Dibattito consiglio, resoconti interventi. Agenzia Dire

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COMUNICATO STAMPA

 

 

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 17-20 SETTEMBRE

 

MERCOLEDI’
18 SETTEMBRE

 

            La seduta del Consiglio grande e generale è
ancora impegnata nel dibattito sulla relazione conclusiva della commissione
d’inchiesta sul fenomeno delle infiltrazioni malavitose in merito alla vicenda
Fincapital. I lavori riprenderanno nel pomeriggio per concludere la serie degli
interventi e delle repliche.

 

Di seguito gli ultimi
interventi del pomeriggio e quelli della seduta notturna di ieri.

Pomeriggio

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per il Territorio: “Nell’istituire questa commissione il Consiglio
grande e generale sicuramente ha scelto la strada della chiarezza. La ferma
volontà di fare luce su eventuali rapporti tra la politica e il fenomeno malavitoso.
Le risultanti della commissione hanno una valore politico, non certo
giudiziario. Sarà poi compito della magistratura indagare in merito. Tutto
questo materiale dovrà essere inviato al tribunale. Non ci possono essere dubbi
sul percorso che abbiamo intrapreso. Tutti quanti abbiamo il dovere di
interrogarci, di porci delle riflessioni. Ritengo che tutte queste cose devono
avere la debita valutazione e approfondimento, è un dovere che abbiamo nei
confronti di tutti. Concordo pienamente con chi ha detto che questo lavoro deve
proseguire. Non ci può essere nessun dubbio”.

Giuseppe
Maria Morganti
, Psd: “La
commissione ha agito in condizioni di difficoltà. Do ancora maggiore merito a
quanto fatto, lavorando in maniera seria. Capisco il dolore di chi è costretto
alla difesa, ma anche quello dei commissari. Emerge un segnale forte, la
politica, il Paese ha un anticorpo e ha agito. Ma mentre la malattia si
annienta i tessuti si rigenerano. Certo serve l’adeguata verifica, ma la
commissione dimostra che l’interesse pubblico è fondamentale. C’è stato un
degrado di valori fondamentali. Oggi voltiamo pagina, questa è una linea di
demarcazione, si determina un nuovo clima, ma la bufera si è creata e tutta la
classe politica è coinvolta.

Dobbiamo recuperare risorse, fare
sacrifici, però l’accordo politico classico non regge. Per questo il Psd si è avvicinato alla Dc.
C’è assolutamente bisogno di questo rapporto, serve una rivoluzione economica e
sociale. E i partiti devono unirsi, non dividersi, altrimenti ci massacriamo”.

 

Notte

Pier Marino
Mularoni
, Upr: “Il
dibattito è importante e sentito. E il lavoro fatto dà una fotografia su
aspetti importanti per il Paese. L’Upr per prima ha chiesto la commissione e
dai suoi lavori emerge lo spaccato di un sistema malato. La relazione è
devastante, mette in luce la sconfitta della politica, il suo rapporto con gli
affari e quello tra Pa e affari. Chi è chiamato in causa deve potere
difendersi, ma la relazione ci permette di capire quali meccanismi hanno
agevolato le infiltrazioni malavitose. È uno strumento per creare regole meno
permeabili e gli anticorpi necessari.

La bolla speculativa
immobiliare è un elemento importante per le infiltrazioni della malavita.
Occorrono più controlli. Ma va anche ripensato il tribunale. I cittadini
chiedono giustizia e la politica deve essere trasparente e rispettare le
regole.

Sulla relazione dobbiamo fare
un’analisi politica, chiude un periodo e se ne deve aprire uno nuovo, più garantista.
Dobbiamo modificare le normative sugli appalti pubblici, unire le forze e
aprire una fase costituente per riforme vere. Questa è la scommessa di questa
campagna elettorale”.

Maria Luisa Berti, Ns: “Sono delusa dal dibattito. La politica doveva
analizzare la collusione affari-politica-malavita, ma fa un processo alla
commissione. Io mi dissocio. La mia ricerca della verità trova riscontro nella
relazione dove ci sono fatti gravissimi che fanno parte della nostra
Repubblica. E’ sconcertante. Questo non è un processo alle persone, dobbiamo
evidenziare le responsabilità politiche. Ma se non abbiamo la maturità di
accettare questo lavoro siamo dei perdenti. Capisco la frustrazione di chi è
nella relazione, ma sappiamo distinguere i coinvolgimenti diretti da quelli
casuali. Il Paese è frustrato, il quadro è disarmante, tra funzionari della Pa
corrotti, politici che si occupano dei propri affari, carenze istituzionali nel
Consiglio dei XII e nella commissione Urbanistica e il sistema delle piccole
partecipazioni societarie. Sarebbe interessante vedere le dichiarazioni dei
redditi di certi soggetti nominati.

Ora c’è uno strumento per
mettere a fuoco il sistema, ma cosa accadrà? Spero ci sia un cambiamento, la
politica deve dare risposte rapide e garantire un’alternativa, deve unire le
forze e isolare chi ha responsabilità, riprendersi la propria libertà
nell’agire a servizio del Paese. Chi ha fatto danni enormi al Paese mi auguro
abbia la coscienza di provare vergogna ”.

Germano De Biagi, Psrs: “Intervengo non per fatto personale. Mi complimento
per il lavoro fatto anche se non condivido appieno il contenuto. Lo screening
andrebbe fatto su tutti i consiglieri per fare chiarezza. A me è andata bene,
qualcuno pensava ne uscissi massacrato. Nel 2006 sono passato come un criminale
finanziario per via di un frigorifero. Bacciocchi era l’avvocato delle mie
aziende, ma non è uscito niente. Sono orgoglioso, perché a volte si parla bene
e si razzola male.

Io lavoro tutti i giorni e mi
sono impegnato in politica da anni. La qualità della mia vita non è bella, ho
trascurato la mia famiglia, ma per me la politica è una missione e non ci sto
che qui dentro gli imprenditori siano considerati ladri. Qui c’è tanta
ipocrisia. Per esempio tu Alessandro parli bene e razzoli male, per gli amici.
E spesso hai detto che non sono degno di stare in Aula. Guarda a te. Io credo
di essere una persona onesta e se ho calpestato qualche merda è stato in buona
fede.

In aula ci sono troppa gente
della Pa, che non conosce i problemi. Eppure ho perso, non mi candido più
perché sono nauseato, cosa ci sto a fare con questi parolai? Il mio contributo
ci sarà sempre: esco massacrato da questa legislatura, ma sono orgoglioso di
quanto fatto. E tolgo il disturbo”.

Assunta Meloni, Ap: “Anch’io non mi ricandido per motivi personali. La relazione è
accurata, dà uno spaccato sociale che non volevamo mai ascoltare. C’è
molta differenza rispetto alla commissione d’inchiesta su Scaramella, non è
trapelato nulla e c’è un unico documento. Tutto sarà trasmesso al tribunale, ma
provo tristezza, dolore e rabbia per la debolezza dell’attenzione su quanto
avvenuto negli ultimi 15 anni. La bolla speculativa immobiliare, lo
sfruttamento del territorio, il moltiplicarsi di banche e finanziarie dovevano
farci reagire. Ci sono soggetti che minacciavano famiglie per il recupero
crediti, funzionari corrotti, finanziamenti rapidi e finanziatori occulti. Sono
vicina ai commissari. In altri Paesi i politici si farebbero da parte. I
candidati alle elezioni devono essere credibili”.

Filippo Tamagnini, Pdcs: “La relazione mi ha addolorato, ho molto rispetto
per i commissari e per il presidente Muccioli. Mi chiedo se i nuovi candidati
della Dc se li meritano. Questa giornata deve essere un’opportunità, non un
problema. Dall’aula deve venire un giudizio sulla vicenda degno dei cittadini
sammarinesi”.

Enzo Colombini, Su: “ci sono lacune nel sistema politico, economico, finanziario,
amministrativo e democratico. Emergono le responsabilità di due persone di
spicco della politica. Ma i sintomi del sistema malato erano già evidenti. Nel
Paesi si muovono vari poteri, per esempio per favorire la Compagnia delle
Opere, oppure sull’Azienda dei servizi. Allora cosa dobbiamo fare per fornire
al sistema gli anticorpi?

Dobbiamo andare fino in fondo,
ma soprattutto fare regole e prevenire il perverso rapporto affari-politica. E’
iniziato un processo di riforme per una maggiore trasparenza e dobbiamo
completarlo, perché c’è una cultura da sudditi che indebolisce il potere di
controllo. Sono agghiaccianti le mazzette a funzionari pubblici: il sistema è
malato e c’è degrado morale. Ma i cittadini possono realizzare un proficuo
rinnovamento della classe politica”.

Francesco Mussoni, segretario di Stato per il Lavoro: “La commissione ha fatto un lavoro valido e
rigoroso. Emerge uno spaccato sociale inquietante. La Dc ha fortemente voluto
questo percorso e la commissione deve continuare il suo lavoro, senza
giustizialismi, nel rispetto dei diritti delle persone. Deve nascere la
consapevolezza di un nuovo approccio della politica, servono etica e serietà.
Dobbiamo evitare le strumentalizzazioni e difendere l’impegno politico nella
trasparenza. Serve un’azione comune forte, dobbiamo lavorare assieme per fare
chiarezza ”.

Antonella
Mularoni
, segretario di Stato per gli Affari esteri: “Ringrazio
i commissari per il lavoro, mi fido di quanto fatto. Ed è paradossale il coro
di chi attacca la
commissione. In sede penale proseguirà il lavoro e speriamo
che il tribunale faccia per una volta degli approfondimenti. Se dei testimoni
hanno mentito alla commissione sarà fatta chiarezza; se hanno mentito prima in
tribunale e poi detto la verità alla commissione occorre fare luce ugualmente.
Dobbiamo riflettere sui risultati. Siamo partiti in questa legislatura dalla
procedura rafforzata del Moneyval, nessuno parlava con noi per il nostro comportamento.
Ma ora capisco i ritardi per esempio nell’adesione al Greco: ci siamo fatti
tirare le orecchie.

Il boom edilizio era strano,
ci sono molte responsabilità nel mondo bancario e finanziario. Di questo
dovremmo discutere, invece ci piangiamo addosso perché sono usciti dei nomi.
Ragioniamo su quanto emerso, sui funzionari pubblici che prendono soldi dai
cantieri: prima non se ne era accorto nessuno. E’ necessario un ricambio di
persone che gestiscono enormi quantità di denaro. Ci sono tenori di vita di chi
ha fatto solo il segretario di Stato incompatibili con gli stipendi, ma il
problema sembra non esistere. Lo spartiacque lo farà la gente e quanto emerso
deve essere un incentivo per altri organi dello Stato, volendo certe cose si
trovano. E i partiti, in vista delle elezioni, tengano presente i risultati
della commissione”.

Teodoro
Lonfernini, Pdcs
:
“Il primo dovere è agire per elevare il contesto sociale, ma negli ultimi tempi
il Paese si è lasciato trascinare verso l’inquinamento del suo tessuto. C’è un
degrado della vita pubblica e si è generata la coscienza che tutto è possibile.
Ricondurre il Paese su linee comportamentali corrette è un imperativo per la
politica e la Dc è pronta. Non teme la verità e la legalità. Le esige”.

Andrea
Zafferani, indipendente
: “Il valore vero del lavoro della commissione è
l’ufficializzazione del sistema San Marino. Si parla di tangenti, corruzione,
rapporti edilizia-politica, bolla immobiliare, soldi sporchi, connivenze
politiche e mafia. I nostri nonni hanno tenuto la schiena dritta, questa classe
politica ha scelto di intrallazzare con la malavita. E’ stato
reso noto ciò che già sapevamo, la relazione ha un grande valore politico.

Sono emersi tre leader della classe
politica che hanno creato il sistema e si sono vantati. E’ utile un altro
atteggiamento e ammettere le responsabilità. Non è una questione di fare
footing con Vallefuoco o di partecipazioni societarie, il loro sistema ha
portato il Paese a questa deriva. Ma questi leader non erano soli, erano
sostenuti e difesi dai loro partiti, che sapevano. Ora è lecito aspettarsi
condanne e autocritica, ma finora non ci sono state. Ai cittadini spetta il
giudizio sulla relazione, poco ha rilievo penale a parte la corruzione nei
cantieri. Dobbiamo allontanare dalla Pa i coinvolti, ma la corruzione è diffusa
per cui serve una legge in fretta. Mi chiedo inoltre cosa manca al tribunale
per essere efficace: le intercettazioni? L’anonimato per i denuncianti? La
polizia giudiziaria? Magistrati capaci? Il lavoro deve continuare, ci sono
molti casi di intreccio politica-economia. Vedremo se prevarrà la tesi
minimalista o di assunzione di responsabilità”.

Angela Venturini, Mod: “Ero scettica, il lavoro fatto è accurato, ma sono ancora
perplessa per la mancanza di contraddittorio e per la serie di omissis. Chi
sono i dipendenti pubblici indicati? Ci sono altri testi? Sono stati tutti
convocati? Perché ci sono alcuni nomi e altri no? Perché sono state fatte certe
scelte? Esiste uno stato di diritto nel Paese? Sono soddisfatta che sono emersi
i legami con i lotti di Valdragone, una battaglia dei Moderati per cui siamo
stati derisi. La dimostrazione che eravamo piccoli ma onesti.

E’ emerso un sistema affaristico che
faceva il bello e il cattivo tempo, e chi era fuori andava annullato: da una
parte gli intelligenti, dall’altra gli sfigati. Il tribunale non ha sempre
fatto il suo dovere, anche per altre vicende. La classe politica per 20 anni è
stata preda di un delirio di onnipotenza, un meccanismo perverso e malato ha
messo in ginocchio il Paese. Criminal minds è grave quanto Fincapital; qualcuno
voleva colpire Romeo Morri;
Tribuna ha fatto una campagna denigratoria contro di lui,
quando delle quote erano di Bacciocchi. C’è un’azione meditata di personaggi
che agiscono dietro un preciso mandato politico.

Mi auguro che il lavoro continui, dalle
manovre di potere non sono arrivati benefici per il Paese ed è stato messo in
campo un clientelismo sfrenato per tenere buono il popolino. Ora il bilancio è
asfittico e la
delibera Rothschild rischia di fare emettere i primi titoli
tossici del Titano.

Mi compiaccio per il silenzio e il rigore
della commissione, ma mi fa pensare un eccessivo protezionismo. Tuttavia mi
conforta la volontà di trasmettere tutti gli atti al tribunale e spero in una
rifondazione politica e democratica”.

Marco
Arzilli, segretario di Stato per l’Industria
: “Ringrazio la commissione per l’ottimo
e coraggioso lavoro. Vien fuori un quadro desolante che mina la dignità del
Paese. Ringrazio anche il consigliere Marco gatti per la sua decisione di dimettersi.
Qualcosa sta cambiando. La malavita ha trovato in sistema che era già
malavitoso, certe persone hanno tradito la patria. Siamo stati
conniventi. Mazzette a dipendenti pubblici, finanziamenti fuori regola al
sistema immobiliare senza che Bcsm intervenisse. Ma ora c’è un cambio di rotta,
anche se lo Stato è colpito profondamente: è stato introdotto il principio
dell’illegalità.

La relazione suscita in me rabbia:
capisco chi si è sentito attaccato, ma ci si può difendere, ma chi non
giustifica farà male alla classe politica. Per cui il consigliere Gatti denunci
anche me e chi crede nel lavoro fatto, non solo i commissari.

Penso a Vargiu: a che titolo è citato?
Che ruolo ha in Repubblica? E’ quasi un altro Scaramella. Penso a Moreno
Benedettini che era dipendente dell’Agenzia commerciale sammarinese, la prima
società cui il congresso di Stato ha revocato la licenza. Tutto
sembra collegato, serve una profonda revisione. Se ci sono dubbi su un disegno
della commissione, su un golpe politico, siamo fuori strada, ma ci sono varie
vicende su cui occorre andare fino in fondo. La relazione è un pezzo di un
sistema più ampio che va affrontato, la questione morale va affrontata”.

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