L’opinione: “Morire per Kiev ora o sarà troppo tardi”

L’opinione: “Morire per Kiev ora o sarà troppo tardi”

Riceviamo e pubblichiamo.

Quando nel 1939 i Governi delle democrazie occidentali, davanti alla politica aggressiva ed espansionistica  del terzo Reich,  si dovettero chiedere troppo in ritardo se era il caso di “morire per Danzica ???”, a Hitler ed alla sua politica espansionistica dello “spazio vitale” era già stato concesso troppo per essere in grado di fermarlo.

Con la giustificazione della presenza di minoranze tedesche , e con l’accordo tacito di Francia ed Inghilterra, erano stati occupati ed annessi al territorio del Reich:: Renania, Saar, territorio di Memel , Boemia e Moravia, i Sudeti, Austria ed infine Danzica che per Hitler “doveva essere ricongiunta alla madre-patria”. Di li il famoso interrogativo retorico: morire per Danzica?

Il 1° settembre del 1939 Hitler invase la Polonia e Francia ed Inghilterra, con enorme ritardo e dopo tanti ed illusori incontri per salvaguardare la pace, finalmente dichiararono guerra alla Germania di Hitler.

Iniziava la seconda guerra mondiale che avrebbe portato in sei anni alla quasi distruzione totale dell’Europa (ed alla perdita della sua egemonia), alla prima guerra nucleare in Giappone, alla Shoah, ad un numero di morti fra militari e civili stimati fra 60 e 70 milioni di essere umani.

Oggi, con impressionante parallelismo, una Federazione Russa, dominata da una oligarchia di cleptocrati e capeggiata da un dittatore sanguinario, non nutre solo sogni imperiali di ripristino dell’impero zarista, ma è altresì costretta a questa politica espansionistica perché il regime russo è un paese arretrato (un immenso paese, con immense risorse naturali ma che ha un PIL inferiore a quello della Spagna) che vive esportando materie prime e deve mantenere un enorme apparato repressivo interno e militare che sono le colonne su cui si regge il regime dittatoriale russo.

Il dittatore detiene un potere assoluto attorniato, a debita distanza anche fisica, da pochissimi fedelissimi.

Non c’è nulla di buono da sperare, non c’è nulla, se non la forza, che possa invertire il crinale in cui si è incamminata l’invasione dell’Ucraina, premessa ad altre invasioni ed annessioni se Putin verrà lasciato libero di portarla a termine.

Ieri, questo esercito criminale che spara missili e bombe anche  sui civili, ha bombardato una centrale nucleare.

Non un errore, non un ulteriore attacco alle infrastrutture ucraine per riportare il paese al medioevo, ma un atto di terrorismo e ricatto verso l’Occidente.

Il dittatore Putin gioca una specie di roulette russa con tutta l’Europa e con le democrazie con azzardi sempre più insensati e pericolosi. Ma se si ferma è perduto e sarà fatto fuori, più o meno metaforicamente, proprio dai suoi.

A questo punto è giunto il momento di chiedersi: morire per Kiev?  E la risposta è si. Ora o sarà troppo tardi.

A questo punto il livello di confronto deve essere alzato anche dall’occidente che ha tutto il diritto di difendersi.

Invocare la ragionevolezza da Putin e dal suo esercito, che sta facendo tabula rasa dell’Ucraina e che la vuole incamerare tutta intera, è pura illusione se non pavidità.

Le misure economiche e politiche dovrebbero diventare estreme e puntare decisamente ad una crisi totale del Regime Russo.

La Russia fino a quando sarà guidata da Putin dovrebbe essere bandita in maniera totale da ogni consesso: politico, economico, culturale, sportivo .

Paesi complici della Russia, come ad esempio la Bielorussia, dovrebbero da subito essere messi nel mirino, con attacchi mirati ai centri di comando ed alle forze militari, incoraggiando le forze democratiche interne verso l’insurrezione contro il dittatore Lukashenko, burattino rimesso al potere proprio da Putin.

A quel punto la situazione per l’invasore russo si farebbe veramente difficile.

Putin userebbe l’arma atomica? Non credo proprio.

Le atomiche le ha a sufficienza anche l’Occidente.

Dario Manzaroli

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy