Dimissioni vertici Banca centrale

Dimissioni vertici Banca centrale

Il governo del Patto per San Marino ogni giorno di più sta affondando travolto dagli scandali e da una gestione dilettantesca degli affari dello Stato. Dopo diversi mesi di improvvisazione è emersa forte e inequivocabile la carenza di un progetto strategico capace di ridare fiato al Paese e di proporre un nuovo modello economico alternativo a quello entrato ormai in crisi irreversibile, un progetto in grado di ridare fiducia ai lavoratori, ai giovani, agli operatori economici e in grado di attirare imprenditoria sana a condizioni vantaggiose.

In questi giorni, un governo alle corde e sotto il ricatto dei poteri forti che ne hanno sempre condizionato l’azione, con Segretari di Stato raggiunti da avvisi di garanzia, e per di più in una situazione delicatissima a livello finanziario, anziché promuovere un coinvolgimento di tutte le parti politiche ed economiche per fare sistema a difesa del Paese, si lancia in un attacco senza precedenti contro la Banca Centrale fino a riuscire a smantellarne il vertice. Se non è incoscienza questa lo lasciamo giudicare ai cittadini!
Dopo avere dimissionato il capo della vigilanza senza alcuna motivazione credibile, il Segretario agli Esteri si avventura in dichiarazioni improbabili mostrando di non conoscere nemmeno il diritto internazionale (quando una procura italiana convoca una persona residente in Italia la rogatoria non c’entra assolutamente nulla), ed in aggiunta promuove una sostanziale sfiducia anche al Direttore ed al Presidente, proseguendo l’azione demolitrice iniziata dal collega Gatti che è invece responsabile delle gravissime dichiarazioni rese a Report.

Nel vuoto sono cadute le ripetute richieste dell’opposizione di potere avere un’audizione in Consiglio dei vertici della Banca Centrale, così come era stato fatto nel 2007, a parti invertite, quando cioè governavano le forze oggi all’opposizione. Già questo elemento è indicatore della malafede di un governo che oltre a prendersi meriti che non sono i suoi, addossa invece ai tecnici delle responsabilità che sono di natura politica. Questo Governo infatti si nasconde sempre dietro alle sedute segrete, si rifiuta di fornire ai Consiglieri relazioni tecniche, limitandosi solo a quelle politiche del Segretario alle Finanze (che abbiamo visto essere non molto attendibile), ma soprattutto non dice la verità su come si è comportato in questo suo primo (e ci auguriamo ultimo) anno di governo.

La lettera di dimissioni del Direttore Papi e del Presidente Bossone contengono accuse pesantissime ai membri di Governo. Si parla di pressioni e ingerenze per addomesticare controlli per favorire i soliti “amici”, interferenze che hanno sempre mirato a condizionare l’azione di Banca Centrale minandone alla radice l’autonomia, condizione invece indispensabile per presentarsi agli appuntamenti internazionali con le carte in regola.

Quanto denunciato a suo tempo da Sinistra Unita trova oggi una conferma ufficiale, mettendo a nudo le vergogne di un Governo che ora non può più nascondersi e dovrà rendere pubblicamente conto al Paese del suo agire e dei suoi legami con i centri di potere occulti. Oggi infatti è a rischio la credibilità del nostro Paese, con conseguenze incalcolabili sull’intero sistema e questo è veramente inaccettabile per chi si batte davvero per la legalità e la trasparenza.

Ci chiediamo dove siano finiti oggi tutti quelli che al tempo del “caso Asset” sbraitavano e gridavano allo scandalo prima ancora di verificare i fatti. Partiti come AP, NS, NPS che avevano fatto della moralità la loro bandiera finora hanno taciuto imbarazzati quando invece dovrebbero essere i primi a usare almeno lo stesso metro di allora. O forse che la poltrona così faticosamente conquistata fa passare tutti i mal di pancia e fa digerire ogni cosa?

Sinistra Unita
San Marino 10 febbraio 2009

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