Dibattito in Consiglio sugli accordi internazionali: Agenzia Dire

Dibattito in Consiglio sugli accordi internazionali: Agenzia Dire

Sinistra unita alza la voce sulla ratifica degli accordi fiscali con Spagna, Stati di Guenrsey e Canada. Il dibattito consigliare del pomeriggio si e’ scaldato sulla ratifica degli accordi, diventato occasione per ribadire, da parte dell’opposizione, le carenze in politica estera sul fronte dei rapporti con l’Italia. “Non siamo entusiasti di queste firme- manda a dire il consigliere Francesca Michelotti- non capiamo l’esultanza nel dire che abbiamo fatto 30 o 40 accordi, vogliamo fare di piu'”. Perche’, di fatto, “e’ il rapporto con l’Italia che sta mettendo in crisi l’economia del Paese”. Di qui, il rilancio della proposta fatta a suo tempo dal Psd: quella di farsi carico unilateralmente dell’impegno della trasparenza, garantendo a priori lo scambio di informazioni.     Non solo: Sinistra unita calca la mano e ricorda gli oltre 300 mila euro spesi per la consulenza di Piergiorgio Valente, giurista che ha curato la redazione degli accordi internazionali sulle doppie imposizioni e sullo scambio di informazioni. E ancora, Michelotti chiede conto di 40 mila euro spesi per le 1.200 copie stampate del libro redatto dal consulente, dedicato alle relazioni internazionali di San Marino. “In questo momento- lamenta Michelotti- in cui 450 societa’ sono venute meno, e in cui si sono persi in un anno 140 posti di lavoro, bisognerebbe interrogarsi su questi dati, invece di buttar via 40 mila euro per fare discussioni accademiche”.
    Replica diretta il segretario per gli Affari esteri Antonella Mularoni: “Quando si dice che vogliamo dare al Paese una collocazione internazionale diversa, vuol dire fare questi accordi”. Una strada promossa da Ocse, Fmi e Moneyval, presso cui “oggi San Marino gode di una considerazione ben diversa dall’inizio della legislatura”. Rispetto alle spese del consulente Valente, Mularoni ci tiene a precisare il suo contributo richiesto dalla segreteria di Stato per le Finanze: “Gli accordi sulle doppie imposizioni implicano che la nostra amministrazione sia capace di gestirli, di qui la necessita’ che ci sia un manuale che formi operatori e funzionari”. Non solo, il testo del consulente sara’ anche “una forma di presentazione per gli investitori sui rapporti internazionali di San Marino”, aggiunge Mularoni.
    Il dibattito consigliare del pomeriggio prosegue con le istanze d’Arengo. Respinta con 22 voti contrari e 15 a favore quella che richiedeva il mantenimento della cattedra di storia sammarinese nel biennio delle superiori. A riguardo, il segretario di Stato per l’Istruzione, Romeo Morri, scansa ogni dubbio: l’ipotesi di accorpare storia sammarinese alla cattedra di italiano e’ solo stata ventilata tra i docenti, “non e’ stato deliberato nulla a riguardo”. Il tema sara’ ripreso in un convegno dedicato al futuro della scuola sammarinese, in agenda nei prossimi mesi.
 

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