Manuel Spadazzi di Il Resto del Carlino: Anti-riciclaggio. La Procura ha chiesto documenti sulle transazioni tra Italia e San Marino / Terremoto alla cassa. L’indagine si allarga a tutti gli istituti di credito di Rimini /Venti banche sotto la lente / I vertici della Popolare Valconca: «Controlli anche da noi ma siamo sereni»
La Carim? E’ soltanto la punta dell’iceberg. Il ‘terremoto’ che sta squassando le banche riminesi con l’inchiesta avviata dalla Guardia di finanza sui flussi di denaro tra Italia e San Marino, potrebbe coinvolgere una ventina di istituti di credito. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi e nata dall’inchiesta ‘Re Nero’ partita da Forlì, coinvolge non solo le banche con sede legale a Rimini, ma anche quasi tutti gli altri istituti di credito con filiali nella nostra provincia. La Procura ha chiesto alle banche presenti nel Riminese ampia documentazione sulle transazioni tra l’Italia e il Titano avvenute tra il 2004 e il 2008 (quando erano già entrate in vigore le nuove norme antiriciclaggio). E la Carim è soltanto l’inizio. L’inchiesta della Guardia di finanza, che ha portato ben 114 impiegati della Carim prima nel mirino per i rapporti con San Marino attraverso la banca controllata Cis (il Credito Industriale Sammarinese), per quella lunga ispezione di Bankitalia che ha poi portato al commissariamento. E le cose andranno per le lunghe: almeno fino a Natale, secondo gli inquirenti, le indagini saranno rivolte quasi interamente sulla Carim. (per ora) sul registro degli indagati, si è concentrata dapprima sulla principale banca riminese per tutte le vicessitudini attraversate dalla cassa. Carim insomma è finita
Anche alla Valconca, rivela il direttore Luigi Sartoni, «abbiamo avuto degli accertamenti. Sono stati fatti controlli a campione nelle nostre quattro filiali più importanti, a Rimini, Riccione, Santarcangelo, ma dai verbali non era emersa all’epoca alcuna irregolarità». Ecco perché, continua Sartoni, «noi siamo assolutamente sereni. Se poi la Procura e la Guardia di finanza riterranno di fare approfondimenti nei nostri confronti, vedremo. Noi sappiamo di aver svolto tutte le transazioni con San Marino in maniera assolutamente regolare». Sartoni è convinto che anche la posizione delle altre banche verrà chiarita. «E’ evidente — conclude — che nel caso di Carim c’è stato sicuramente qualche errore umano nelle procedure. Non è pensabile che ci siano 114 indagati in una sola banca per il mancato rispetto delle norme anti-riciclaggio».