Rassegna stampa – I dazi per il Titano sono del 10%, la metà di quelli previsti per i paesi dell’Unione Europea. Gli industriali: “Subiremo il contraccolpo proprio perché Italia e Ue sono i primi mercati per noi”
Donatella Filippi – Il ciclone che si è abbattuto sul commercio mondiale dal Giardino delle Rose della Casa Bianca all’apparenza sembrerebbe aver risparmiato la piccola Repubblica di San Marino. Nella mappa dei dazi snocciolata dal presidente americano Donald Trump, il Titano è stato inserito nella fascia del 10%. Fascia che prevede la metà dei dazi imposti invece all’Unione Europea. Un vantaggio, almeno all’apparenza, per le aziende del Titano che, però, non hanno certamente negli Stati Uniti d’America il loro principale interlocutore a livello commerciale. Ma, comunque, gli Usa sono sempre il primo mercato, dopo quello italiano. Le aziende sammarinesi esportano oltreoceano: ’direttamente’ circa 36 milioni di euro (2023), ‘indirettamente’, attraverso filiere e clienti italiani ed europei, molte decine di milioni in più (…)
Articolo tratto da Resto del Carlino