Un nuovo spazio pomeridiano di visione (ore 16.30, ingresso libero), quello
che “Rimini al cinema” inaugurerà mercoledì 1 aprile: 8 appuntamenti, sempre
di mercoledì, dedicati al documentario, un genere che negli ultimi anni ha
mostrato grande vitalità e incontrato l’interesse e il gradimento di un
pubblico sempre più numeroso.
La cornice è “Doc in tour”, la rassegna promossa, per il terzo anno
consecutivo, da Regione Emilia-Romagna, Fice (Federazione italiana cinema
d’essai), Fronte del pubblico e D.E.-R. (Documentaristi emiliano-romagnoli).
S’inizia, mercoledì 1 aprile appunto, con I luoghi immaginati (2009) di
Riccardo Marchesini: un viaggio nel cinema di Pupi Avati e tra le strade e
le piazze delle città della nostra regione (Bologna e Rimini in particolare)
che quel cinema ha raccontato e spesso rievocato con nostalgia.
Secondo appuntamento, mercoledì 8 aprile, con Code di lucertola (2008) di
Valentina Giovanardi: una riflessione sulla condizione dei malati mentali (e
dei loro famigliari) a più di trent’anni dalla legge 180, che nel 1978
chiuse i manicomi.
Mercoledì 15 aprile sarà la volta de Il sol dell’avvenire (2008) di
Gianfranco Pannone, uno dei documentari più controversi e discussi di questa
stagione cinematografica: alcuni ex brigatisti rossi ripercorrono gli anni
del terrorismo e s’interrogano sulle radici politiche e ideologiche della
loro folle scelta.
Di scuola (e della sua funzione sociale) si parlerà mercoledì 22 aprile con
Signori professori (2008) di Maura Delpero: la cronaca quotidiana di un anno
di lavoro di tre insegnanti diversi per età, provenienza e prospettiva, ma
accomunati dalla stessa passione (e dallo stesso scoramento).
Mercoledì 29 aprile si torna al sessantotto, ma non a quello della
contestazione studentesca, bensì a quello epico di Vittorio Adorni: Con la
maglia iridata (2008) è il titolo della ricostruzione che Giangiacomo De
Stefano gira del mondiale di ciclismo organizzato quell’anno a Imola e
vinto, contro ogni previsione, dal corridore di Parma.
Marco Bertozzi, mercoledì 6 maggio, introdurrà il suo ultimo lavoro:
Predappio in Luce (2008). Presentato con successo di pubblico (e di critica)
all’ultimo festival di Roma, è un saggio in forma visiva sul peso della
memoria a partire dal valore simbolico che ancora oggi riveste la città del
Duce.
Ai diritti delle donne (e alle lotte per il loro riconoscimento) saranno
dedicati gli ultimi due appuntamenti: mercoledì 13 maggio si potranno
ascoltare, in Io giuro (2007) di Maria Martinelli, gli appunti di ragazze
che hanno scelto di entrare nell’esercito e intraprendere la carriera
militare; mercoledì 20 maggio, invece, in chiusura di rassegna, doppia
proiezione: prima quella di Lina Merlin, la senatrice (2008), il ritratto
che Roberto Lippi ha tratteggiato dell’autrice della legge che nel 1958
abolì le case di prostituzione; poi, quella di Voci di donne native e
migranti (2008) di Rossella Piccino: la denuncia provocatoria della
condizione di sfruttamento in cui sono tenute molte badanti.