Decreto Ministero Economia in applicazione al Decreto Legge incentivi

Decreto Ministero Economia in applicazione al Decreto Legge incentivi

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 30 marzo 2010
Disposizioni per il contrasto alle frodi fiscali IVA internazionali e nazionali. (10A04699) (GU n. 88 del 16-4-2010 )

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IL MINISTRO DELL’ECONOMIA
E DELLE FINANZE

Visto il decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, recante disposizioni
tributarie e finanziarie urgenti in materia di contrasto alle frodi
fiscali internazionali e nazionali operate, tra l’altro, nella forma
dei cosi’ detti «caroselli» e «cartiere», di potenziamento e
razionalizzazione della riscossione tributaria anche in adeguamento
alla normativa comunitaria, di destinazione dei gettiti recuperati al
finanziamento di un fondo per incentivi e sostegno della domanda in
particolari settori;
Visto, in particolare, l’art. 1, comma 1, di tale decreto, il quale
prevede che i soggetti passivi all’imposta sul valore aggiunto
comunicano telematicamente all’Agenzia delle entrate, secondo
modalita’ e termini definiti con decreto del Ministro dell’economia e
delle finanze, tutte le cessioni di beni e le prestazioni di servizi
effettuate e ricevute, registrate o soggette a registrazione, nei
confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio
in Paesi cosi’ detti black list di cui al decreto del Ministro delle
finanze 4 maggio 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana del 10 maggio 1999, n. 107, e al decreto del
Ministro dell’economia e delle finanze 21 novembre 2001, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 23 novembre
2001, n. 273;
Visti altresi’, in particolare, i decreti 4 maggio 1999, recante
«Individuazione di stati e territori aventi un regime fiscale
privilegiato», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 107 del 10
maggio 1999, nonche’ 21 novembre 2001, recante «Individuazione degli
stati o territori a regime fiscale privilegiato di cui all’art.
127-bis, comma 4, del testo unico delle imposte sui redditi (cd.
“black list”)» pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 273 del 23
novembre 2001;

Decreta:

Art. 1

Soggetti obbligati

1. I soggetti passivi dell’imposta sul valore aggiunto comunicano
all’Agenzia delle entrate i dati relativi alle operazioni seguenti,
effettuate nei confronti di operatori economici aventi sede,
residenza o domicilio negli Stati o territori individuati dal decreto
del Ministro delle finanze 4 maggio 1999, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 107 del 10 maggio 1999, e dal decreto del Ministro
dell’economia e delle finanze 21 novembre 2001, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 273 del 23 novembre 2001:
a) cessioni di beni;
b) prestazioni di servizi rese;
c) acquisti di beni;
d) prestazioni di servizi ricevute.
2. I dati di cui al comma 1 sono comunicati tramite apposito
modello che, con le relative istruzioni per la compilazione, e’
approvato con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate
entro sessanta giorni dall’emanazione del presente decreto.

Art. 2

Periodo di riferimento della comunicazione

1. Il modello di comunicazione e’ presentato con riferimento:
a) a periodi trimestrali, per i soggetti che hanno realizzato, nei
quattro trimestri precedenti e per ciascuna categoria di operazioni,
un ammontare totale trimestrale non superiore a 50.000 euro;
b) a periodi mensili, per i soggetti che non si trovano nelle
condizioni richieste dalla lettera a).
2. I soggetti che hanno iniziato l’attivita’ da meno di quattro
trimestri trasmettono la comunicazione trimestralmente, sempre che si
trovino nella condizione di cui al comma 1, lettera a), nei trimestri
gia’ trascorsi.
3. I soggetti che sono tenuti alla presentazione della
comunicazione con periodicita’ trimestrale possono presentarlo con
periodicita’ mensile per l’intero anno solare.
4. I soggetti che presentano una comunicazione con periodicita’
trimestrale e che, nel corso di un trimestre, superano la soglia
indicata al comma 1, lettera a), presentano la comunicazione con
periodicita’ mensile a partire dal mese successivo in cui tale soglia
e’ superata. In tal caso le comunicazioni sono presentate,
appositamente contrassegnate, per i periodi mensili gia’ trascorsi.
5. I soggetti che presentano la comunicazione con periodicita’
trimestrale fanno riferimento ai quattro trimestri che compongono
l’anno solare.

Art. 3

Presentazione degli elenchi

1. Il modello di comunicazione e’ presentato all’Agenzia delle
entrate per via telematica entro l’ultimo giorno del mese successivo
al periodo di riferimento.

Art. 4

Elementi informativi da indicare nelle comunicazioni

1. Nel modello di comunicazione sono inclusi i seguenti elementi
informativi:
a) codice fiscale e partita IVA del soggetto passivo tenuto alla
comunicazione;
b) numero del codice fiscale attribuito al soggetto con il quale e’
intercorsa l’operazione dallo Stato in cui il medesimo e’ stabilito,
residente o domiciliato, ovvero, in mancanza, altro codice
identificativo;
c) in caso di controparte persona fisica, ditta, cognome, nome,
luogo e data di nascita, domicilio fiscale nello Stato in cui la
medesima e’ stabilita, residente o domiciliata;
d) in caso di controparte diversa dalle persone fisiche,
denominazione o ragione sociale, sede legale o, in mancanza, sede
amministrativa nello Stato in cui la medesima e’ stabilita, residente
o domiciliata;
e) periodo di riferimento della comunicazione;
f) per ciascuna controparte, l’importo complessivo delle operazioni
attive e passive effettuate, distinto tra operazioni imponibili, non
imponibili, esenti e non soggette agli effetti dell’imposta sul
valore aggiunto, al netto delle relative note di variazione;
g) per ciascuna controparte, relativamente alle operazioni
imponibili, l’importo complessivo della relativa imposta;
h) per ciascuna controparte, per le note di variazione emesse e
ricevute relative ad annualita’ precedenti, l’importo complessivo
delle operazioni e della relativa imposta.
2. Nel modello di comunicazione sono incluse le operazioni
registrate o soggette a registrazione, ai sensi delle disposizioni in
materia di imposta sul valore aggiunto, nel periodo di riferimento di
cui all’art. 2.

Art. 5

Efficacia

1. Le disposizioni del presente decreto si applicano alle
operazioni effettuate dal 1° luglio 2010.
Il presente decreto sara’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 30 marzo 2010

Il Ministro: Tremonti
Registrato alla Corte dei conti il 13 aprile 2010
Ufficio di controllo atti Ministeri economico-finanziari, registro n.
1 Economia e finanze, foglio n. 380

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