Dichiarazione congunta Provincia e Comuni di Rimini su Carim

Dichiarazione congunta Provincia e Comuni  di Rimini su Carim

Dichiarazione congiunta del Presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, e del Sindaco di Rimini, Alberto Ravaioli:

‘Gli ultimi accadimenti intorno alla Cassa di Risparmio di Rimini conducono senza alcun dubbio a una semplice considerazione: in queste ore si consuma uno dei momenti più critici della storia, recente o meno, dell’economia locale.
Il ruolo e la centralità ultrasecolare dell’istituto di credito nelle vicende dell’imprenditoria e della società riminese amplificano la mera crisi bancaria. Gli effetti concreti della decisione di BankItalia saranno più chiari nelle prossime settimane ma già si può prevedere con una certa dose di realismo che crescerà progressivamente il livello di preoccupazione e di ansia del sistema economico e imprenditoriale riminese e non solo.
Non v’è dubbio infatti che una parte importante in questa vicenda la giochi il ‘caso San Marino’. Uno Stato alle prese con un rigido giro di vite da parte del Governo Italiano i cui tempi accelerati non collimano con i percorsi recentemente messi in atto dalla Repubblica autonoma per colmare anomalie che hanno una lunga storia. L’equilibrio è delicatissimo: sul tessuto socioeconomico riminese rischiano di ricadere le conseguenze di tale fragilità.
Si prospettano giorni difficili, situazioni inedite, in un contesto economico italiano già di per sé già al limite ma proprio per questo il segnale univoco che deve venire da chi ha una qualsivoglia responsabilità nella vicenda pubblica riminese è ‘ognuno faccia la sua parte’.
Tutti- le Istituzioni, le associazioni, le imprese, gli organi d’informazione- siamo chiamati a un compito: lo sforzo di non farci sopraffare dal panico ma semmai di dimostrare di essere sistema, conducendo con pazienza e mano ferma in porto una barca ora in difficoltà. Ognuno deve fare la propria parte, allora, tenendo conto di quelle che sono le priorità non di una parte politica o di un pezzo del tessuto ma dell’intero corpo vitale: la piccola e media impresa, le famiglie. Per anni abbiamo promosso l’immagine e la fortuna del ‘modello’. Oggi è necessario dimostrare che esso non è fondato sulla sabbia o peggio, ma è tangibile, reale, capace di reagire con freddezza, così come sta sostanzialmente facendo alle prese con una sequenziale serie di ‘equivoci ‘sulle infrastrutture tra Governo (o suoi rappresentanti) e comunità riminese.
Devono fare la propria parte le Istituzioni, rassicurando i cittadini e l’economia circa una presenza fatta di impegni concreti nei bilanci e di condivisione delle responsabilità nel tenere assieme le sorti della comunità.
Devono fare la propria parte la stessa Cassa di Risparmio di Rimini e il sistema creditizio riminese nel suo complesso, evitando chiusure e arretramenti nei propri orticelli ma semmai aprendo ancora di più alle esigenze di un tessuto socio economico dinamico, ricco, esigente e competitivo allo stesso tempo.
Devono fare la loro parte le associazioni e le parti sociali, incrementando le relazioni e la capacità di dialogo nei rispettivi ambiti nel nome di parole quali ‘fiducia’ e ‘responsabilità’.
Se ognuno e tutti faranno la propria parte usciremo senza danni da queste ore difficili e confuse. E’ la stessa relazione degli ispettori di Bankitalia a sottolineare la solidità del principale istituto di credito della provincia di Rimini. Abbiamo fiducia nel lavoro dei commissari e dell’istituto riminese. La Banca d’Italia è un’Istituzione della Repubblica Italiana. Possiamo uscirne addirittura rafforzati se agiremo come sistema.’

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