parte dell’azienda c’è stata la chiara assicurazione che eventuali esuberi sarebbero stati ricollocati all’interno del gruppo”.
Per i segretari Merlini e Felici dunque “siamo di fronte a un voltafaccia inammissibile sia sul piano del metodo che su quello del merito”. Per questo all’appuntamento di venerdì chiederanno all’azienda il pieno rispetto degli impegni e quindi “il ritiro della mobilità per i 5 lavoratori del magazzino di Gualdicciolo”.
- San Marino. I licenziamenti al magazzino Karnak sono contestati dai sindacati
- San Marino. Il Movimento Rete pronto alla sfida, a Palazzo. Nq Rimini San Marino