Dichiarazione OCSE 28 maggio 2010

Dichiarazione OCSE 28 maggio 2010

Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico

CONSIGLIO

Riunione del Consiglio a Livello Ministeriale, 27-28 maggio 2010

DICHIARAZIONE SULLA CORRETTEZZA, INTEGRITÀ E TRASPARENZA NELLA CONDUZIONE DELLE ATTIVITÀ SOCIETARIE E FINANZIARIE INTERNAZIONALI

(Adottata durante la riunione del Consiglio a Livello Ministeriale il 28 maggio 2010)

Noi, ministri e rappresentanti di Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Israele, Italia, Giappone, Corea, Lussemburgo , Messico, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Federazione Russa, Repubblica slovacca, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti e l’Unione europea:
Ricordando le Conclusioni della Riunione Ministeriale del 2009 e in particolare l’accordo sulla necessità di sviluppare una serie di standard e procedure comuni per quanto riguarda la conduzione di attività imprenditoriali e finanziarie internazionali;
Riconoscendo che l’OCSE ha lavorato nel corso degli anni in materia di correttezza, integrità e trasparenza nella conduzione di attività imprenditoriali e finanziarie internazionali e ha sviluppato strumenti in questi settori (allegato I), e riconoscendo le iniziative intraprese dai suoi organi (allegato II);
Consapevole del fatto che questa Dichiarazione non pregiudica gli strumenti dell’OCSE, la loro interpretazione ed applicazione né le posizioni formali che i paesi possono aver assunto nei loro confronti;
Dichiariamo che:
1. Correttezza, integrità e trasparenza sono pietre miliari di un’economia che esige il sostegno e la fiducia delle persone e risponde alle loro esigenze e aspirazioni.
2. Una concorrenza efficace è indispensabile per un mercato efficiente e sano e conduce ad una maggiore produttività e crescita economica. Si dovrebbero punire e scoraggiare le pratiche anticoncorrenziali e rimuovere inutili restrizioni governative alla concorrenza.
3. La gestione di società dovrebbe promuovere il rispetto per il primato del diritto, la responsabilità del consiglio di amministrazione e un trattamento equo degli azionisti e una cooperazione adeguata con i soggetti interessati. La remunerazione e gli incentivi dovrebbero essere coerenti con gli obiettivi societari a lungo termine e con le politiche relative al rischio.
4. Le politiche delle imprese relative alla diffusione di informazioni dovrebbero essere commensurate alla loro natura, dimensione e ubicazione, promuovere una vera trasparenza e assicurare la divulgazione di informazioni tempestive e precise sulla loro attività, situazione finanziaria, performance non finanziarie, conformità ai principi di investimento responsabile, rischi prevedibili (compresi i rischi sociali, etici ed ambientali), proprietà e gestione societaria.
5. Le strutture societarie non dovrebbero essere usate per fini illeciti. Gli standard di comportamento societario responsabile dovrebbero trovare riscontro nelle decisioni aziendali. La responsabilità societaria comporta un tempestivo e preciso adempimento degli obblighi fiscali ovunque operi una società. Le imprese dovrebbero osservare sia la lettera che lo spirito della normativa fiscale.
6. La corruzione, e in particolare la corruzione nelle operazioni economiche internazionali, mina il buon governo e lo sviluppo economico sostenibile ed altera le condizioni di concorrenza internazionale. Si dovrebbero adottare misure efficaci per assicurarne la prevenzione, anche attraverso iniziative di sensibilizzazione, perseguimento penale e provvedimenti punitivi.

7. Il riciclaggio di denaro è una grave minaccia per l’economia globale che compromette l’integrità delle istituzioni finanziarie e che dovrebbe essere efficacemente perseguita e punita.
8. I rapporti tra i governi e le imprese, anche per quanto riguarda gli appalti pubblici, le attività di lobbying e le pratiche delle “porte girevoli”, dovrebbero svolgersi secondo i principi di trasparenza, integrità e correttezza per tutte le parti.
9. I quadri normativi societari e di mercato dovrebbero perseguire obiettivi chiaramente individuati e produrre benefici che giustifichino i costi e rispettino i principi di necessità, praticità e trasparenza e dovrebbero essere sottoposti ad una valutazione sistematica del loro impatto.
10. Un’efficace regolamentazione finanziaria è essenziale per sostenere il buon funzionamento e la stabilità del sistema finanziario. L’educazione finanziaria e la tutela dei consumatori sono componenti importanti di questo assetto. L’affidabilità e la responsabilità delle istituzioni e degli intermediari finanziari dovrebbero essere incoraggiate nel fornire informazioni corrette e trasparenti e consulenza ai loro clienti e nel promuovere la loro consapevolezza finanziaria.

RACCOMANDANO:
Ai governi ed ai soggetti privati di adottare misure adeguate per l’attuazione della presente Dichiarazione;
INVITANO:
L’OCSE a sostenere i principi di questa Dichiarazione attraverso la regolare attività dei suoi organi;

L’OCSE a proseguire le consultazioni sulle sue attività in materia di correttezza, integrità e trasparenza con il Comitato Consultivo Economico e Industriale e con la Commissione Sindacale Consultiva.

NB: La presente dichiarazione è aperta all’adesione da parte di paesi non appartenenti all’ OCSE; in tal caso, la sua approvazione non implica necessariamente l’adesione agli strumenti elencati nell’allegato I, né la partecipazione alle iniziative di cui all’allegato II.

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