Era scrittore e studioso di cose militari, l’uomo che venerdì scorso si è reso protagonista del cosiddetto “Delitto della Balestra”, nel quale ha prima ucciso sua nipote per poi togliersi la vita (Fonte VdR).
Stefano Anelli, 62 anni, aveva al suo attivo vari libri e conferenze pubbliche. Sotto lo pseudonimo di John Kleeves, scriveva pagine di critica agli USA.
Marcello Veneziani, introducendo un libro di Kleeves del 1993 ne parla così:
“Il libro di John Kleeves, merita l’attenzione che si riserva solitamente ai “casi” letterari. Che un autore americano di sinistra, vicino a Noam Chomsky e all’ala radicale pubblichi un libro di critica all’americanismo e delle responsabilità storiche degli Usa, con un editore certamente antiprogressista e agli antipodi del mondo radicale, è già un piccolo evento.”
Il Veneziani imputa a Kleeves-Anelli “l’interpretazione e l’enfatizzazione di alcuni dati a danno di altri, qualche paragone azzardato, alcune “interpretazioni un po’ forzate, figlie di una non facilmente sradicabile mentalità radicale”.