Dove è finito il senso dello Stato?

Dove è finito il senso dello Stato?

Vorrei intervenire in merito al dibattito sulla Banca del Titano esprimendo alcune considerazioni.
I Segretari di Stato del Governo Straordinario, così come quelli del Governo del dopo giugno 2006, se fossero intervenuti con quel “senso dello Stato” che dovrebbe essere alla base di qualsiasi scelta, allora le conseguenze sarebbero state sicuramente meno penalizzanti per le casse pubbliche.
Infatti come chiese SU, bastava che lo Stato acquisisse temporaneamente la proprietà, considerando che fra sgravi fiscali e denaro sono stati tolti dalle tasche dei cittadini circa 20 milioni di Euro, poi, appena l’istituto bancario BdT si fosse ripreso, avrebbe potuto cederlo a privati con l’obbiettivo di recuperare quanto speso.
Invece, quasi tutti i partiti compresi alcuni di opposizione condivisero quella scelta assurda, per di più cosa gravissima, fu che i responsabili sono stati volutamente coperti da tutto, e ciò potrebbe far pensare che dietro queste operazioni ci siano interessi diretti di buona parte della politica.
A conferma di ciò, basta vedere le intenzioni di rilasciare due concessioni per la gestione di fondi assicurativi, nonostante tutto quello che succede attorno a noi in questi giorni. Fra l’altro, la garanzia come capitale sociale (di qualche milione di euro) è ridicola, vorrei capire quali sono le ragioni di Stato che richiedono la presa in esame di queste pratiche da un Governo in amministrazione ordinaria.
Ma come se non bastasse, nonostante il crollo mondiale in atto annunciato da tempo, l’immensa lungimiranza della politica sammarinese come si riscontra dai programmi delle due coalizioni, ha ancora in testa per lo sviluppo del nostro settore bancario e finanziario, la piazza finanziaria, personalmente sono d’accordo con chi sostiene che l’unico sviluppo futuro per questo settore sia la raccolta di denaro e diventare delle casse forti solide e sicure.
Il futuro di questo paese potrà essere migliore, solo se tutta la classe politica assieme a tutti i cittadini, ritroveranno quel senso dello Stato che ha guidato i nostri antenati fino a circa 2-3 decenni fa, mettendo al primo posto l’interesse comune e la sovranità di questa piccola terra.

Gasperoni Augusto

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