Ecobonus e Sismabonus a San Marino, ecco come funzionano

Ecobonus e Sismabonus a San Marino, ecco come funzionano

Ratificati nelle scorse nel Consiglio di San Marino il decreto delegato 30 novembre 2023 n. 168 “Sismabonus sulla riduzione del rischio sismico” e il decreto delegato 13 dicembre 2023 n. 178 “Aggiornamento incentivi per l’efficientamento energetico degli edifici” (Ecobonus).

“Con la ratifica di questi decreti delegati, sono stati resi più stabili gli interventi normativi volti al rilascio di incentivi nella forma della detrazione fiscale, attraverso una disciplina di carattere unitario, e sono stati introdotti elementi di novità volti ad ampliare la platea dei soggetti beneficiari e la tipologia di interventi edilizi e più in generale delle prestazioni per le quali è possibile richiedere il ‘Sismabonus’ e l’Ecobonus”, riporta la nota della segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente.

Il decreto delegato sul “Sismabonus”, riporta la nota, “riconosce detrazioni di imposta da ripartire in massimo 20 quote annuali di pari importo, pari al 95% per cento delle spese sostenute, fino a un massimo di 200.000 euro, per ogni singolo intervento strutturale volto al miglioramento della sicurezza sismica dell’edificio interessato”.

Questo incentivo “è stato esteso anche alle società (persone giuridiche) allo scopo di favorire consolidamenti strutturali di edifici o comunque di unità immobiliari appartenenti a imprese che potrebbero essere proprietarie di appartamenti ma anche di immobili nei quali viene svolta attività d’impresa”.

Un’ulteriore novità “è la possibilità di detrarre il 95% delle spese sostenute fino ad un importo massimo di 15.000 euro per le verifiche tecniche di valutazione della vulnerabilità sismica, comprensive di spese tecniche, indagini e prove strutturali anche nel caso in cui tali verifiche non diano seguito a interventi edilizi o strutturali per l’adeguamento antisismico”. La conoscenza della valutazione della vulnerabilità sismica “è il primo passo per attuare qualsiasi intervento futuro di miglioramento della resistenza di un edificio in rapporto al sisma”.

Con il decreto delegato “Ecobonus” sono state “introdotte misure per efficientare ulteriormente i condomini dal punto di vista energetico: viene introdotta la possibilità per ciascun condomino di installare un impianto fotovoltaico sul tetto del condominio in proporzione ai propri millesimi, a vantaggio esclusivo del proprio appartamento, e ciò in forza di una deliberazione assembleare approvata con un numero di voti che rappresenta la doppia maggioranza per ‘teste’ e per ‘millesimi’”.

Inoltre, “al fine di premiare maggiormente l’efficientamento energetico degli edifici più energivori, è stato modificato l’Ecobonus attraverso la rimodulazione delle percentuali relative alle spese oggetto di autorizzazione alla detrazione, la revisione degli importi massimali detraibili e delle classi energetiche”.

Viene anche “introdotta la possibilità di cedere al coniuge e ai parenti di primo grado conviventi la detrazione di imposta prevista per l’installazione di interventi ‘spot’ come l’installazione di pompe di calore e di nuovi impianti fotovoltaici, la sostituzione di serramenti, per i quali è prevista una detrazione sino a 15.000 euro da ripartire al massimo in quindici annualità e sino a 30.000 euro nel caso di realizzazione di almeno due degli interventi previsti dalla norma”.

Stefano Canti, segretario di Stato per il Territorio, l’Ambiente e i Rapporti con l’Aaslp, dichiara: “Con la ratifica da parte del Consiglio Grande e Generale di questi decreti, sono definitivamente in vigore le nuove disposizioni normative relative al Sismabonus sulla riduzione del rischio sismico e sull’aggiornamento degli incentivi per l’efficientamento energetico degli edifici (Ecobonus). Due decreti che consentono di incentivare gli interventi edilizi volti al risparmio energetico ed all’adeguamento sismico per rendere gli edifici esistenti meno energivori e più sicuri in linea con gli obiettivi di sostenibilità e tutela dell’ambiente dell’Agenza 20230 dell’Onu”.

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