Donatella Zanotti, 8 marzo

Donatella Zanotti, 8 marzo

Violenza contro le donne: insieme possiamo fermarla. È il titolo della campagna che il Parlamento Europeo ha adottato in occasione dell’8 marzo 2010. Una campagna che anche la Repubblica di San Marino deve fare propria, per sradicare questa inaccettabile e gravissima forma di violenza.

Nel nostro paese, da un lato va riconosciuto che la Legge n. 97 del 2008 “Prevenzione e repressione della violenza contro le donne e di genere”, rappresenta un importante strumento per tutelare le donne e perseguire chi commette violenza nei loro confronti. Infatti, anche grazie a questa legge, a San Marino sono sempre di più le donne che trovano il coraggio di denunciare chi commette loro violenza, soprattutto tra le mura domestiche. Ma occorre continuare nell’azione per prevenire ed eliminare questa drammatica piaga sociale, e in tal senso recepire i contenuti della campagna europea per sconfiggere la violenza sulle donne, può rappresentare anche per il nostro paese un importante contributo.

A questo proposito, la violenza contro le donne è stata riconosciuta dal Parlamento europeo come un fenomeno strutturale e ampiamente diffuso nella società, che travalica l’età, il livello di educazione e le classi sociali, sia delle vittime che dei colpevoli. Pertanto, il Parlamento europeo ha adottato il 26 novembre 2009 una risoluzione sull’eliminazione della violenza sulle donne, considerata una violazione dei diritti umani perché minaccia il diritto alla vita, alla sicurezza, alla dignità e all’integrità fisica e morale della persona.

La risoluzione, tra le altre cose, invita gli stati ad agire per affrontare le cause della violenza contro le donne, mediante misure di prevenzione e campagne di sensibilizzazione sulle varie forme che tale violenza può assumere, attraverso interventi educativi mirati e una migliore collaborazione fra gli attori e i diversi ambiti interessati al fenomeno quali le famiglie, le strutture pubbliche e le forze dell’ordine, i mass media, la scuola; a rafforzare le azioni di prevenzione della violenza di genere e a promuovere lo sviluppo di buone prassi; a garantire che le donne vittime di violenza abbiano adeguato accesso all’assistenza e protezione legale.

La risoluzione esorta inoltre gli Stati a migliorare le loro leggi e politiche nazionali volte a combattere tutte le forme di violenza contro le donne; a sostenere, con appositi programmi e finanziamenti nazionali, le organizzazioni e le strutture che forniscono accoglienza e sostegno psicologico alle donne vittime di violenze, anche ai fini del loro reinserimento nel mondo del lavoro, recuperando così pienamente la loro dignità umana.

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