Domenico Gasperoni, dalle pagine del quotidiano La Tribuna Sammarinese, torna a riproporre la “provocazione” lanciata già qualche giorno fa in occasione del suo intervento al ciclo “Vivere San Marino”: una autocandidatura
politica generale.
Nel Paese, una
profonda insoddisfazione
– specie nel mondo giovanile-
sta suscitando contro
la politica una tempesta
di critiche, col pericolo
che alimenti uno tsunami
di antipolitica. Emergono,
tuttavia,anche energie
positive. Richieste urlate
di cambiamento. Proposte
di soluzione della crisi.
E, nota più confortante,
sta montando una forte
volontà di partecipazione
e di impegno per il Paese.
Una specie di “chiamata
alle armi” volontaria per la
salvezza della Repubblica.
A me piace questa autocandidatura
politica generale.
Anzi la ritengo,dopo
il fallimento di partiti, (
solo il 4% ci crede ancora!)
l’unica nuova via per
rigenerare la politica e gli
stessi partiti. Il vecchio rito
delle liste di partito e
la presentazione di candidati
imposti dalla leadership,
sono ferraglie arrugginite
di un sistema politico
defunto. Oggi il rinnovamento
passa attraverso
la serietà di “metterci la
faccia”,personale, da parte
dei singoli cittadini. Senza
reti di protezione dei simboli
e dei valori di partito,
che diventano spesso partitocrazia.
Nel mio fervore di fantapolitica,
mi spingo ad
avanzare una proposta: la
stessa via di uscita politico-
istituzionale,seguita
per la ripresa democratica
nell’immediato dopoguerra.
C’era e c’è bisogno
che i cittadini riprendano
in mano la gestione
della cosa pubblica. L’energia
positiva e rigorosa di
questa autocandidatura
politica generale,come
ho detto sopra, dovrebbe
dar vita ad una lista unica
concordata,aperta a tutti
i contributi politico- culturali.
Leggi intervento Domenico Gasperoni su La Tribuna Sammarinese (pubblicato per intero dopo le 18)
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