Dimissioni Generale Gentili. Ordine del giorno presentato da Civico10 Sinistra Unita Rete e dai consiglieri Lazzari e Pedini

Dimissioni Generale Gentili. Ordine del giorno presentato da Civico10 Sinistra Unita Rete e dai consiglieri Lazzari e Pedini

Il Consiglio Grande e Generale

1. al termine del dibattito sulle dimissioni del Comandante della Gendarmeria Alessandro Gentili;

2. a seguito della necessità manifestata da tutte le forze politiche nel corso del dibattito di pervenire in tempi brevi alla messa in campo di una serie di soluzioni ai problemi esistenti che limitano l’opera di contrasto alla criminalità e di tutela della sicurezza dei cittadini;

3. valutato necessario un pieno coinvolgimento delle risorse interne alla Gendarmeria e di tutte le forze politiche nei prossimi passaggi da compiere per le finalità di cui sopra 

stigmatizza e respinge con forza

il comportamento e le dichiarazioni del Comandante Alessandro Gentili, apparse su alcuni mezzi di informazione ed inserite nell’ultima ordinanza emessa dal Tribunale, che contengono parole di sdegno nei confronti delle più alte Istituzioni della Repubblica, 

esprime disapprovazione

nei confronti della scelta del Congresso di Stato di procedere alla conferma del Comandante Gentili, a seguito del periodo di prova, senza coinvolgere il Consiglio Grande e Generale, nonostante la presenza di elementi che dovevano come minimo suggerire prudenza e riflessione 

delibera

di incaricare il corpo della Gendarmeria di elaborare un documento, da portare all’attenzione della Commissione Affari Esteri, della Commissione Affari di Giustizia, contenente un esame delle criticità esistenti che limitano l’azione della Gendarmeria stessa e un elenco di proposte per migliorarla, dal punto di vista operativo, legislativo, di disponibilità di risorse e di accordi internazionali da porre in essere;

di convocare il Consiglio Grande e Generale, anche in via straordinaria, entro 15 giorni dall’elaborazione del documento stesso, dopo l’esame nelle sopra indicate Commissioni, per discutere quanto evidenziato e prendere precisi indirizzi di azione, elaborare linee di riforma e di destinazione delle risorse;

sulla base del documento individuato al punto precedente, di addivenire alla nomina del nuovo comandante, da adottare in Consiglio Grande e Generale sulla base di una rosa di nominativi che abbiano i requisiti per portare a termine le indicazioni adottate;

di sottoporre ad un anno di prova il nuovo comandante, con necessità di tornare in aula Consigliare per verificare quanto realizzato, raccogliere le criticità e gli obiettivi raggiunti, e decidere o meno della conferma in ruolo.

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