Don Bosco è qui! di SantAlessandro il 7 feb 2014

Don Bosco è qui! di SantAlessandro il 7 feb 2014

Don Bosco è qui!
di SantAlessandro il 7 feb 2014 su Dossier | o commenti
«Don Bosco è qui»: è scattata l’ora X, e l’urna di San Giovanni Bosco stamattina ha fatto un ingresso trionfale nella nostra diocesi: atmosfera di festa, chiesa gremita, moltissimi bambini e ragazzi alla Messa celebrata questa mattina a Urgnano. Don Mariano Carrara, il parroco, e don Davide Visinoni, direttore dell’oratorio, hanno tenuto le fila di un appuntamento di preghiera e di festa, vissuto con grande emozione dalla gente del paese.
Una giornata che è stata anche il frutto di un attento percorso di preparazione: sul sito dell’oratorio sono comparsi una serie di materiali, tra i quali la storia particolare del miracolo che lega Don Bosco a Urgnano: «Don Bosco – spiega – è diventato santo anche perché ha concesso due guarigioni e la seconda proprio ad una donna nata ad Urgnano. Questa donna si chiamava Caterina Lanfranchi, moglie di Alessandro Pilenga. La signora Caterina era da tempo malata di una grave forma di artrite, una malattia che la rendeva impossibile muoversi senza essere aiutata. Racconta la figlia Lina: “Mia mamma è sempre stata devota a don Giovanni Bosco in quanto i suoi parenti erano torinesi e alcuni l’avevano conosciuto direttamente”. Mamma Caterina con la figlia e altri della famiglia decisero di compiere un pellegrinaggio al santuario di Lourdes (in Francia) per chiedere a Maria Santissima la grazia della guarigione. Purtroppo il miracolo a Lourdes non avvenne e Caterina disse così, allontanandosi dal Santuario: «Poiché qui a Lourdes non ho ottenuto la guarigione, concedetemi almeno per la devozione che nutro verso il Beato Giovanni Bosco che egli me la possa ottenere in Torino».
Caterina era convinta di ottenere il dono dal tanto amato don Bosco. Rientrando si fece portare a Torino. Era il 6 maggio 1931 (tre anni dopo don Bosco sarebbe diventato santo). Giunta davanti all’urna del Beato Giovanni Bosco, nella Basilica di S. Maria Ausiliatrice, Caterina si fermò a pregare da sola. Senza poter capire come, mentre pregava don Bosco, Caterina si accorse che le forze stavano ritornando e si mise in piedi mentre continuava a pregare. Subito la voce si sparse fra i presenti; la figlia Lina con il prevosto di Urgnano don Bonaita accorsero dalla signora Caterina. Caterina volle salire al terzo piano dove si trovava la cameretta di don Bosco, si inginocchiò e pregò a lungo per ringraziarlo della guarigione. Il miracolo avvenne e Caterina fu chiamata a deporre la sua guarigione. La commissione medica certificò la verità dell’accaduto e questo miracolo fu il secondo grazie al quale il beato Giovanni Bosco divenne Santo. Alla Messa di questa mattina ha portato la sua testimonianza la nipote della donna miracolata.
«Non potevamo aspettarci di più – osserva don Davide Visinoni – c’è stata una grandissima partecipazione. Molta gente è rimasta perfino fuori sotto l’acqua ad ascoltare alla Messa. Hanno partecipato circa 300 bambini della materna e delle elementari più gli adolescenti e i giovani. È stato un momento commovente ed emozionate».
Mentre vi scriviamo l’urna è già stata trasferita al Patronato San Vincenzo e collocata nella chiesa. Nel pomeriggio è possibile la visita libera dei fedeli. Alle 18, alla Casa del giovane è in programma una tavola rotonda su «Oratorio, famiglia e scuola per una comunità educante», con don Emanuele Poletti, direttore dell’ufficio diocesano pastorale età evolutiva, Raffaele Mantegazza, docente di Pedagogia, e don Domenico Ricca, cappellano del carcere minorile di Torino. Alle 20,30 veglia di preghiera «L’educazione è cosa di cuore» nella chiesa del Patronato.
Domani mattina l’urna sarà trasferita in Seminario, dove alle 10, in chiesa ipogea, si terrà l’incontro di preghiera «Tutto io darei per guadagnare il cuore dei giovani» (sono particolarmente invitati clero e vita consacrata). Alle 16 preghiera e riflessione per bambini e ragazzi degli oratori sulla traccia «Ho fatto un sogno». Seguiranno in auditorium la merenda e uno spettacolo dei Barabba’s clown. Alle 20,30 fiaccolata e preghiera per adolescenti e giovani insieme al vescovo Francesco Beschi con l’urna portata in Cattedrale, dove domenica alle 10,30 il vescovo presiederà una Messa solenne. La visita dei fedeli si concluderà a mezzogiorno. Per approfondimenti vi rimandiamo al nostro dossier e a www.oratoribg.it.
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Quella di stamattina è stata la prima tappa dell’urna in diocesi ma non la prima tappa bergamasca: eccovi una gallery per mostrarvi il grande bagno di folla che ha accolto l’urna poche ore fa e un video che racconta la sosta festosa di Caravaggio.

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