Pare che l’anno scorso, a un certo momento, pur di dare addosso a Mario Fantini si sia scatenata una gara fra i vertici della Repubblica di San Marino nel portare documenti, anche riservati, nelle mani del procuratore della Repubblica di Forlì, Fabio Di Vizio. Così che questi sembra essere riuscito a raccogliere prove contro una serie di persone che assolutamente erano ritenute del tutto estranee alla indagine Varano e, soprattutto, sembra essere riuscito a coinvolgere la stessa Cassa di Risparmio.
Ecco cosa ha scritto oggi, fra l’altro, Antonella Zaghini di La Voce di Romagna San Marino.
Gatti, ma non solo lui, anche altre persone hanno portato documenti riservati oltreconfine, tutti convinti che addossando ogni colpa a Fantini la vicenda si sarebbe chiusa positivamente e che non ci sarebbero state conseguenze per la Cassa di Risparmio il più importante istituto di credito del Titano. Nessuno di loro ha pensato che difendere l’operato di Fantini significava indirettamente difendere l’operato della Cassa. Come si diceva, altri documenti sono stati consegnati ai magistrati come la copia della nota di Banca Centrale (prot. 186693 del 7.1.2009 con allegati), alcuni atti indirizzati al Comitato credito e risparmio e persino la relazione ispettiva di Bcsm in Carisp tra l’agosto del 2007 e il gennaio del 2008. A scandagliare l’avviso di conclusione delle indagini e relativi allegati c’è da perdersi: una marea di carte riservate dal Titano ha preso la strada di Forlì.
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