Davide Giardi di La Tribuna Sammarinese: San Marino. Il Tavolo riformista inizia a traballare

Davide Giardi di La Tribuna Sammarinese: San Marino. Il Tavolo riformista inizia a traballare

La Tribuna Sammarinese

San Marino. Il Tavolo riformista inizia a traballare

    
 Davide Giardi aprile 18, 2016
Il Tavolo riformista, il progetto nato con l’obiettivo di mettere tutti insieme i partiti della sinistra sammarinese, inizia a traballare.
Nell’ultima riunione di giovedì sera i nodi delle prospettive politiche, posticipati per settimane, sono infatti venuti al pettine e hanno portato alla luce le divergenze tra le componenti: Psd, Ps, Su e gli indipendenti Celli, Bronzetti, Pedini Amati e Lazzari. A dividere sono due aspetti fondamentali del progetto: la creazione di un nuovo partito o in alternativa di una coalizione/lista e le future alleanze.
Sul “cosa” creare dal Tavolo riformista infatti le posizioni sono diverse. A questo proposito la riunione in teoria avrebbe dovuto sancire il via libera del manifesto, una componente essenziale per la creazione di nuova forza politica. Sul tavolo sono state portate diverse bozze, con contenuti anche molto distanti tra loro. Durante il dibattito, anche a causa dell’alto numero di partecipanti, non è stato possibile raggiungere una sintesi e così si è deciso di fissare una nuova riunione questa mattina aperta solo ad un esponente per partito oltre che ai consiglieri indipendenti.
Per evitare spaccature si è deciso in ogni caso la linea più morbida: non si parla più di manifesto ma di “Carta dei valori” che non presuppone la creazione di un nuovo partito. I presenti alla riunione partiranno dai 7/8 punti  convenuti nella riunione di giovedì.
Poi inevitabilmente la discussione è passata sull’altro delicato argomento: le alleanze. Anche qui sono emersi almeno tre punti di vista. C’è chi preferisce un patto con la Democrazia cristiana, chi si vede alternativi alla Dc e alleato di Civico 10 e chi preferirebbe affiancarsi a Rete sempre contro i democristiani.
Se le posizioni di Su e Labdem (alleanza senza Dc) e del Ps (con Dc) sembrano consolidate, è nel Psd che la situazione appare molto variegata. C’è l’area così detta socialista guidata dal segretario di Stato Iro Belluzzi che insieme al capogruppo Gerardo Giovagnoli, al segretario alla Cultura Giuseppe Maria Morganti e al consigliere Marino Riccardi punta a proseguire il patto con i democristiani mentre dall’altra parte ci sono i consiglieri Guerrino Zanotti, Vladimiro Selva, Enrico Carattoni e Michele Muratori che ritengono sia giunto il tempo di un’alleanza di svolta. Nel mezzo il segretario politico Marina Lazzarini e il segretario alle Finanze Gian Carlo Capicchioni.
A creare ulteriori tensioni e incertezze c’è da un lato l’iniziativa della Democrazia cristiana che dopo aver incontrato il Psd venerdì ha messo in cantiere per questa settimana incontri con tutte le forze politiche per verificare possibili convergenze future, dall’altro le novità del Partito socialista che nei prossimi giorni vedrà un restyling del proprio gruppo consiliare (vedi box) che andrà ad alterare il già precario equilibrio del partito. Nei prossimi mesi si svolgerà il congresso generale del Garofano rosso, appuntamento in cui potrebbe essere rilanciata l’unità socialità aprendo ai socialisti del Psd e agli indipendenti in cerca di collocazione.
Paradossalmente quindi il tentativo di unire sotto lo stesso tetto la sinistra sammarinese potrebbe finire per disgregarla ulteriormente.
 

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