Elezioni politiche anticipate domani nella Repubblica di San Marino

Elezioni politiche anticipate domani nella Repubblica di San Marino

Domani, domenica 9 novembre, avranno luogo di nuovo le elezioni politiche nella Repubblica di San Marino a poco più di due anni dalla precedenti.

Le ultime elezioni, infatti, hanno avuto luogo il 4 giugno 2006, gestite da un governo (governo straordinario) sorretto dai due partiti più grandi: Partito dei Socialisti e dei Democratici (Psd) e Partito Democratico Cristiano Sammarinese o Democrazia Cristiana (Pdcs o Dc).

Dopo le elezioni del 4 giugno, venne formato un governo diverso: Psd, Alleanza Popolare (Ap) e Sinistra Unita (Su).
Governo che avrebbe dovuto durare per l’intera legislatura e invece cadde nell’ottobre del 2007 a seguito di una votazione in Consiglio che affossò un provvedimento legislativo che stava molto a cuore ad Su: legge sull’equo o giusto processo.

Su ritirò la propria delegazione provocando, appunto, la crisi.

Seguì (novembre 2007) un governo formato dagli stessi partiti del precedente con l’aggiunta di Democratici di Centro (Ddc, un
gruppo di consiglieri fuorusciti dal Pdcs ). Ben presto anche questo governo si indebolì per il crescere del fenomeno dei
franchi tiratori, specie, si disse,

fra i consiglieri del Psd.

Il governo Psd-Ap-Su-Ddc cadde nel giugno 2008: Ap decise di ritirare la propria delegazione, denunciando manovre sottobanco per estrometterla dal governo da parte del Psd. Psd arrivò a formulare una proposta esplicita e pubblica di collaborazione al Pdcs.

Psd, Su e Ddc tentarono di dar vita a un

nuovo governo aggregando Sammarinesi per la Libertà. Ma il giorno stesso della presentazione in Consiglio, due consiglieri del Psd
(Fabio Berardi e Nadia Ottaviani) lasciarono il partito facendo venire meno a detta progettata compagine la maggioranza necessaria per ottenere l’approvazione del Consiglio.

Poco dopo la stragrande maggioranza dei consiglieri presentò alla Reggenza le lettere di dimissioni, per cui alla Reggenza agli inizi di agosto non restò che

convocare i comizi elettorali
appunto per il 9 novembre.

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