Di male in peggio per San Marino in black list

Di male in peggio per San Marino in black list

La continuata presenza della Repubblica di San Marino nella black list di cui al decreto incentivi, sta già creando difficoltà enormi ed altre ne creerà viste le ultime disposizioni emanate dall’Agenzia delle Entrate, illustrate in un articolo di  Matteo Mantovani e Benedetto Santacroce  su IlSole24Ore.

Anche le operazioni effettuate dalla stabile organizzazione di un soggetto
nazionale nei confronti di operatori insediati in territori a fiscalità
privilegiata vanno riepilogate negli elenchi black list. Con questo principio,
formalizzato nella risoluzione 121/E di ieri, le Entrate ribadiscono il
carattere sostanzialmente onnicomprensivo dell’obbligo di comunicazione, secondo
un orientamento già emerso nella circolare 53/E del ottobre scorso. Già in
quella circolare si era affermata, in sostanza, la natura di soggetto
“trasparente” della stabile organizzazione, così che gli scambi di beni e le
prestazioni di servizi effettuate da un soggetto stabilito in Italia nei
confronti della stabile organizzazione di un operatore economico black list
vanno sempre segnalate, anche qualora la stabile organizzazione sia situata in
un Paese a fiscalità ordinaria. La risoluzione 121/E, in modo esattamente
speculare, riserva il medesimo trattamento alla stabile di un soggetto italiano
all’estero: le operazioni che intrattiene con un soggetto black list devono
essere incluse negli elenchi riepilogativi presentati dalla casa madre
.

Continua a leggere  l’articolo di Matteo Mantovani e Benedetto Santacroce

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