Decreto riserva obbligatoria banche

Decreto riserva obbligatoria banche

San Marino, 4 dic.- L’8% della raccolta diretta dei 12
istituti bancari sammarinesi sara’ destinata a un deposito di
riserva obbligatoria. Lo prevede un decreto che il congresso di
Stato ha emesso ieri, volto “a rafforzare il mantenimento di
adeguati livelli di liquidita’ del sistema bancario sammarinese”,
spiega Banca centrale della Repubblica di San Marino in una nota.
La misura prevede infatti la costituzione di un deposito, di
ammontare pari all’otto per cento della raccolta diretta, che
“verra’ remunerato a tassi di mercato- spiega l’istituto- in modo
da evitare penalizzazioni sotto il profilo economico per le
banche”.

Riguardo al provvedimento, Banca Centrale esprime condivisione
con la decisione del governo di “intervenire tempestivamente per
rafforzare i presidi a tutela della liquidita’ degli
intermediari”. Da parte dell’esecutivo, il segretario di Stato
per le Finanze, Gabriele Gatti, spiega che l’introduzione della
riserva obbligatoria e’ “una misura intesa a rafforzare il nostro
sistema bancario”. Uno strumento “in linea con gli standard
internazionali- precisa- che prevedono l’adozione di strumenti
idonei a favorire la creazione di riserva liquidita’ per ogni
singola banca a salvaguardia della stabilita’ dell’intero
sistema”.
Il deposito di garanzia “mancava a
San Marino, anche se da tempo se ne parlava ed era contenuta in
diverse Finanziarie”, chiarisce Gatti. Inoltre, la sua
introduzione era stata raccomandata dalle due delegazioni del
Fondo monetario internazionale a seguito dell’analisi delle
caratteristiche strutturali del sistema sammarinese compiuta lo
scorso novembre.
Questa mattina, in via del Voltone, il Comitato di credito e
risparmio, composto da una delegazione dei rappresentanti di
Banca centrale e del congresso di Stato, hanno illustrato ai
vertici dei dodici istituti bancari sammarinesi il decreto sulla
costituzione di una riserva obbligatoria. Mentre lunedi’
“seguira’ un ulteriore incontro con Abs- conclude il segretario
di Stato- per concordare le forme piu’ idonee di questo decreto”.

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