Dopo la due diligence di Banca Intesa Sanpaolo su Delta
partecipata Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino,
durata mesi e mesi, ebbene nell’ultima riunione dei massimi vertici di tutti gli istituti di credito interessati, riunione avvenuta il 3 febbraio presso Banca d’Italia, si scopre che i conti non tornano e ce ne vuole un’altra.
È proprio Banca d’Italia a suggerire ai tre esperti dell’amministrazione straordinaria
Bruno Inzitari, Antonio Taverna e Enzo Ortolan, di procedere in tal senso dopo aver nominato, assieme, un nuovo consulente (advisor).
Da notare che Bruno Inzitari è presente in Delta fin dal Commissariamento.
Il commissariamento ha già prodotto di fatto l’azzeramento del valore dell’azienda che prima si aggirava attorno agli 800 milioni.
In sostanza si ha l’impressione che continui la
‘spoliazione’ di Delta con forte ricaduta sulla Cassa di Risparmio e quindi sulla economia della Repubblica di San Marino.
Per cui il ricorso a un organismo internazionale ormai potrebbe divenire l’unico modo per uscirne.