ELEZIONI. UPR, AP: MANCANO CONDIZIONI PER COALIZIONE COMUNE Agenzia Dire-Torre1

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PALMIERI: “SE PSD INSISTE, CORRERANNO DA SOLI”
Il matrimonio Psd-Upr, “non s’ha da fare”. Il veto sul possibile ingresso nella coalizione degli ex
Ddc-Eps arriva da Alleanza popolare. Il partito di Mario Venturini pare non aver colto le fresche parole di gruppo consigliare e segreteria di via Ordelaffi che, in una nota,
questa mattina insistono sulla necessita’ di un’apertura al movimento di Giovanni Lonfernini e Pier Marino Menicucci.
Incontrando i cronisti dalla sede di Valdragone, Roberto Giorgetti e soci sono perentori: “Non ci sono le condizioni per dare vita a una collaborazione politica cosi’ stretta come una
coalizione comune”. E le motivazioni sono piu’ di una: divergenze programmatiche, coerenza di metodo e assenza di necessita’ numerica. Il percorso per trovare convergenze e rafforzare cosi’ l’ex Patto era gia’ avviato, chiarisce il capogruppo Giorgetti.
   Bando alle improvvisazioni insomma, da tempo “abbiamo trovato un interlocutore soddisfacente nel Psd”, prosegue. “Non ha senso quindi- chiosa- discostarsi dal metodo intrapreso”. Anche Ap ha avuto in precedenza incontri con l’Upr, spiega, proprio per
testare un suo possibile apporto, ma le posizioni diverse su temi importanti, come ad esempio la riforma fiscale, non hanno portato a un fidanzamento tra le parti. Senza poi contare i precedenti politici dell’Upr, ovvero la componente degli Europopolari, coloro che hanno compiuto il primo strappo con il Patto.  Tra i “contro” all’apertura all’Unione, Alleanza popolare mette in conto anche questo ultimo punto: un fattore che di certo non lascia tranquilli tutti i neo alleati del Psd, Democrazia cristiana in primis. “Non e’ in corso alcun mercato acquisti- puntualizza quindi il capogruppo di Ap- ne’ c’e’ l’esigenza di dar vita a convergenze basate solo sui numeri”.
Il coordinatore Stefano Palmieri ribadisce il concetto: “Ogni forza e’ libera di dialogare con chi vuole, ma l’ingresso e i confini della coalizione a livello di sigle e’ gia’ determinato”.
E questo punto e’ stato gia’ chiarito, assicura, ieri nell’incontro tra le forze dell’ex Patto e Psd. In quest’ottica le parole di oggi di socialisti e democratici paiono una sfida.
Ap non si tira indietro e raccoglie il guanto: “Se insistono- manda a dire Palmieri- e formano una lista unica, allora correranno da soli”. Conclude il capogruppo: “La prossima legislatura sara’ quella del rilancio del Paese e- ammonisce- sarebbe un delitto sprecarla”.

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