dalla Repubblica di San Marino presso l’Ocse continua ad essere oggetto di distinguo presso la stessa Ocse. Nel mirino non la quantità degli accordi, ma la ‘qualità’.
Dapprima
Jeffrey Owens, direttore del Centro per la Politica fiscale e dell’Amministrazione.
Poi Nicholas Bray , capo media della segreteria affari fiscali.
Adesso di nuovo Owens, di cui La Tribuna Sammarinese riporta questa dichiarazione:
‘‘tali accordi sono stati
siglati col fine del tutto
arbitrario e inadeguato
di beneficiare dell’inserimento
nella white list,
evitando invece di
affrontare l’ostacolo
con altre 12 giurisdizioni
che abbiano legami
più diretti e siano
effettivi partner economici’. ‘
In effetti è sorprendente che la Repubblica di San Marino non abbia proseguito subito nella firma di ulteriori accordi per evitare questo tipo di critica, che
fa gioco al Ministro italiano della Economia Giulio Tremonti.